9 Gennaio 2017

A proposito della querelle Roberto Saviano e Luigi De Magistris

9 Gennaio 2017

A proposito della querelle Roberto Saviano e Luigi De Magistris

9 Gennaio 2017

A proposito della querelle Roberto Saviano e Luigi De Magistris

Ho conosciuto Roberto Saviano al mio primo Salone del libro di Torino dove esordivo da ‘scrittora’ e promuovevo il mio primo romanzo ‘Anna e i suoi miracoli’.

Andrea G. Pinketts che ha scritto le prefazioni di tutti i miei libri e di cui ho stima somma, me lo presentò in una saletta blindatissima dove una ventina di autori erano riuniti apposta per salutarlo. Fu emozione grandissima: avevo letto ‘Gomorra’ che tuttora è materia di riflessione nelle mie classi liceali, e ne ero come tutti restata folgorata. Saviano mi sorrise, prese gentilmente il libro che con dedica reverenziale gli porgevo in dono e con occhi melanconici mi apostrofò ‘visto che parla d’amore non incorrerai altro che nel giudizio dei tuoi lettori!’ E indicò appena il nugolo di carabinieri che più che proteggerlo, lo assediava. Non dimenticherò mai quel frammento di conoscenza, perché una scheggia è più incisiva di una pietra miliare.

E a proposito della querelle tra Saviano e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, io sono assolutamente schierata con Saviano. Entro nel mio territorio professionale e oltre che scrittora, resto una docente di italiano e storia di liceo; e in merito ad edulcorare la realtà, ho sempre sostenuto che ne è molto capace chi sa bene che il proprio operato non gira come dovrebbe. Ho visto nella mia lunga carriera, docenti uscire in lacrime dalle proprie aule, dove era chiaro e noto che la situazione era sfuggita di mano, e raccontare nei consigli di classe di idilli con gli studenti e lezioni serene. Ed era ovviamente falso. Egualmente, è improponibile il mandolino tra le mani di De Magistris, che suona accordi di una dolce Napoli, che non coprono le bombe e le mitraglie sparate pure di recente in pieno centro. Molti miei colleghi non amano Saviano: dichiarano che la sua sia apologia della camorra fine a se stessa, che lo ha fatto ingrassare di danaro. Rifletto che saremmo tutti milionari se in grado di produrre scritti apologici di tale livello!

E al netto di questa considerazione, è vita quella di un uomo minacciato? Che al Salone del libro entra dal garage e non riesce neanche a fermarsi con i suoi fans? Che non conosce appuntamento e affetto privato in quanto ogni sera cambia il luogo e il letto dove andrà a dormire? Certo che no! Allora De Magistris, che oltre a ricoprire la carica di sindaco è uomo di legge, dovrebbe posare il pennello con cui delicatamente pittura una Napoli oleografica e invece di fare apologia sul suo buon governo, dovrebbe prendere una bella ramazza, sollevare il tappeto, e iniziare a togliere polvere depositata da secoli sul tormentato tappeto partenopeo. Per concludere, occorre risparmiare Saviano dalla crudeltà gratuita di chi lo invita ad un bagno di folla per meglio vedere le realtà della sua amatissima città, perché la osserva meravigliosamente e con uguale efficacia ne scrive, con la grinta del giornalista, anzi cronista di razza. Altro non gli è concesso. Perché? Perché non può farlo, per il semplice motivo che ne uscirebbe morto.

 

Credit foto: Cinzia Alibrandi/Serena Serrani

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Cinzia Alibrandi

Autrice messinese ma milanese di adozione, laureata in Lettere presso l'università "La Sapienza" e diplomata all'"Accademia di arti drammatiche" di Roma. Ha un passato di attrice, specialmente teatrale, con qualche incursione nel cinema. Oggi insegna italiano e storia nel triennio di Architettura del liceo artistico milanese "Boccioni", dove ha ideato, organizzato e curato i "giovedì letterari", aperti sul territorio, per la biblioteca, intervistando autori italiani di spicco nel panorama nazionale. È sei volte edita con 'Anna e i suoi miracoli' - Armando Siciliano editore, 'Petali di Marta' - Ensemble e con 'Torna a casa lettera' - Ensemble, Collana Pongo (di cui è stata inventrice e direttrice editoriale), 'Storie di amori e disamori- dalla A alla Z e ritorno’ - Giulio Perrone Editore, 'La vita é così' - Mondadori/Piemme, scritto con la famosa attrice Dalila Di Lazzaro, e sua biografia, e la biografia scritta con il noto stilista lombardo Martino Midali pubblicata da Cairo ‘La stoffa della mia vita-un intreccio di trama e ordito’, presentata a Milano da Jo Squillo, a Roma da Stefania Sandrelli, a Napoli da Marisa Laurito. Cinzia Alibrandi ha promosso e ha girato in Italia e all'estero (Dublino e Londra) con degli happening legati al lancio dei suoi libri, stabilendo un ponte culturale con noti stilisti (Chiara Boni, Maria Grazia Severi, Martino Midali, Cettina Bucca, Josè Lombardi, Gerardo Orlando, e le siciliane Tina Arena, Milena Bonaccorso, Miluna) ed orafi raffinati (Stroili, Stellina Fabbri, Francois Larnè, Pippo Alvaro). I suoi romanzi hanno la prefazione prestigiosa dell’autore internazionale Andrea G. Pinketts; "Petali di Marta" si avvale della copertina a opera della fotografa di moda Agnes Spaak, sorella dell'attrice Catherine. Ha vinto il 'Premio Sicilia'- sezione Letteratura nel 2014; il Premio 'Orgoglio siciliano' nel 2015 - sezione Letteratura; il Premio Speciale alla Carrera al T.A.R.C. Pagliara 8^ Edizione nel 2019. Ha ideato e ha curato per "Assodigitale"per un biennio una rubrica settimanale molto seguita, "tacco & stacco". È giornalista professionista e collabora in modo fisso con i settimanali ORA, VOI, TUTTO, dove intervista le star, e ha una rubrica fissa in cui scrive di amore e tematiche di coppia nel mensile “LEI STYLE”, e intervista i più grandi pensatori italiani.
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