Il giallo “I tre cuori del Polpo” segna il ritorno del Trio della Madonnina: Riccardo Besola, Andrea Ferrari e Francesco Gallone catapulteranno i lettori per le strade di Milano, città tentacolare e tentatrice, immergendoli in un universo caleidoscopico, ricco di menzogne, verità, maschere, dove sarà complicato distinguerà verità e immaginifico.
Tutti e tre nati a Milano negli anni Settanta sono rispettivamente un pubblicitario televisivo, un responsabile di un centro del Comune e un fiorista ambulante. Un trio inaspettatamente affiatato e collaudato nella scrittura che ha lqanciato già titoli di successi come “Operazione Madonnina”, “Milano Fa paura la 90” e “I ragazzi dello Zoo di Milano).
In questo libro quello che chiamano Polpo, è il personaggio che ha sempre vissuto mutando forma all’occorrenza. L’Agenda Proteo, uno dei tanti servizi segreti italiani, l’ha costretto a mettere a disposizione le sue abilità, lasciando tutte le sue vite passate. Dopo sette anni, è stanco e confuso. L’Agenda lo incarica di distruggere Louise Calemmi, ex soubrette, ora ecologista in politica. Tuttavia non è facile, perché dal passato i nemici lo braccano e minacciano la famiglia dell’unica identità per cui rinuncerebbe alla propria natura multiforme. Dovrà imparare a essere cattivo, ma avrà una legione dalla sua parte. Tutta nella testa.
Degli stessi autori presso Novecento Editore sono usciti: Un giorno a Milano, Una notte a Milano, Milano Disco Inferno, I ragazzi della bomba e Sangue nero. Ultimo pubblicato, solo in versione e-book, Nero fondente (Laurana Editore).
Riguardo alla suggestione di scrivere a sei mani hanno dichiarato: “Scrivere in tre, per noi, rappresenta al contempo una sfida continua e una grandissima opportunità per crescere individualmente e per sperimentare. In questa visione è nato il progetto “Polpo”, che non rappresenta solo un ulteriore step narrativo del Trio, ma incarna anche un’idea di narrazione, fatta di pluralità e sintesi. Siamo felici di avere trasposto sulla carta una fresca novità che inseguivamo da tempo”.