Arte e natura per la settima edizione della kermesse piemontese fino al 24 giugno. Ecco gli appuntamenti.
alle storiche azioni per la salvaguardia della natura di Beuys ai cani post atomici di Grassino, dalle pennellate Zen di Mårtens agli incredibili scatti del concorso fotografico Glanzlichter: come sempre Selvatica – Arte e Natura in Festival fa dialogare le arti visive con le meraviglie naturali del nostro pianeta per stupire, commuovere e far pensare. Un Festival corale che coinvolge l’intera città di Biella e in particolare il borgo storico del Piazzo, con gli splendidi palazzi Gromo Losa, Ferrero e La Marmora, uniti in un nascente Polo Culturale, e il Museo del Territorio Biellese. Selvatica fa rete con altri soggetti green del Biellese, in primis Candelo in Fiore e Oasi Zegna, creando un’inedita potente sinergia e proponendo percorsi integrati ricchi di fascino e contenuti.
Con Francesco Petretti, biologo e naturalista A cura di CAI Biella
Al Museo del Territorio di via Sella
Difesa della Natura 1972-1985, Omaggio a Joseph Beuys
Si tratta di una mostra a cura di Patrizio Peterlini e Laura Rositani in collaborazione con Lucrezia De Domizio Durini e il Museo del Territorio Biellese. Ci sono opere provenienti dalla Collezione Luigi Bonotto e dal Museo Casabianca, Malo (VI). Difesa della Natura è una delle più importanti operazioni svolte dall’artista tedesco durante gli ultimi quindici anni di vita. A partire dal 1972 Joseph Beuys soggiornò più volte a Bolognano, un paesino di montagna negli Abruzzi. Le attività di Beuys in questo luogo presero la forma di diversi progetti artistico-politico-ecologico-umanitari. Lo scopo delle attività del Maestro tedesco non consisteva nella creazione di sculture formali, ma nel tentare con tutte le sue azioni un miglioramento della società. Difesa della Natura non va quindi intesa solo in termini ecologici, ma va letta soprattutto da un punto di vista antropologico. Tutta l’arte di Beuys è antropocentrica, è pensata per la difesa dell’individuo, della sua creatività e dei suoi valori umani, un’arte educa a un bello che non è nelle forme, nell’estetica, ma nella vita stessa, nel pensiero e nel lavoro. Un’arte a servizio del miglioramento dell’uomo. Beuys con l’operazione Difesa della Natura è stato l’antesignano di tutte quelle problematiche che toccano la Salvaguardia della natura, l’agricoltura e il suo sviluppo sostenibile. Temi oggi attuali in tutto il pianeta terra.
Opere in giardino: Paolo Grassino.
Giardini del Palazzo Gromo Losa
Analgesia, Fiati, Invalicabile di Paolo Grassino.
Tre titoli ad alta suspance per le opere del torinese Paolo Grassino, artista visionario e dissacrante che esporrà nei tre palazzi simbolo del Polo del Piazzo. L’artista ha sviluppato tecniche innovative e un piglio molto critico sulla società odierna, soprattutto muovendosi tra i temi interconnessi di naturale e artificiale. Una sorpresa e uno stimolo a profonde riflessioni, questa mostra è anche un modo per vedere attraverso gli animali realizzati, le derive del genere umano.
Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
Il gusto per l’innovazione e l’alta cucina arriva anche in un monumento di pregio come la Villa Reale di Monza.
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