Per questa quindicesima edizione, il Monte-Carlo Jazz Festival 2020 si svolgerà dal 16 al 28 novembre all’Opéra Garnier Monte-Carlo e alla Salle des Etoiles.
Sin dalla sua creazione, nel 2006, il festival è posto sotto l’alto patrocinio di S.A.S. il Principe Alberto II di Monaco e viene organizzato sotto l’egida del Casino de Monte-Carlo. La sua vocazione è quella di proporre ai visitatori un’esperienza unica e dei momenti indimenticabili.
Quest’anno, in modo da adeguarci ai criteri sanitari raccomandati dal Governo del Principato e di garantire la sicurezza, la programmazione propone sei date di cui una, per la prima volta avrà luogo alla Salle des Etoiles, che per l’occasione verrà trasformata in sala da concerto.
Questo Festival è aperto a tutti e mira a coinvolgere il pubblico più vasto possibile. A tale titolo, si esibiranno Thomas Dutronc, PianoForte (Eric Legnini, Baptiste Trotignon, Bojan Z, Pierre De Bethmann), Remembering Jaco featuring Biréli Lagrène & Multiquarium Big Band, Kyle Eastwood, Hugh Coltman, Hailey Tuck e Ibrahim Maalouf che, all’unisono attraverso la varie sonorità del jazz, dimostreranno che questa musica è sempre viva.
Così racconta Jean-René PALACIO, Direttore Artistico Monte-Carlo Société des Bains de Mer: “Felice di riprendere la grande tradizione del Monte-Carlo Jazz Festival in tutta serenità, Monte-Carlo Société des Bains ha creato Monte-Carlo Cares, il suo programma sanitario certificato, affinché l’esperienza esclusiva Monte-Carlo sia anche la più sicura e possa accogliere il suo pubblico nelle condizioni migliori”.
Jean-Paul Boutellier, creatore artistico del festival Jazz a Vienne, città vicino Lione che ospita la manifestazione dal 1981, sarà il presentatore della serata del 16 novembre dedicata a Chet Baker. “Let’s get Lost” di Bruce Weber (1988) sarà proiettato all’Opéra Garnier di Monte-Carlo in collaborazione con l’Institut Audiovisuel di Monaco.
Per tutto il periodo del festival (dal 16 al 29 novembre) al Bar Américain dell’Hôtel de Paris Monte–Carlo si esibiranno Sugarpie and the Candymen, 5 musicisti di Piacenza e Cremona. Li accomuna la passione per lo swing, il jazz gipsy, il blues, il soul, la pop e le armonie vocali, e sulla base di tutto ciò fondano un gruppo, di cui lasfida è riunire, a modo loro, tutti questi generi musicali.
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Allo Sporting Monte-Carlo il 20 novembre arriva Thomas Dutronc, mentre all’Opéra Garnier il 21 ci sarà lo show di quattro pianisti tra i più talentuosi della scena jazz francese che si incontrano per un concerto unico: Baptiste Trotignon, Bojan Z, Éric Legnini e Pierre de Bethmann condividono due pianoforti e due Fender Rhodes per un incontro unico.
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Sempre all’Opéra il 27 novembre è il turno di Hailey Tuck. Con lo spettacolo Coquette trascrive il suo amore per il lato oscuro del jazz, che tinge di accenti di dream pop folk, preservando la sua talentuosa capacità di raccontare storie ludiche e divertenti. Con questa fantastica ricetta porta il pubblico a immergersi in una nuova forza creativa, potente e matura.
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Malgrado Clint Eastwood abbia sempre incoraggiato i figli ad abbracciare la sua carriera, il maggiore, Kyle, ha scelto molto rapidamente la via del jazz. Con oltre 10 album al suo attivo, Kyle Eastwood è atteso al Jazz Festival di Monte-Carlo il 27 novembre. Ha composto diversi pezzi per il padre (“Mystic River”, “Million Dollar Baby” o “Letters From Iwo Jima”). Da contrabbassista e bassista, il musicista fa spesso appello a un habitué del Monte-Carlo Jazz Festival: Hugh Coltman, che presta la sua voce nella colonna sonora originale di Gran Torino, composta dagli stessi Eastwood, padre e figlio.