Nell’anno di Palermo Capitale italiana della Cultura, un grande maestro americano della fotografia contemporanea ha l’onore di avere la prima antologica in assoluto. Si tratta di Spencer Tunick (ZAC – Cantieri culturali alla Zisa – Comune di Palermo, fino al 2 giugno).
Per la prima volta vengono raccolte in un’unica mostra le immagini che il grande fotografo americano Spencer Tunick (Middletown, 1967), ha realizzato in varie parti del mondo, coinvolgendo nelle sue performance, migliaia di persone nude, ammassate assieme, spesso riprese dall’alto, che involontariamente diventano delle astrazioni.
Fin dal 1994 il fotografo ha realizzato servizi che hanno utilizzato 75 installazioni di corpi umani veri, completamente nudi.
Nato a Middletown, New York, nel 1967, Spencer Tunick si è anche specializzato in ritratti dirompenti in cui corpi umani sono inseriti in situazioni urbane o naturali con intenti dirompenti. La sua arte crea ovviamente molto clamore, ma il suo interesse per le giustapposizioni tra naturale, nudo e meccanico e pubblico è alla base del suo racconto, e anche delle polemiche che trascina con sè.
Le persone che ritrae sono dei volontari che collaborano alla realizzazione di immagini dove i corpi divengono paesaggio. In esposizione a Palermo ci sono foto di grandi dimensioni e video che documentano la preparazione delle performance, con i volontari e il fotografo al lavoro. A cura di Gerald Matt. Organizzazione: Accademia degli Offuscati.