C’è chi si ricorda le schede telefoniche e chi preferisce riguardarsi i Vhs. Ma il Millennio che diventa maggiorenne nel 2018 merita davvero una celebrazione e non solo per l’acuirsi del digital divide nella nostra società.
Ci pensa il museo Marca di Catanzaro che dal 13 gennaio apre una mostra con giovani artisti che quando è scoccato il 2000 stavano solo studiando. Ora possiamo ammirare cosa hanno prodotto.
Mentre i giovani genitori devono raccontare cos’è un giradischi, perché le cabine telefoniche erano parte delle nostre abitudini e soprattutto come era la vita senza touch screen anche per i frigoriferi, nei musei si fa strada una nuova generazione di artisti che possono scegliere tra analogico e digitale nell’arte.
I diciottenni del 2018, alcuni di loro tra poche settimane verranno chiamati per la prima volta a esprimere il loro voto, non sono maggiorenni come tutti gli altri: li chiamano Millennials proprio perché i primi a essere nati quando il Novecento, il secolo breve, era già finito.
Diciotto anni fa gli artisti presentati al MARCA di Catanzaro – che ancora non c’era – stavano compiendo gli studi, oppure muovendo i primi passi. Dal 13 gennaio al 20 marzo 2018, al MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, è in programma Il Millennio è maggiorenne, l’esposizione, curata da Luca Beatrice, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, in collaborazione con Fabbrica EOS di Milano, dedicata appunto ad alcuni Millennials dell’arte italiana, che nel 2000 avevano deciso di intraprendere questa strada, con costanza e tenacia.
“Siamo lieti di ospitare al MARCA – dichiara Rocco Guglielmo – questa rassegna che indaga il linguaggio di dieci voci emergenti dell’arte italiana contemporanea. Nel 2018, il MARCA compirà il suo decimo anno di vita. Il nostro augurio è che questa mostra sia di buon auspicio per spingere il Museo verso l’età matura”.
Come afferma Luca Beatrice nel suo testo in catalogo “Per quanto riguarda l’arte, non c’erano alcuni musei di oggi firmati dalle archistar, ad esempio il Maxxi di Zaha Hadid e il Louvre Abu Dhabi di Jean Nouvel. C’erano molte più gallerie private, che facevano ricerca coraggiosa e sostenevano il mercato medio, spazzato via dalla lunga crisi economica, però i processi si possono modificare, non arrestare, si sono aperte altre realtà interessanti e indipendenti, che pur sostenendosi a fatica continuano a proporre facce nuove e spunti interessanti”.
Il Millennio è maggiorenne è una collettiva che presenta i lavori di dieci artisti – Aurora Meccanica, Davide Bramante, Silvia Celeste Calcagno, Manuel Felisi, Beatrice Gallori, Fabio Giampietro, Dario Goldaniga, Rosfer & Shaokun, Francesco Tricarico, Paolo Troilo – che operano attraverso una pluralità di linguaggi e di tecniche espressive che vanno dalla scultura alla pittura, dalla fotografia al video, alla realtà virtuale e oltre.
Catalogo Silvana Editoriale con testo del curatore. Francesco Tricarico si esibirà