Le diversità e i talenti, le caratteristihe che ci rendono unici. Tanta letteratura si è interrogata sul genoma umano e ora la scienza diventa arte. Nel museo di Trento Muse si trova la risposta a tutto questo, con una scultura interattiva di Claud Gesse, un artista che lavora tra Berlino e l’Italia e che ha studiato biotecnologie.
Fino al prossimo gennaio la mostra “GENOMA UMANO. Quello che ci rende unici” affronta interrogativi che ci riguardano profondamente e sui quali, oggi, è focalizzato un settore importante e promettente della ricerca in campo biologico. L’esposizione costituisce il principale progetto espositivo per l’anno 2018 con il quale il Museo conferma il proprio ruolo di centro di mediazione di una conoscenza scientifica.
“Genoma umano” ha un percorso interattivo e immersivo dimvideo e multi-proiezioni di grande impatto scenico tenendo conto che lo studio del nostro genoma e di quello delle altre specie, porta a soluzioni per migliorare la qualità della vita. Tra queste, ad esempio, l’aumento della longevità e la prevenzione e cura di numerose patologie.
La mostra GENOMA UMANO sollecita il pubblico a riflettere sulla realtà e sui problemi di una scienza in continua evoluzione, mantenendo sempre viva l’attenzione su aspetti etici e promuovendo un approccio critico.

L’allestimento – opera dell’architetto Lorenzo Greppi – è frutto di un lavoro di curatela scientifica da parte del MUSE, con la consulenza di un Comitato Scientifico nazionale composto di ricercatori ed esperti. Qui particolare spazio trovano modalità di mediazione scientifica immersive, con video e multi-proiezioni di grande impatto scenico. La ‘contaminazione’ artistica nella mostra è evidente in più spazi. In particolare, l’installazione preparata ad hoc da Claud Hesse, artista visiva specializzata sui temi del dna e del genoma, farà riflettere sul rapporto tra componente biologica, ‘stili di vita’ e benessere sottolineando come alcune esperienze vissute possano incidere sull’espressione dei geni, in forma anche ereditabile.
PERCORSO – Il visitatore fa il suo ingresso in mostra in uno spazio ‘archivio’, dove può addentrarsi alla scoperta della storia del sequenziamento completo del Genoma Umano (2003), un progetto che ha reso disponibile la mappa dettagliata dell’intero patrimonio genetico della specie umana. Nella seconda sezione della mostra è quindi possibile comprendere il modo in cui le singole parti del genoma funzionano e interagiscono tra loro.
In uno spazio allestito come in forma di una piazza, alcune silhouette umane raccontano storie di ‘persone comuni’, che testimoniano come ognuno porti in sé predisposizioni, che possono o non possono manifestarsi. Ai margini di questo spazio viene data voce alla scienza e alla medicina, per sottolineare i più recenti progressi scientifici, i protocolli medici correnti e la loro gestione. La sezione ospita anche modalità interattive per esprimere la propria idea e interesse in merito ai test genetici.
In un accogliente laboratorio simulato, il pubblico può infine sperimentare le procedure tecniche più innovative riguardanti la modificazione dei genomi e delle cellule, anche a beneficio della salute umana, con esperienze interattive realizzate ad hoc.
Fino al 6 gennaio 2019
MUSE Museo delle Scienze – Trento