Si può tenere un occhio per l’estetica di innegabile e appagante bellezza e uno per ritrarre la realtà nuda e cruda con gusto? Alberto Venzago in 50 anni di carriera ha dimostrato anche questo. E la mostra Alberto Venzago: Taking Pictures – Making Pictures (fino al 2 gennaio 2022 al Museum für Gestaltung Zürich, Ausstellungsstrasse) lo conferma.
Curatore e scenografia dell’esposizione è Christian Brändle, direttore Museum für Gestaltung e tutto il percorso si divide tra documentazione e presentazione, tra le foto “scattate” e quelle “fatte”. Di conseguenza, il suo lavoro è plasmato dalla classica fotografia di reportage e da pezzi freelance, nonché da immagini volutamente messe in scena per pubblicità e ritratti.
Venzago non rifugge da nessun luogo: il mondo della criminalità organizzata della Yakuza in Giappone, la battaglia di Bruno Manser contro la distruzione della foresta pluviale nel Borneo, o l’Iran e la sua guerra in corso con l’Iraq. Molti dei saggi di fotogiornalismo di Venzago su riviste come Life, The Sunday Times, Stern o Geo hanno attirato grande attenzione. Il suo impegno nel suo lavoro, inclusi quattro anni come candidato con Magnum Photos, gli ha portato numerosi premi, ad esempio l’Infinity Award dell’International Center of Photography.
Concerned Photography – fotografia documentaria a contenuto sociale “Un’immagine vera è più importante di una bella”, afferma il fotografo e filmmaker Venzago, riassumendo la sua filosofia. Prende uno sguardo critico su ciò che sta accadendo nel mondo, concentrandosi generalmente sulle persone. Qui incontra mondi di tutt’altro genere e documenta storie toccanti, dalla prostituzione minorile a Manila o l’affascinante religione vudù del Benin all’atmosfera febbrile edonistica di festa al Kaufleuten Club di Zurigo.
Pubblicità, studio e star: mondi di immagini allestite Venzago sa anche utilizzare la sua pluriennale esperienza come fotografo di reportage in situazioni meno rischiose. In mondi accuratamente messi in scena si muove facilmente avanti e indietro tra film e fotografia, arte e commercio, senza paura di ciò che potrebbe incontrare. Realizza la campagna antirazzista della Svizzera, documenta le principali preoccupazioni svizzere in tutto il mondo o conduce campagne pubblicitarie su larga scala, ad esempio per Swissair. Venzago ha fotografato regolarmente personaggi del mondo dell’arte, del cinema e dello spettacolo. Nella mostra Tina Turner, Sting, Mick Jagger, Andy Warhol, Penelope Cruz, H.R. Giger e molti altri sono rappresentati da ritratti, molti dei quali inaspettati.
Fotoreport dalla mostra di Zurigo: Gianni Foraboschi/The Way Magazine