4 Aprile 2023

Alla scoperta del MAR di Ravenna

L'ottava Biennale di Mosaico Contemporaneo e i tesori d'arte custoditi nell'edificio accanto la celebre chiesa di Santa Maria in Porto.

4 Aprile 2023

Alla scoperta del MAR di Ravenna

L'ottava Biennale di Mosaico Contemporaneo e i tesori d'arte custoditi nell'edificio accanto la celebre chiesa di Santa Maria in Porto.

4 Aprile 2023

Alla scoperta del MAR di Ravenna

L'ottava Biennale di Mosaico Contemporaneo e i tesori d'arte custoditi nell'edificio accanto la celebre chiesa di Santa Maria in Porto.

Realizzato agli inizi del XVI secolo, il chiostro dell’Abbazia di Santa Maria in Porto prende il nome dalla Loggia del Giardino, meglio conosciuta come Loggetta Lombardesca, dalle maestranze campionesi e lombarde che vi lavorarono sotto la direzione di Tullio Lombardo. Qui ha sede il museo MAR, la collezione d’arte della città di Ravenna. La Galleria, riordinata da Corrado Ricci, comprende più di 300 opere, tra dipinti e sculture, riferibili ad un arco cronologico che va dal XIV al XIX secolo. Un essenziale e imperdibile tassello d’arte da aggiungere al mosaico di stili e bellezze che è custodito tra i monumenti della città romagnola.

L’opera di Edoardo Tresoldi “Sacral” avvolge la fonte d’acqua centrale nel cortile del MAR di Ravenna.
Davanti al MAR di Ravenna si trova un grande cavallo realizzato da Mimmo Paladino, tra i massimi esponenti della Transavanguardia italiana, tuttora attivo. Paladino ebbe una grande mostra proprio a Ravenna “Mimmo Paladino in scena” nel 2005.
Il percorso espositivo al MAR si struttura in una parte dedicata alle opere risalenti alla metà del Cinquecento e al Seicento, rappresentative dell’intenso rapporto culturale, politico ed economico che ha caratterizzato – in quegli anni – l’area emiliano-romagnola in relazione con quella veneta, toscana e sotto l’estesa influenza dello Stato Pontificio. La sezione dedicata all’arte contemporanea ripercorre le tappe principali dell’arte italiana dal dopoguerra fino agli anni Ottanta.

Dell’edificio originario, che dall’età delle soppressioni napoleoniche ha subito più volte riconversioni d’uso e rifunzionalizzazioni, sino al restauro degli inizi degli anni ’70 del Novecento, rimane il chiostro dalle proporzioni rinascimentali, l’impianto degli spazi e l’elegante loggia a cinque archi, divenuta il simbolo e l’emergenza monumentale dell’intero complesso.

Tra le opere più mirabili custodite al MAR di Ravenna la superba lastra sepolcrale di Guidarello eseguita intorno al 1525 da Tullio Lombardo. Il celebre cavaliere imperiale umanista che coniugò l’arte con la guerra, è stato oggetto di veri atti di fede e di amore. Nella lastra sono stati trovati bigliettini di devozione, mentre il volto della statua di ritorno da un prestito in mostra in Francia, tornò in tempi più recenti, macchiato di rossetto.
Bertel Thorvaldsen, scultore danese nato a Copenhagen nel 1770, trascorse la maggior parte della sua vita a Roma, tanto che amava farsi chiamare (e si firmava) Alberto. Il busto di Sant’Apollinare, oggetto di culto secolare a Ravenna, fu commissionato all’artista dall’Arcivescovo di Ravenna Antonio Codronchi (1748-1826) nel 1821 e collocata nel suo appartamento presso l’Arcivescovado.

Attualmente la Loggetta Lombardesca ospita il Museo d’Arte della città di Ravenna, dal 2002 Istituzione del Comune di Ravenna. Qui c’è anche un Centro Internazionale di Documentazione sul Mosaico, e un’intensa attività espositiva, che consente di divulgare gli esiti della ricerca scientifica più avanzata.

In occasione della VIII Biennale di Mosaico Contemporaneo (14 ottobre 2023 – 17 gennaio 2024) il MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna presenta la mostra BURRIRAVENNAORO.  La mostra documenterà il ritorno di importanti opere del maestro Alberto Burri di Città di Castello nella città con cui, negli anni Ottanta, egli aveva avviato un intenso rapporto artistico segnato dalla concezione di alcuni cicli di opere ispirate proprio alla storia e alla cultura artistica di Ravenna.

Alberto Burri, Sacco ST 11, 1954, sacco, olio, oro, vinavil su cellotex, cm 64,5×100,5.
Claude Rahir (Belgio, 1937-2007) ha realizzato “Géologie” nel 1976 in omaggio alla grande tradizione del mosaico italiano.

MAR –Ravenna – Via di Roma, 13  www.mar.ra.it

www.visitravenna.it

www.ravennaexperience.it

Read in:

Ti potrebbe interessare:

C’è la Leffe in cucina da Smeg

collaborazione tra il raffinato design italiano di SMEG e l’iconica birra belga Leffe, brand di AB InBev. Una partnership suggellata

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”