Quest’estate cantava “succede tutto per una ragione” e Annalisa aveva davvero ragione. Il suo debutto in tv con la nuova serie del programma di Italia 1 “Tutta colpa di Darwin” è andato oltre le aspettative. Merito della sua conduzione con garbo e intensità, che la porta a scoprire la scienza e le domande più intricate della divulgazione culturale, portandole al suo pubblico di giovanissimi. La trasmissione è un prodotto dalla DUEB produzioni di Luna Berlusconi e ha tenuto davanti alla tv circa il 9% del pubblico sintonizzato nella domenica sera.

Annalisa con la prima puntata totalizza un debutto record nettamente in crescita rispetto al 5.60% di share della prima puntata della seconda edizione, protagonista di un racconto fresco e dinamico del che fa del programma vincente una sfida di divulgazione ben riuscita in chiave pop nell’esposizione di argomenti complessi e assai lontani dal pubblico generalista. Annalisa tiene particolarmente a questo spin-off della sua carriera, perché è lei stessa appassionata di studi e letture dal taglio scientifico.

La capacità comunicativa e l’indiscutibile passione oltre che competenza di Annalisa la conferma miglior narratrice del progetto. L’hashtag #ANNALISAforFUTURE sale sul podio e in tendenza nazionale sui social network. “Tutta colpa di Darwin”, l’appuntamento con la scienza in tre puntate, dopo il viaggio al Cern di Ginevra in “Tutta colpa di Einstein” e quello nello spazio in “Tutta colpa di Galileo”, questa volta vede il richiamo al biologo e naturalista Charles Darwin, attraverso un racconto che parte dalle origini dell’essere umano, con lo scopo di raccontare la sua evoluzione tecnologica sin dalla preistoria.

Si parte dall’esplorazione della grotta di Chauvet, la più antica forma d’arte ritrovata in Europa e risalente a 36.000 anni fa. Durante questo viaggio, Annalisa vive esperienze uniche e irripetibili come il volo a caduta libera, l’estrazione del Dna, un viaggio sulla prima auto che si guida da sola, fino a far muovere degli oggetti solo con la forza del pensiero e incontrare personaggi fantastici che l’hanno trasformata in un fumetto “wonder woman”.
Nel corso dei tre appuntamenti, si approfondiscono i temi della coscienza umana e dell’arte robotica con un passaggio presso alcuni centri d’eccellenza della tecnologia nel mondo come l’Istituto Sant’Anna di Pisa, il laboratorio TheFabLab a Milano e l’IIT di Genova in cui Annalisa ha avuto modo di conoscere “iCub”, il robot bambino più intelligente in circolazione con diversi gradi di libertà e la capacità di auto correggersi.
Numerosi i personaggi illustri che prendono parte al viaggio di “Tutta colpa di Darwin”: il cantante Roberto Vecchioni, ospite della prima puntata; lo scienziato giapponese Hiroshi Ishiguro ed il suo gemello robot Geminoid con l’atleta Giusy Versace, entrambi ospiti della seconda puntata; l’astronauta e ingegnere spaziale Paolo Nespoli che chiude con una sorpresa speciale il terzo episodio della serie.

Annalisa, insieme alla sua passione per la scienza, non fa mancare parentesi musicali come quella avvenuta in compagnia di un coro gregoriano. Per commentare il programma sui social, nasce l’hashtag ufficiale: #ANNALISAforFUTURE. “Tutta colpa di Darwin” è un format originale DUEB produzioni di Luna Berlusconi, scritto da Alessandra Torre, Andrea Bettinetti e Giovanni Bagnari con la regia di Andrea Bettinetti. Produttore DUEB produzioni Diego Prando. Produttore esecutivo Mediaset, Hélène Cipolletta. Lavazza e Fastweb sponsor del programma con attività di brand integration.
Annalisa, cantautrice e interprete raffinata, è l’autrice delle hit del momento. Un Doppio Disco di Platino, due Dischi Platino e quattro Dischi d’Oro, cinque album, ha collaborato con artisti italiani e internazionali e ha condotto programmi tv. Dopo il successo con Benji & Fede con “Tutto per una ragione”, ha pubblicato il nuovo singolo “Direzione la vita” che ha scalato subito le classifiche di vendita e radiofoniche. Sta lavorando al suo prossimo lavoro in studio prodotto da Michele Canova.
In apertura foto di Annalisa con Selene.