Esiste una koinè dell’artigianato in Europa e questo concetto ci riporta sempre inevitabilmente alla Grecia. Come forgiavano l’argilla gli antichi greci è rimasto un punto di riferimento per tutte le popolazioni del Mediterraneo per secoli. Le ceramiche antiche sono continuamente ritrovate negli scavi archeologici. Ora Intesa Sanpaolo presenta alle Gallerie d’Italia – Vicenza il progetto scientifico e didattico ‘Argilla. Storie di viaggi’, secondo appuntamento del ciclo triennale realizzato con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova e importanti musei archeologici del Veneto.
A cura di Monica Salvadori, Monica Baggio e Luca Zamparo, l’esposizione Argilla. Storie di viaggi, aperta al pubblico fino al 18 giugno, intende riflettere sul ruolo aggregatore della ceramica greca nell’ambito mediterraneo – fonte di ispirazione, contaminazione, sviluppo -, ovvero sulla capacità degli esemplari figurati ateniesi di interloquire con i pubblici attuali per agevolare la comprensione del ruolo dell’antico come origine del nostro sistema di valori. Mentre la prima ‘tappa’ del percorso si è concentrata sulle modalità produttive della ceramica greca e magnogreca, oltre che sul rapporto della manifattura antica con quella contemporanea, la seconda edizione vuole affrontare il tema del viaggio, considerata la rilevante presenza di vasi greci e magnogreci nelle collezioni museali del Veneto. Questo aspetto peculiare, indagato dall’antichità sino ai giorni nostri attraverso il ruolo fondamentale giocato dalla Repubblica di Venezia, insieme alla consapevolezza del ruolo sociale e culturale che il patrimonio ceramico greco ha giocato e continua a giocare nella definizione dell’identità occidentale, fornisce la principale chiave di lettura per la comprensione del progetto di ricerca, pensato con chiari intenti scientifici e didattici.
Il percorso triennale, giunto al secondo appuntamento dopo Argilla. Storie di vasi, nasce nell’ambito della collaborazione fra la Direzione Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo e il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Padova, in seno alle ricerche sviluppate dal Progetto MemO. La memoria degli oggetti. Un approccio multidisciplinare per lo studio, la digitalizzazione e la valorizzazione della ceramica greca e magnogreca in Veneto, sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo.
Il progetto di collaborazione mira ad offrire la migliore fruizione e conoscenza del patrimonio culturale grazie a una proficua sinergia fra istituzioni pubbliche e private, valorizzando i preziosi reperti conservati presso la rete territoriale dei musei archeologici e le ceramiche greche e magnogreche della collezione Intesa Sanpaolo, costituita da oltre cinquecento reperti prodotti tra il VI e il III sec. a.C., provenienti da Ruvo di Puglia, oggi esposta alle Gallerie d’Italia di Napoli e rappresentata nell’itinerario vicentino da un nucleo di opere prestigiose.
Insieme a queste, l’esposizione consente di ammirare manufatti provenienti da importanti musei archeologici del Veneto: il Museo Archeologico Nazionale di Adria e il Museo Archeologico Nazionale di Venezia, del Museo Civico di Bassano del Grappa, il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte e del Centro d’Ateneo per i Musei dell’Università di Padova.
Fra le opere esposte si segnala il Cratere a colonnette a figure rosse con la raffigurazione di Peleo che rapisce Teti del Pittore di Deepdene, conservato presso il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e restaurato per l’occasione a cura di Intesa Sanpaolo. Il cratere rappresenta l’emblema di questi viaggi e di questo percorso narrativo: un manufatto attico giunto sino alla necropoli etrusco-padana di Balone (Rovigo) che, attraverso i secoli, descrive il rapimento della dea del mare Teti da parte di Peleo, eroe della spedizione degli Argonauti; il matrimonio fra i due, elemento anticipatore della guerra di Troia, porterà alla nascita di Achille che, da adulto, effettuerà il suo ultimo viaggio proprio per combattere in quel conflitto.
Accanto alla scoperta delle meraviglie e ai segreti nascosti nelle antiche ceramiche, nonché al ruolo fondamentale della rete territoriale che lega fra loro musei e istituzioni, è centrale il concetto del ‘design for all’, la progettazione che mira a eliminare le barriere nella fruizione dei luoghi e degli oggetti, ad accompagnare il visitatore nel racconto dell’esposizione.
Il nuovo allestimento prosegue infatti nell’attenzione all’accessibilità e inclusività con nuovi supporti dedicati a una visita multisensoriale: in particolare un nuovo libro tattile dell’artista Elisa Lodolo, che racconta il viaggio e i pericoli di naufragi, così come un originale tavolo rotante, progettato dall’architetto Michele Franzina, che presenta con riproduzioni 3D le diverse tipologie di ceramiche, ciascuna con la propria funzione, raccontate anche attraverso QRcode che rimandano alla voce dei curatori e a video in Lingua dei Segni Italiana che presentano le sezioni espositive.
Il progetto di mostra delle ceramiche antiche è stato presentato a Vicenza alle Gallerie d’Italia alla presenza di Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo, della Rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli, di Monica Salvadori, Pro-rettrice curatrice dell’esposizione insieme a Monica Baggio e Luca Zamparo, di Giulia Pelucchini in rappresentanza di Vincenzo Tinè per la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, del Direttore Generale dei Musei del Veneto Daniele Ferrara, e dei Direttori e Conservatori dei musei prestatori. Erano inoltre presenti Jacopo Bonetto, direttore del Dipartimento dei Beni Culturali e Barbara Arfè, delegata all’inclusione e disabilità dell’Ateneo patavino.
Presenti anche i rappresentanti dell’Unione Italiana Ciechi, che ha collaborato attivamente al progetto di accessibilità e di altre associazioni ed enti impegnati sui temi dell’inclusione.
Il percorso espositivo
La prima sezione del percorso scientifico e didattico Argilla. Storie di viaggi, ospitata presso la Sala dell’Antico Testamento, affronta il tema degli “Approdi“: l’arrivo delle ceramiche greche nella Penisola, il movimento di persone, conoscenze e abilità attraverso il Mediterraneo e la diffusione di schemi figurativi legati a questi eventi. Infatti, la ceramica prodotta nella polis di Atene ha conosciuto una larghissima diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo: attraverso queste antichissime rotte i manufatti decorati sono stati recepiti dalle differenti comunità che le hanno integrate nei loro usi e costumi. Questo si evince dall’altissima presenza percentuale attestata in Italia meridionale e in Sicilia, oltre che negli importanti centri etruschi sia del Tirreno sia dell’Adriatico. Fra i manufatti in esposizione si segnala il Cratere a colonnette a figure rosse con la raffigurazione di Peleo che rapisce Teti del Pittore di Deepdene conservato presso il Museo dei Grandi Fiumi di Rovigo e restaurato per l’occasione a cura di Intesa Sanpaolo.
Se nella Sala dell’Antico Testamento si evince il rapporto tra le ceramiche dell’area veneta con il mondo greco durante l’antichità, nella Sala dell’Antica Roma questa connessione viene indagata giungendo sino ai giorni nostri. Infatti, l’area veneta, per la moltitudine di studiosi formati nel tempo dall’Ateneo patavino così come per il ruolo di Venezia come crocevia di persone e merci, è da sempre importante anche per la circolazione dei vasi antichi, generando e rigenerando continuamente un notevole interesse: dal Cinquecento sino ai nostri giorni, la regione rappresenta un caso straordinario nel panorama italiano, grazie alla ricca possibilità di approvvigionamento di materiale attraverso i collegamenti con l’Italia meridionale, la Grecia e l’Oriente.
Il percorso narrativo, caratterizzato per una decisa finalità didattica e una particolare attenzione ai pubblici, specialmente quelli di età scolare, si contraddistingue per un linguaggio semplice ma allo stesso tempo specifico, che intende fornire le basi di un lessico per la conoscenza della produzione ceramica greca e magnogreca, attraverso un’esperienza educativa che dal mondo antico giunge sino al mondo contemporaneo.
L’esposizione è dotata di supporti audio, video (realizzati con la traduzione nella lingua italiana dei segni) e tattili (da una replica di un vaso antico a libri tattili ideati da Elisa Lodolo)realizzati appositamente, al fine di risultareampiamente inclusiva e accessibile, con l’obiettivo di ridurre, se non abbattere, le barriere culturali, motorie e sensoriali e, al contempo, di creare uno spazio condiviso e confortevole.
Attraverso il ricorso alle più innovative tecnologie per il rilievo 3D, l’allestimento, ideato dall’architetto Michele Franzina, si è dotato di un supporto tattile, progettato e realizzato per agevolare sempre più l’accesso al patrimonio archeologico ceramico conservato da Intesa Sanpaolo.
Attività collaterali
PERCORSI DIDATTICI PER LE SCUOLE
NELLA BOTTEGA DEL VASAIO
Itinerario tematico (45 min)
Laboratorio: realizzare un manufatto in argilla (45 min)
Come nasce un vaso? Il lavoro di bottega, dall’ideazione di una ceramica antica alla sua realizzazione.
Tutti gli ordini di scuola
DALLA TERRA AL MARE: UN VASO IN VIAGGIO
Itinerario tematico (60 min)
Storia di un vaso: dalla sua ideazione, passando per le tecniche di realizzazione e cottura, fino alle modalità di trasporto e vendita dei manufatti antichi.
Secondaria di primo e secondo grado
Attività gratuita per le scuole con prenotazione obbligatoria
FAMILY LAB
TRA TERRE E MARI. VASI IN VIAGGIO
Tra conchiglie e coralli, sul fondo del mare, si nascondono importanti reperti e oggetti di straordinario valore. In compagnia di “Marino l’archeologo” si sveleranno le tracce di un’epoca lontana, alla scoperta dei popoli antichi attraverso le immagini e le forme dei vasi che, nei secoli, hanno compiuto un viaggio ricco di storie.
Attività per famiglie proposta nelle domeniche dalle 10.30 alle 16.30
(senza prenotazione, attività inclusa nel biglietto d’ingresso).
VASI IN VIAGGIO. STORIE DI VASAI, MITI E MARINAI
Un manufatto ceramico antico è portatore di arte, storia e cultura del nostro più lontano passato. Attraverso il rinnovato percorso espositivo dedicato alle ceramiche antiche, potremo carpire tutti i dettagli della storia di un vaso: dalla sua ideazione, passando per le tecniche di realizzazione e cottura, fino alle modalità di trasporto e vendita dei manufatti.
Itinerario tematico proposto nelle domeniche alle ore 16
5 euro a persona + biglietto d’ingresso con prenotazione obbligatoria
L’attività verrà avviata all’iscrizione di un minimo di 5 partecipanti.
INCONTRI DI APPROFONDIMENTO
Un ciclo di incontri con i curatori dell’esposizione organizzati in collaborazione con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, per approfondire l’affascinante tema di come, antiche ceramiche siano giunte nei secoli, attraverso il Mediterraneo, a popolare luoghi apparentemente lontani come i musei archeologici del Veneto.
Il viaggio dei vasi dalla Grecia alle rotte adriatiche
Monica Baggio
10 febbraio, ore 17.30
Collezioni e collezionisti in Veneto: buone pratiche
Luca Zamparo
17 febbraio, ore 17.30
Viaggi di miti
Monica Salvadori,
24 febbraio, ore 17.30