8 Aprile 2024

Antonio Barbieri, un mosaico avvolgente

Il racconto dell'opera dell'artista che accoglie i visitatori dell'ottava edizione di Parma 360 Festival della creatività.

8 Aprile 2024

Antonio Barbieri, un mosaico avvolgente

Il racconto dell'opera dell'artista che accoglie i visitatori dell'ottava edizione di Parma 360 Festival della creatività.

8 Aprile 2024

Antonio Barbieri, un mosaico avvolgente

Il racconto dell'opera dell'artista che accoglie i visitatori dell'ottava edizione di Parma 360 Festival della creatività.

Un mosaico con oltre novemila tessere di vetro accoglie i visitatori di Parma 360, il festival della creatività contemporanea, al piano terra di Palazzo Pigorini. Lo ha realizzato Antonio Barbieri, artista nato a Rho (MI) nel 1985, ma formatosi in scultura all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Barbieri ha voluto realizzare una scultura pesante (oltre 700 kg) ma al tempo stesso che desse l’idea di avvolgimento. Infatti adagiato sull’antico pavimento del palazzo recentemente ristrutturato, il mosaico, che originariamente era stato pensato dall’artista come appeso a una parete, sembra quasi srotolato.

L’opera fa parte della mostra collettiva “L’OPERA D’ARTE NELL’EPOCA DELL’AI”, la prima mostra collettiva di artisti italiani sulla Intelligenza Artificiale, all’interno del programma “Homo Deus – L’umanità del futuro” curato da Chiara Canali e Camilla Mineo (fino al 19 maggio 2024). La mostra indaga diverse modalità di utilizzo dell’IA da parte di una ventina di artisti pionieri del digitale o AI artists di nuova generazione. Temi come la natura, la botanica, l’ambiente, ma anche l’uomo, l’umanità, le comunità, le città, i monumenti, le macchine, i sogni, le mitologie sono plasmati e/o trasformati attraverso l’impiego delle GAN, degli algoritmi e delle AI Generative, tra arte elettronica, glitch art, realtà aumentata, realtà virtuale e altre forme espressive dell’era digitale.

Antonio Barbieri in posa per The Way Magazine. Parte della sua opera è visibile sullo sfondo del programma della manifestazione Parma 360, che comprende cinque grandi mostre di scultura, pittura, illustrazione e nuovi media e un fitto itinerario off in tutta la città. Visibile fino al 19 maggio 2024.

Antonio Barbieri, quest’anno tra i 13 finalisti del premio tedesco Vaf-Stiftung Foundation, in programma a Kiel a giugno, nella sua formazione ha frequentato laboratori artistici approfondendo la conoscenza di tecniche scultoree meno convenzionali quali il ferro battuto, la vetroresina e il cemento. Ha lavorato con lo scultore scenografo Cristian Biasci e realizzato scenografie di due spettacoli teatrali al Teatro Stabile di Grosseto, città dove attualmente vive.

Nella sua ricerca artistica il punto fermo è la figura che si caratterizza con una intensa ricerca formale, utilizzando materiali poveri e tecniche appartenenti all’industria e alla progettazione tridimensionale.

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