11 Ottobre 2021

Arte e bio-design, i Formafantasma si interrogano sul legno

Il duo in mostra con "Cambio" fino al 24 ottobre 2021 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato.

11 Ottobre 2021

Arte e bio-design, i Formafantasma si interrogano sul legno

Il duo in mostra con "Cambio" fino al 24 ottobre 2021 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato.

11 Ottobre 2021

Arte e bio-design, i Formafantasma si interrogano sul legno

Il duo in mostra con "Cambio" fino al 24 ottobre 2021 al Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci a Prato.

Anche i designer si occupano o si interrogano sulle strategie ecologiche della realizzazione dei materiali. Come succede con il duo Formafantasma che con la mostra “Cambio” prima alla Serpentine di Londra, immersa nel celebre Hyde Park, e poi con la stessa installazione ampliata al Centro Pecci di Prato, si adoperano per divulgare le politiche e le soluzioni dell’industria del legno e della trasformazione di questo materiale. Adesso il centro fiorentino presenta due incontri di approfondimento sui temi proposti dalla mostra Cambio del duo di designer Formafantasma, visibile fino al 24 ottobre nelle sale del museo.

Prima data mercoledì 13 ottobre, ore 18.00, con Matteo De Giuli e Nicolò Porcelluzzi, rispettivamente senior editor e redattori del Tascabile di Treccani, autori del libro Medusa. Storie dalla fine del mondo (per come lo conosciamo), (Nero, 2021).  Partendo dall’esperienza della newsletter Medusa di cui sono autori dal 2017, De Giuli e Porcelluzzi approfondiscono nel libro omonimo i modi di raccontare natura e società, letteratura e ambiente legandosi al contesto della mostra Cambio.

La mostra “Formafantasma. Cambio” è a Prato – Firenze. A cura di Hans Ulrich Obrist e Rebecca Lewin, con Cristiana Perrella

Cambio è un’indagine in corso condotta da Formafantasma sulla governance dell’industria del legno, commissionata dalle Serpentine Galleries. Cambio, dal latino medievale cambium, significa “cambiamento, scambio”. L’evoluzione di questa forma di commercio nel tempo e la sua vasta espansione nel mondo hanno reso difficile la regolamentazione. Ha avuto origine dalla bioprospezione che ha avuto luogo in tutti i territori coloniali durante il diciannovesimo secolo, diventando una delle più grandi industrie del mondo sia in termini di entrate che genera che di impatto che ha sulla biosfera del pianeta. Questa mostra multidisciplinare evidenzia il ruolo cruciale che il design può svolgere nel nostro ambiente e la sua responsabilità di guardare oltre i suoi confini. Il futuro del design può e deve tentare di tradurre l’emergente consapevolezza ambientale in una rinnovata comprensione della filosofia e della politica degli alberi che incoraggerà risposte informate e collaborative. 
Per la mostra a Prato le riflessioni condotte dal progetto originario saranno oggetto di inediti accostamenti e suggestioni ulteriori, come ad esempio il confronto con la pluriennale ricerca di Giuseppe Penone sugli alberi.

Viale della Repubblica 277, Prato

Accesso libero senza prenotazione con green pass

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