Da anni fulcro del mercato dell’arte nazionale, Arte Fiera Bologna 2018 sarà aperta dal 2 al 5 febbraio con preview il primo febbraio. Sono 150 le importanti gallerie chiamate a trasformare i padiglioni 25 e 26 di BolognaFiere in grande piattaforma di arte e dibattito su moderno e contemporaneo, numero volutamente ponderato nell’ottica di mantenere alta la qualità della manifestazione, a cui si aggiungono 30 espositori legati a editoria, grafica e creatività, per un totale di 180 presenze. Angela Vettese, per il secondo anno alle redini della direzione artistica, ha avuto attenzione specificatamente al panorama italiano e alla sostanza dei contenuti. Vediamo gli appuntamenti che abbiamo selezionato.
PHOTO – Ad Artefiera 2018, sezione Photo, Romberg è presente con la personale di Giuseppe Ripa “Seaside”. Un vecchio materasso in quattro posizioni sinuose, quasi fosse un corpo erotico, simulacro di qualcosa che è accaduto, lontano dalla riva. Altri pezzi smarriti, galleggianti, frammenti di plastica. Segni di lotte avvenute, di tragedie e drammi che ancora pulsano, come un battito sottotraccia, continuo e implacabile. Giuseppe Ripa: “Forgetful and Forgotten, dimentichi e dimenticati, sono i terremotati che hanno perso la memoria del loro passato e non si riconoscono nella precarietà del loro presente, così come lo sono i migranti per citare due esempi della nostra storia recente”.

In concomitanza con la fiera, in città pullulano iniziative. Come la VI edizione di SetUp Contemporary Art Fair, che si terrà dal 1 al 4 febbraio a Palazzo Pallavicini. Qui dove il 26 marzo 1770 si esibì l’allora quattordicenne fanciullo prodigio Wolfgang Amadeus Mozart, ci saranno gallerie che espongono sul tema de “l’attesa”. Il tema, così come nell’interpretazione di Sant’Agostino, non è un momento in cui bisogna far passare il tempo, ma è il momento in cui ci si protende oltre il tempo e si crea il presupposto emotivo e di azione per delineare il domani. Coerente con i presupposti della fiera che volge lo sguardo al futuro, agli espositori di SetUp 2018 si chiede di presentare un progetto curatoriale in cui la visione del presente sia un’indagine dell’attesa da intendersi come proiezione temporale e spaziale in cui qualcosa prende forma.

La Galleria Maurizio Nobile dal 31 gennaio al 10 febbraio 2018 presenterà, nella sua prestigiosa sede bolognese, le opere di tre straordinari artisti: lo scultore Giuseppe Ducrot, il pittore Wolfango e lo scultore Tristano di Robilant. L’esposizione inaugurerà al pubblico il 30 gennaio 2018 alle ore 18:00; sarà inoltre prevista un’apertura serale straordinaria in occasione dell’Art City White Night il 3 febbraio.

PREMIO A MARCONI – Il riconoscimento ANGAMC 2018 premia l’importante carriera del gallerista milanese che, in oltre 50 anni di impegno e professionalità, ha portato all’attenzione del pubblico maestri storici e artisti delle nuove generazioni, sia italiani che internazionali. Nell’ambito di Arte Fiera Bologna, sabato 3 febbraio 2018, alle ore 10.15, si terrà la cerimonia di consegna del premio promosso e organizzato dall’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.

Giorgio Marconi, in oltre 50 anni di attività, ha rappresentato un grande esempio di professionalità, serietà e competenza, che ha saputo portare all’attenzione del grande pubblico i più importanti protagonisti dell’arte del Novecento. Il presidente ANGAMC Mauro Stefanini dice: “Con il suo lavoro, Giorgio Marconi ha nobilitato il ruolo del gallerista, non solo come mercante d’arte quanto come vero operatore culturale che ha contribuito a trasmettere e a divulgare le istanze più profonde e innovative dell’arte del XX secolo. Il premio nasce dal desiderio di nobilitare il ruolo del gallerista attraverso la designazione di un rappresentante della categoria che abbia dimostrato, nel corso della sua carriera e attività, un particolare impegno nel ruolo, ottenendo importanti riscontri dal punto di vista artistico, umano e commerciale”.
ERIN SHIRREFF – La personale di Erin Shirreff (a cura di Simone Menegoi) sarà allestita presso il Salone Banca di Bologna di Palazzo De’ Toschi, Bologna (inaugurazione il 2 febbraio ore 18.30) in collaborazione con Banca di Bologna, partner del progetto. Per il pubblico italiano sarà la prima importante occasione per conoscere più da vicino il lavoro di questa artista, già entrato a far parte delle collezioni permanenti di importanti musei mondiali come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il MET – Metropolitan Museum of Art e il Guggenheim di New York. Il progetto si comporrà sostanzialmente di due parti: un video intitolato Son, proiettato in dimensioni cinematografiche (5 x 8 m. circa) e collocato nel grande salone del palazzo e un’opera che consiste in un folto gruppo di sculture intitolata Many Moons. Si tratterà di opere totalmente nuove, mai esposte prima e anzi concepite appositamente per questo “debutto” italiano.
ELIA CANTORI – Banca di Bologna presenterà anche la personale di Elia Cantori nella sede della sua Direzione Generale in Piazza Galvani 4, sempre a Bologna. Anche questo progetto è a cura di Simone Menegoi e inaugurerà venerdì 2 febbraio alle 18.00 presentando alcuni nuovi fotogrammi realizzati dall’artista – ovvero impressioni fotografiche dirette, senza la mediazione dell‘obiettivo – della serie Dead Constellation, più alcune sculture in alluminio della serie Untitled (1:1 Map) (2016).


DUMBO – Non è un riferimento al personaggio per i bambini ma la mostra al Centro Studi Didattica delle Arti (Via Cartoleria, 9 – Bologna) organizzata da Contemporary Concept, in concomitanza con ArteFiera. Il titolo è DUM.BO, in cui vengono presentati cinque artisti di calibro internazionale: Gian Luca Beccari, Angelo Bellobono, Giorgio Bevignani, Davide Bramante e Massimo Giacon. Il titolo trae origine dall’omonimo quartiere artistico newyorkese famoso per la sua anima bohémienne e per il suo fermento artistico sperimentale. Tutti gli artisti presentati in mostra hanno vissuto, lavorato, creato ed esposto nella Grande Mela; molti di loro lo hanno fatto proprio in questo quartiere all’avanguardia di Brooklyn.
BRUNO BANI – Dal 27 gennaio all’11 febbraio 2018, in occasione di ARTEFIERA BOLOGNA e ART CITY WHITE NIGHT, la Galleria Bottegantica di Bologna accoglierà nei suoi spazi espositivi di via D’Azeglio 96/A, la retrospettiva dedicata a Bruno Bani, artista milanese, tra i più originali interpreti della pittura analitica contemporanea. La mostra, I FONDAMENTI DELLA REALTÀ, curata da Enzo Savoia e Giada Forte, si propone di indagare le tappe creative di Bruno Bani nel suo processo di formulazione degli elementi costitutivi della realtà: la matematica e la logica. L’esposizione è uno degli appuntamenti di Lab / Contemporary, il progetto attraverso il quale Bottegantica si apre all’arte contemporanea.

PAOLO GOTTI – E se siete in città non perdete in via Santo Stefano 91/a a Bologna, la mostra fotografica RUGGINE di Paolo Gotti (fino al 6 febbraio). Il nuovo progetto espositivo dell’artista bolognese si sofferma su un tema difficile come quello dello scorrere del tempo, intessuto di memorie, separazioni, assenze, rinunce e sogni infranti, attraverso le fotografie dall’alto grado poetico ed emozionale da lui scattate in quarant’anni di viaggi attorno al mondo. Oltre settanta paesi nei cinque continenti che Paolo Gotti ha visitato e soprattutto immortalato con la sua fedelissima macchina fotografica analogica.
In apertura: particolare di Wordless, digital painting di Federica Limongelli (2015) presentata a Set-Up 2018.