La Cerimonia di chiusura della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, condotta da Anna Foglietta, ha visto trionfare Nomadland, il road western di Chloé Zhao che si è aggiudicato il Leone D’Oro. La Coppa Volpi invece è stata attribuita a Pierfrancesco Favino.
La serata finale della Mostra del Cinema 2020 è stata eccezionalmente aperta dal prezioso contributo artistico affidato a Diodato, primo artista musicale nella storia della Mostra a prenderne parte.
Il cantautore, accompagnato dal violino del Maestro Rodrigo D’Erasmo, ha portato sul palco della Sala Grande del Palazzo del Cinema per la finale di Venezia 77, una versione rivista di Adesso, uno tra i brani più celebri del suo repertorio e più che mai attuale. Il brano rappresenta uno stato di consapevolezza limpido, sincero, una volontà di sentire in maniera piena e quasi fisica il presente. Un presente che oggi più che mai spinge noi tutti a una profonda riflessione sulla quotidianità, sul tempo, sulle ambizioni e sui desideri che fino a poco tempo fa apparivano solidi. Ci parla del coraggio nel metterci in discussione e poi riconoscerci per quelli che siamo, guardando alla vita in una disposizione d’animo aperta, per coglierne la bellezza di tutte le occasioni.
NUEVO ORDEN – Nuevo Orden si aggiudica uno dei più importanti premi ufficiali della 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria per la selezione ufficiale assegnato al regista e sceneggiatore del film Michel Franco, pluripremiato cineasta di Después de Lucía, Chronic e Las hijas de Abril e vincitore del Leone D’Oro nel 2015 in veste di produttore di Desde allá di Lorenzo Vigas.
Commenta Andrea Romeo, founder e general manager di I Wonder Pictures che a Venezia 77 ha annunciato che lo distribuirà prossimamente in sala: “I Wonder Pictures ama da sempre gli autori capaci di prendersi dei rischi e raccontare la nostra contemporaneità facendo cinema. Crediamo che Nuevo Orden, oltre che magistrale cinematograficamente, sia un film utile e urgente e saremo felici di portarlo in sala e far conoscere per la prima volta questo regista al pubblico italiano.”
I PREDATORI – Due famiglie apparentemente incompatibili: i Pavone e i Vismara. Borghese e intellettuale la prima, proletaria e fascista la seconda. Nuclei opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà collidere quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni scoprirà le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti predatori.
Pietro Castellitto, al suo esordio come regista e sceneggiatore, ha avuto con questo film il premio Orizzonti per la miglior sceneggiatura, dichiara: “La vita non ha un genere preciso. A volte fa ridere. A volte no. Quando scrissi il film, avevo 22 anni, e sapevo solo questo. I Predatori è un film di personaggi. A tutti loro dedico il premio.
Soltanto legittimando chi non la pensa come noi, troveremo la forza di reinventare il futuro. È nel superamento delle resistenze che i simboli nascono e le metafore avvengono. La pace presuppone lo scontro. La verità è un’avventura. Il resto è noia, presunzione e morte. Grazie alla giuria“.
GAS STATION – “Gas Station” di Olga Torrico vince al festival del Cinema di Venezia il Premio SIC@SIC Short Italian Cinema come miglior contributo tecnico a Venezia 77. Nell’ambito della 35esima settimana internazionale della critica.
L’autrice e protagonista del corto, che ha dichiarato: “Dedico questo premio alle persone che hanno lavorato al mio corto e che sono state al mio fianco, perché questo piccolo viaggio insieme è stato una scoperta; lo dedico alla direttrice della fotografia, al montatore, al sound designer e ai produttori e distributori che hanno fatto crescere questa idea. Il premio è sicuramente il loro. Sono entusiasta che sia stato apprezzato il lavoro fatto sul materiale d’archivio, e che il linguaggio del corto sia arrivato alla giuria”.
Soddisfatto anche il produttore del film, Adam Selo (Sayonara Film) che con la sua società, fondata con Olga, ha supportato e creduto nell’unicità di certe opere ed autori, con cui ha stabilito una collaborazione continuativa, come nel caso di Adriano Valerio, anch’egli presente quest’anno a Venezia col suo nuovo lavoro “Les aigles de Carthage”.
LASCIAMI ANDARE – A Venezia 77 molta attesa e clamore anche per “Lasciami andare”, un film diretto da Stefano Mordini. Adattamento cinematografico del romanzo del 2012 Sei tornato, scritto da Christopher Coake, il film è interpretato da Stefano Accorsi, Valeria Golino, Maya Sansa e Serena Rossi. Accorsi è un ingegnere e ha riferito di aver attinto a sue conoscenze personali per interpretare un personaggio che si aggrappa alla razionalità.
SOUNDTRACK STARS AWARDS – Il Soundtrack Stars Award 2020 per la migliore Colonna Sonora tra i film in concorso di Venezia 77 va a Miss Marx di Susanna Nicchiarelli che, secondo il parere della giuria, come sempre e più di sempre, rende protagonista del suo cinema, con un’assoluta originalità, anche la musica. I Gatto Ciliegia contro il Grande Freddo, qui insieme ai Downtown Boys, siglano autentiche esplosioni di provocazione in un film internazionale che usa il rock, con virate indiscutibilmente punk, come contrappunto ad una confezione ottocentesca, inevitabilmente tradizionale. E la Nicchiarelli (che già otto anni fa aveva usato con la complicità dei suoi musicisti perfino Video killed the radio star ne La scoperta dell’alba ) proprio grazie alla complicità delle sue band, fa viaggiare Eleanor Marx oltre il suo tempo, imprimendo una modernità assoluta alla sua storia e soprattutto dimostrando, anche con Springsteen, che il tempo della lotta per la parità e i diritti, non solo per Miss Marx e per le donne, non si ferma mai.
Il premio alla carriera di questa edizione di Soundtrack Stars Award è stato consegnato a Giorgio Moroder, produttore, discografico, disc jockey italiano, vincitore di tre Premi Oscar, tra i musicisti più innovativi e influenti nell’ambito della musica elettronica e della disco music e celebre per le sue colonne sonore.
In apertura: Stefano Accorsi e Maya Sansa- foto di Andrea Pirrello.
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