La sete di cultura e arte a Bregamo si percepisce in queste settimane in ogni angolo della città. In concomitanza con le celebrazioni per Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura, è stata predisposta l’installazione Lights on – Confindustria Bergamo (foto di apertura di servizio). Il progetto site-specific per Piazza della Libertà dei designer Objects of Common Interest è sostenuto da Confindustria Bergamo e promosso dal Comune di Bergamo e dalla GAMeC.
La luce che veste Piazza della Libertà con un intervento temporaneo è orientata a interpretare il tema della capitale della cultura “La Città Illuminata”. Interamente sostenuto da Confindustria Bergamo, il progetto combina il carattere iconico dell’elemento scultoreo che interagisce con la facciata del Palazzo della Libertà a un’esigenza di partecipazione comunitaria, andando a creare uno spazio accogliente e funzionale per tutti coloro che vivranno la piazza in questo anno di celebrazioni. L’opera coinvolge lo spazio pubblico su molteplici livelli e si fonda su tre concetti chiave: riutilizzare, riattivare, rinnovare. Il progetto nasce dalla volontà di rielaborare il rapporto tra la comunità e le risorse che essa già possiede, e di proporre soluzioni innovative a partire dal patrimonio della città e del territorio. Fulcro dell’intervento è un’imponente scultura luminosa, un’opera d’arte sinuosa, flessibile e all’apparenza morbida.
Sabato 11 marzo 2023, alle ore 17.00, nella ex chiesa della Maddalena a Bergamo (via Sant’Alessandro 39d), si terrà il reading di poesie di Luisella Traversi Guerra.
La serata è uno degli eventi che accompagnano la personale di Luisella Traversi Guerra, in corso fino al 26 marzo, dal titolo Oltre il giardino segreto e che presenta una serie di opere riconducibili agli esordi della sua esperienza artistica, quando la ricerca si è concentrata sui soggetti floreali, per sfociare in astrazione negli anni a seguire.
La lettura delle liriche, a cura di Maria Teresa Galati e Alessandra Ingoglia, sarà intervallata da brani musicali interpretati da Raffaella Bovo (violino) e Suleima Burrafato (pianoforte). Il programma d’iniziative collaterali proseguirà sabato 18 marzo, alle ore 16.30, con una conversazione tra Mauro Ceruti e Luisella Traversi Guerra dal titolo Evocare risonanze.
Dove mangiare a Bergamo e provincia
Come nel caso delle due chef che hanno reso il ristorante La Fricca (Bergamo) – che prende il nome dall’omonima strega della passione – luogo di gusto e accoglienza. Paola Raimondi e Sonia Carminati nel 2001, a Bergamo dietro le antiche Mura di Città Alta, hanno iniziato la loro avventura animate proprio dal fuoco della passione: «Tutto nasce dall’amore del cibo e dalla voglia di avventurarsi in ciò che ci appassionava – spiega Sonia -, con sempre un focus ben specifico e fucina del nostro agire: ricercare costantemente la qualità per far vivere ai nostri ospiti un’esperienza che sia di buon cibo e buon vino». Viaggi gastronomici in giro per il mondo, ricerca capillare dei migliori prodotti e una cantina con oltre 350 referenze in carta, con una selezione di vini naturali, zero chimica, le caratteristiche di un ristorante attento al cibo di qualità, alla sana alimentazione e all’accoglienza tutta al femminile.
Selezione e valorizzazione, in cucina, dei prodotti e del territorio è la cifra distintiva del rifugio gastronomico RistOrobie, di Paola Rovelli e Miriam Gozzi. Da oltre vent’anni in Località Piani dell’Avaro, a Cusio (Bergamo), nel ristoro, a gestione tutta al femminile, la cura non è di facciata ma vissuta. I piatti ben fatti lasciano percepire i valori ispirati alla ricerca di prodotti di qualità, quasi tutti a km0, e alla sana tradizione di montagna.
Il sogno di vivere tra i monti, di affondare tra le rocce – in Valle Brembana – le radici della propria famiglia è stato inseguito da Roberta Ceruti che a Branzi (Bergamo), nel 2010, si è stabilita. Spinta dall’amore per gli animali e la montagna, oggi insieme ad Alex Quarteroni, padre dei suoi tre figli, è alla guida dell’Agriturismo Alle Baite, un punto di riferimento turistico per l’accoglienza e l’ospitalità tutto l’anno.
Una folgorazione per il Moscato di Scanzo ha cambiato la vita di Daniela Martinelli che, negli anni ’90, da Val Gandino si è trasferita a Scanzorosciate per dar vita all’azienda agricola Cascina San Giovanni (Bergamo), dove oggi il vino non è l’unico protagonista. Dalle arnie allocate in vigna Maffioli si ottengono due mieli, millefiori e di castagno. Dagli uliveti, un meraviglioso olio evo, dal frutteto delle profumate confetture, da spalmare sul pane o da assaggiare abbinate ai formaggi, tutti prodotti a Km0.