Dopo essere stata posticipata la decima edizione di ART CITY Bologna (prevista dal 20 al 23 gennaio 2022) a causa dell’andamento dell’epidemia Covid-19, l’arte torna nella città dotta. La fiera ora si volge dal 7 al 15 maggio 2022. Dentro il fitto programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune, anche gli appuntamenti delle fondazioni private e gallerie intorno alla città.
Arte Fiera a Bologna si terrà dal 13 al 15 maggio 2022 insieme ad Art City, e sarà la sua 45esima edizione. Ancora una volta la più longeva fiera d’arte italiana
Fondazione Zucchelli è presente ad Arte Fiera con uno stand, a cura di Valerio Dehò, che ospita le opere di studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, vincitrici dei Premi al Talento e delle Menzioni d’Onore 2020 e 2021 e dei Premi Art Up 2021. La Fondazione partecipa anche alla decima edizione di ART CITY Bologna con IN AND OUT. Mostra dei vincitori dei Concorsi Zucchelli e delle Residenze d’artista 2020 e 2021, ospitata all’interno di Zu.Art giardino delle arti, a cura di Carmen Lorenzetti.
La mostra Davide D’Elia, FRESCO (A cura di Elisa Del Prete | Museo Davia Bargellini | Bologna, 12 maggio – 25 settembre 2022), si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO. I lavori sono stati realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti-Pensi di Todi, dimora cinquecentesca che si erge al centro della piazza principale della città umbra, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture commissionate dal mecenatismo dei Bargellini, tra le famiglie bolognesi che ricoprirono importanti cariche nel Senato cittadino.
A Bologna nell’ambito del Main Program, prende vita Emergency Break, l’installazione cinematografica di Kipras Dubauskas presso la Fondazione per l’Innovazione Urbana. Il video in 16 mm presenta la trilogia dedicata al “soccorso” che l’artista lituano Kipras Dubauskas ha sviluppato a partire dal 2019 e di cui l’ultimo capitolo verrà realizzato a Bologna nel corso del 2022.
Il tema centrale della sua ricerca, l’esplorazione del sottosuolo è anche l’incipit di 36 Chambers, un film iniziatico in cui l’artista ci porta con sé in una spedizione che ha realizzato nel corso di 15 giorni compiendo 170km di navigazione da Vilnius a Kaunas.
Inediti in Italia, i due film in mostra presso la Sala Tassinari della Fondazione per l’Innovazione Urbana, 36 Chambers (3’, 2019) e Daynighting (9’, 2020), fungono da preludio al collage filmico Firestarter che viene presentato nello spazio Officina dell’Innovazione Urbana Lab (Salaborsa, Corridoio del Bramante), anticipando la nuova produzione che l’artista realizzerà in città a partire da un periodo di ricerca già avviato grazie alla collaborazione con l’Istituto Lituano di Cultura e la Residenza per artisti Sandra Natali.
Mercoledì 11 maggio 2022, in concomitanza con le giornate di ART CITY Bologna e Arte Fiera, l’Accademia di Belle Arti di Bologna organizza, in collaborazione con IGIIC (Gruppo Italiano dell’International Institute for Conservation), il tradizionale Convegno sul restauro del Contemporaneo, ormai giunto alla settima edizione. Quest’anno, la Giornata di Studi – che ha già registrato il tutto esaurito – è dedicata al recupero del legno come materiale primario e secondario.
Il legno è un materiale da sempre usato dagli artisti, anche contemporanei. Questi ultimi spesso lo utilizzano senza osservare le regole sancite nel passato, e lo sostituiscono spesso con i suoi derivati, scelti sia come supporto delle opere sia come materiale in sé. La conservazione di opere realizzate con questi materiali, così diversamente caratterizzati e sensibili agli agenti esterni, pone oggi agli addetti alla conservazione problematiche nuove e dai risvolti complessi.
Questa VII giornata di Studio sul Contemporaneo intende affrontare tali temi sia dal punto di vista pratico che concettuale, ascoltando la voce di curatori di musei e collezioni, di restauratori, di esperti di tecnologie attinenti al settore, e dando anche spazio alle riflessioni di artisti, designer, scenografi.
10 maggio alle 17 all’Oratorio San Filippo Neri, in Via Manzoni 5, l’installazione site-specific di CARLOS GARAICOA a cura di Maura Pozzati. Realizzato in collaborazione con Galleria Continua il percorso espositivo, progettato da Garaicoa appositamente per lo spazio denso di storia e di memoria dell’Oratorio, riflette le tematiche care all’artista cubano, come la ricerca sullo spazio urbano e architettonico.
Da lunedì 9 a domenica 15 maggio
riapre al pubblico la mostra LIBERO SPAZIO LIBERO, curata da Fabiola Naldi a Palazzo Paltroni, via delle Donzelle 2, sede della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
L’esposizione riunisce in dialogo le opere di cinque artiste differenti per generazione e provenienza,
Giulia Niccolai, Martha Rosler, Lucy Orta, Claudia Losi e Claire Fontaine, guidando i visitatori in un percorso alla scoperta del rapporto tra corpi, libertà e spazio.
Nuova Mixage è il progetto che Flavio Favelli inaugura martedì 10 maggio alle ore 18.00 presso il Bar Vittorio Emanuele di piazza Maggiore 1, a Bologna, nell’ambito di ART CITY Bologna in occasione di Arte Fiera, accompagnato da un testo che presenta un dialogo con lo scrittore Emanuele Trevi.
L’artista presenta quindici composizioni inedite che consistono in serie di bottiglie senza etichetta, esposte nella grande parete a specchio del bar. L’opera si interroga sulla forma della bottiglia sempre nascosta rispetto all’etichetta, una forma-figura-modello fondamentale della storia del mondo dell’Occidente e dell’arte.
In occasione di ARTEFIERA, la Fondazione Carlo Gajani presenta DueDuo, installazione site- specific e performance del duo Orecchie D’Asino (OD’A), composto dalle giovani artiste Ornella De Carlo e Federica Porro e curato da Luca Monaco e Giuseppe Virelli.
OD’A dialogherà attraverso il tempo con un altro duo d’artisti: Carlo Gajani e Gianni Celati. Le fonti testuali e progettuali del duo maschile attivo negli anni Settanta verranno ripresi dalla pratica artistica e dalle opere del duo femminile a distanza di cinquant’anni. Casa Gajani si animerà mediante un processo di ‘disseminazione artistica’ in cui installazioni sonore, proiezioni video e performance daranno vita a un dialogo a distanza in cui le diverse opere potranno confrontarsi in una serie di rimandi e rapporti fra immagini e voci, oggetti e azioni, spazio e tempo.
Quest’anno per la prima volta, l’esposizione dell’Accademia di Belle Arti di Bologna si estende anche all’interno di Arte Fiera con uno stand dedicato alle opere di studentesse e studenti, a cura di Valerio Dehò (Padiglione 15 / Stand F3). Il progetto espositivo, dal titolo Start up.
ABABO OPEN SHOW, una grande esposizione che occuperà dall’11 al 15 maggio tutti gli spazi didattici e laboratoriali dell’Accademia con le opere di studentesse e studenti dei Dipartimenti di Arti Visive e di Progettazione e Arti Applicate.
L’accesso alla mostra sarà libero tutti i giorni dalle ore 9 alle 19, con ingressi contingentati, mentre sabato 14 maggio, in occasione della ART CITY White Night, l’orario sarà prolungato fino alle 24.
Lo stesso giorno, presso il centro sociale Labàs, si terrà la performance/sfilata Refuse, Resist, React del Biennio di Fashion Design, a cura di Elisabetta Zanelli, in due repliche alle ore 21 e alle ore 22.30. Per le loro capsule collection, i giovani designer si sono ispirati a temi etici e solidali, con la preziosa collaborazione della sartoria sociale Social Chic e con il laboratorio Perugino della Cooperativa Arti e Mestieri.
In occasione di ART CITY Bologna, domenica 15 maggio Fondazione Cirulli effettua l’apertura pomeridiana per l’utenza libera. Dalle ore 15:00 alle ore 19:00 sarà possibile visitare liberamente lo spazio e le sezione espositive. Da non perdere la sezione espositiva Federico Fellini dietro le quinte.
Uno sguardo dietro le quinte fra i lavori di scena di Danilo Donati, scenografo e costumista di rilievo internazionale nonché vincitore di due premi Oscar e di un David di Donatello che, attraverso la collaborazione con Federico Fellini ha scritto pagine fondamentali nella storia del cinema del Novecento. Una visita capace di catapultare il visitatore nell’atmosfera del set cinematografico attraverso tre importanti film – Amarcord, Satyricon e Casanova – per offrire un affresco dello straordinario rapporto tra arti visive, arte cinematografica e artigianato artistico che sono alla base della fortuna del cinema italiano.
La grande opera di Giulio Paolini: Vis-à-Vis (Amazzone) (2), propone una riflessione sullo sguardo invitando ciascuno a interrogarsi sul proprio modo di stare nella realtà e di vederla. La si vede all’interno della mostra la Raccolta Lercaro (Raccolta Lercaro, via Riva di Reno 57 Bologna) chiamata Cross collection. Collezioni a confronto, a cura di Leonardo Regano e Francesca Passerini che raccoglie una selezione di opere di artisti contemporanei provenienti da un’unica collezione privata, formatasi a partire dagli anni novanta, in dialogo con la collezione del museo.
Cross collection. Collezioni a confronto fa riferimento a una delle tendenze più diffuse del collezionismo contemporaneo, ma già presente anche in quello messo in pratica dal Cardinale Giacomo Lercaro: andare al di là delle classificazioni, dei percorsi convenzionali e delle relazioni di facile evidenza per ricercare, attraverso l’accostamento inedito di opere apparentemente lontane, nuovi e più profondi significati.
POST-RUIN Bentivoglio è un progetto di Andreas Angelidakis, che attraversa le tre sale dei sotterranei cinquecenteschi dell’edificio Palazzo Bentivoglio (via del Borgo di San Pietro 1 Bologna) a cura di Antonio Grulli. Al centro di tutto il percorso espositivo, la grande installazione da cui prende il titolo la mostra, rimanda al passato dell’edificio – legato al precedente palazzo della famiglia bolognese distrutto da una sommossa popolare – e fa parte di una serie in cui il concetto di rovina viene sovvertito rendendo l’opera utilizzabile a piacimento dal pubblico.
Giovedì 12 maggio 2022 apre al pubblico Fuori Terra, mostra personale di Mattia Pajè a cura di Giovanni Rendina, ospitata nelle suggestive sale di Palazzo Vizzani, sede dell’associazione Alchemilla di Bologna. Promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e da Alchemilla, in collaborazione con Associazione BOCA e Gelateria Sogni di Ghiaccio, l’esposizione è parte del main program della decima edizione di ART CITY Bologna, il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso dal Comune di Bologna in collaborazione con BolognaFiere in concomitanza di Arte Fiera. Fuori Terra è un gruppo scultoreo composto da figure umanoidi immerse in un ambiente installativo. Le sculture, modellate in resina bicomponente, sono organizzate in modo da formare diversi elementi aneddotici, leggibili come una cosmogonia creata dall’artista a partire da due alfabeti visivi: l’estetica new age e quella della televisione commerciale.
In occasione di ART CITY Bologna 2022, Banca di Bologna presenta nella Sala Convegni di Palazzo De’ Toschi, Fronte e retro, mostra personale di Italo Zuffi che completa il progetto espositivo inaugurato lo scorso gennaio presso il MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna.
La mostra, a cura di Lorenzo Balbi e Davide Ferri, si colloca in continuità temporale e concettuale con quella in corso al MAMbo, a costituire un unico progetto articolato in due spazi: se la prima parte getta uno sguardo retrospettivo sul lavoro di Zuffi (attraverso uno spettro di opere compreso tra la metà degli anni Novanta e il 2020), a Palazzo De’ Toschi una serie di nuove produzioni tocca alcuni degli aspetti nodali della sua ricerca più recente.
La mostra Concerning Dante – Autonomous Cell di Jacopo Valentini al Museo Civico Medievale di Bologna, a cura di Carlo Sala, è un progetto fotografico legato all’immaginario dantesco che ripercorre lungo l’Italia i viaggi reali compiuti dal poeta e quelli letterari attraverso il suo capolavoro, la Divina Commedia. Le opere dell’autore sono esposte lungo i tre piani della collezione permanente del museo, creando così un dialogo formale e ideale che in alcuni passaggi si fa particolarmente eloquente, come con la colossale statua realizzata da Manno di Bandino che ritrae papa Bonifacio VIII, personaggio centrale nei rivolgimenti politici fiorentini che provocarono l’esilio del poeta.
In occasione dell’edizione primaverile di ART CITY Bologna, il LabOratorio degli Angeli presenta “Sacri Indici”, un nuovo progetto site-specific di Sissi, a cura di Leonardo Regano e realizzato in collaborazione con la Galleria d’Arte Maggiore g.a.m.
Per la prima volta è esposta al pubblico una grande carta monumentale, un’anatomia ‘sacra’ che l’artista ha prodotto appositamente per la mostra entrando in intima connessione con la peculiarità dello spazio espositivo che ospiterà il suo lavoro. L’attenzione al corpo e la ricerca sull’anatomia umana che hanno da sempre contraddistinto la pratica di Sissi, si rinnova in “Sacri Indici” nelle suggestioni dell’ex Oratorio di Santa Maria degli Angeli.
Presso Maison laviniaturra (via dei Sabbioni 9, Bologna), noto atelier della fashion designer bolognese Lavinia Turra, inaugura la mostra Arcipelaghi Sospesi dell’artista Mirta Tagliati. L’atelier, all’interno di un’affascinante villa anni Cinquanta che si affaccia sui Giardini Margherita, sceglie Mirta Tagliati per dare il via nel proprio spazio ad un ciclo di mostre, tutte dedicate ad artiste donne.
Ad Arcipelaghi Sospesi di Mirta Tagliati seguirà:
- Marina Gasparini, Atlas – dal 9 giugno al 20 luglio 2022
- Alessandra Calò, I fiori sono rimasti rosa, dal 15 settembre al 22 ottobre