12 Luglio 2017

Centrale District, la zona stazione di Milano patria dell’accoglienza di lusso

Lungo l'asse che parte dal monumentale approdo verso il centro città si sviluppa una rete di alberghi che si sono messi assieme.

12 Luglio 2017

Centrale District, la zona stazione di Milano patria dell’accoglienza di lusso

Lungo l'asse che parte dal monumentale approdo verso il centro città si sviluppa una rete di alberghi che si sono messi assieme.

12 Luglio 2017

Centrale District, la zona stazione di Milano patria dell’accoglienza di lusso

Lungo l'asse che parte dal monumentale approdo verso il centro città si sviluppa una rete di alberghi che si sono messi assieme.

Copetition is better than competition, dice l’assessore alla Cultura di Milano Filippo Del Corno alla presentazione di Centrale District. La nuova entità milanese mette in rete i migliori alberghi cittadini che hanno volontà di riprendersi la vocazione di elegante accoglienza della zona e farla vivere ancora di più, di giorno e di notte. Al posto di farsi concorrenza, questi 4 r 5 stelle inizieranno a cooperare durante le fstidiche “week”: fashion, food, design, Piano City e simili.

L’accoglienza milanese è nata qui, dicono orgogliosi i rappresentati di baluardi del turismo di classe come Excelsior Gallia, Hilton, StarHotels, Sheraton, Best Western. Quando la stazione centrale arrivava alla piazza Repubblica, Il Principe di Savoia e il Westin Palace erano i primi due alberghi che i visitatori vedevano una volta arrivati a Milano.

centrale district
Il Centrale District di Milano ha avuto il battesimo davanti alla stampa ieri al Principe di Savoia.

Questa tradizione si è mantenuta, visto che nell’area insistono il 40% delle strutture ricettive della città e soprattutto, negli ultimi anni si è assistito a un innalzamento degli standard di ricezione. Ci sono gli hotel di design che hanno popolato la zona più a ovest, con La Gare, Nyx, 43 Hotel, ricongiungendosi all’appetibile asse che porta a piedi i turisti nel cuore della zona Garibaldi.

E soprattutto c’è un’anomalia bella, tutta milansese: non c’è mare, non c’è turismo da città d’arte ma Milano, soprattutto dopo Expo, ha guadagnato una reputazione estremamente “appealing” e si ritrova a essere meta di turisti di ogni genere e di ogni estrazione. Si viene qui per fare e vivere alla milanese: cibo, arte, cultura, le settimane dedicate, le iniziative sportive e musicali.

E poi c’è l’impegno dei grandi hotel come il Gallia, Principe di Savoia, Westin Palace, a rinnovarsi e cercare nuove soluzioni per inclusione e momenti di condivisione (al momento si occupano della tenuta del verde nella grande piazza che è l’accesso al centro storico). Piazza Repubblica con il Me Duca ha aperto un varco nella strategia di apertura al cliente che non soggiorna nella struttura. La location è sempre piena di rampolli della Milano bene perché qui si organizzano eventi e serate sia nel giardino a piano terra che nell’invidiabile terrazza a 360 gradi sulla città.

Dice Consuelo Hernandez, presidente del comitato e titolare di una galleria d’arte in zona: “Bisogna aprire le grandi strutture alberghiere e farle diventare poli culturali veri e coordinati. Questa area è a grande potenzialità e nelle prossime settimane dedicate al design, arte e food ci saremo”.

Adesso si aspettano proposte e iniziative “dal basso” che portino inclusione e nuove prospettive di sviluppo.

Foto d’apertura: la terrazza dell’Hotel Excelsior Gallia sulla Stazione Centrale a Milano.

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Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
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