La mostra “Whispers – A Julian Lennon Retrospective” presenta a Venezia una raccolta inedita di fotografie di Julian Lennon, artista poliedrico, figlio d’arte e una delle maggiori figure iconiche del nostro tempo. L’esposizione ci-curata da Sandrina Bonetti Rubelli, propone un’ampia selezione di opere che ripercorrono il percorso artistico dell’autore, dai primi passi nella musica all’intera produzione fotografica. Attraverso questa retrospettiva, si può seguire l’evoluzione artistica di Lennon, caratterizzata da una forte impronta umanitaria e ispirata alle iniziative filantropiche realizzate per la sua fondazione no-profit, The White Feather Foundation.
Tutto è partito da una piuma bianca. E una coincidenza che la vita di Julian Lennon ha preparato per il suo sensibile animo di artista. Dice Sandrina Bonetti Rubelli, co-curatrice della mostra allestita a Venezia: “Si tratta di una piuma che una tribù di indigeni ha donato a Julian. Volevano che lui riuscisse a far sentire la loro voce al mondo. Prima che il suo papà John morisse, gli aveva detto: quello che non riesco a comunicarti lo farò attraverso una piuma bianca. E questa frase gli ha dato spunto per iniziare il lavoro di documentazione per la White Feather Foundation, per dare voce a chi voce non la ha. Attraverso le immagini Julian dice di voler raccontare come vivono le persone e cosa sentono. E attraverso le fotografie può raggiungere chi non può venire a vedere la vita di queste persone. Per Julian è il concetto fondamentale della fotografia: cogliere l’attimo, che è fuggente come la piuma o le nuvole. Guardando il suo lavoro è sicuramente evidente che riesce a cogliere momenti che non sono mai uguali gli uni agli altri”.
Foto dell’allestimento della mostra: Matteo De Fina
Intervista alla curatrice Sandrina Bonetti Rubelli a cura di Michelangelo Iossa – The Way Magazine, Venezia 2024.