David LaChapelle è oggi uno degli artisti più riconosciuti e apprezzati al mondo. Nato a Fairfield nel 1963, ha sposato uno stile post-Pop e per certi versi surrealista che lo rende un fotografo/artista unico al mondo. Scoperto da Andy Warhol negli anni 80, ha passato metà carriera alla corte delle più grandi celebrità mondiali. Per poi distaccarsene. Oggi che è tornato alla sua fotografia di grandi dimensioni e di sontuosi set, ha scelto la tematica spirituale per dare nuova impronta alla sua arte. Questo perché 12 anni è scappato dal circuito dello showbiz e si è rifugiato in una fattoria alle Hawaii. Ha detto alla stampa inglese: “Non volevo vedere più un vip in vita mia”.
Questa nuova rassegna propone 70 opere di grandi e grandissimi formati, le più significative dei vari periodi della carriera dell’artista: Rape of Africa (2009) e Showtime at the Apocalypse (2013), ma anche le vivaci ed elettrizzanti serie Land SCAPE (2013) e Gas (2013).
Al centro del percorso espositivo troviamo Deluge (2007) e a seguire lavori come Awakened (2007) e Seismic Shift (2012).
Questa mostra, Atti Divini presenta per la prima volta alcune opere inedite della nuova serie di LaChapelle New World (2017-2019) che rappresenta lo stupore dell’artista per il sublime e la ricerca della spiritualità in scene di utopia tropicale.
Le opere di David LaChapelle sono presenti in numerose importanti collezioni pubbliche e private internazionali, ed esposte in vari musei, tra i quali il Musée D’Orsay di Parigi, il Brooklyn Museum di New York, il Museum of contemporary Art di Taipei, il Tel Aviv Museum of Art a Tel Aviv, il Los Angeles County Museum of Art (LACMA) a Los Angeles, The National Portrait Gallery di Londra, il Fotographfiska Museet di Stoccolma e The National Portrait Gallery a Washington DC. David LaChapelle vive e lavora tra Los Angeles e l’isola hawaiana di Maui.
Foto d’apertura: particolare di Passion de Fleur, 2019 © David LaChapelle