Dopo essere passato con successo a vari festival nel 2020, ora “Ballo Ballo”, la commedia musicale spagnola ambientata negli sfavillanti anni ’70 in Spagna, dedicata a Raffaella Carrà, arriva su Amazon Prime Video. In Italia premier il 25 gennaio: si vedrà una ricostruzione di un periodo segnato però anche da una rigida censura dei costumi e cosa ha significato per gli spagnoli nella transizione dal regime franchista alla libertà, l’arrivo della star italiana.

La storia narra di Maria, una ragazza piena di vita e voglia di libertà, con la grande passione del ballo. Dopo avere abbandonato il suo promesso sposo davanti all’altare di una chiesa di Roma, torna a Madrid per scoprire cosa vuole davvero dalla vita. Va a vivere con la sua amica Amparo e con un colpo di fortuna riesce a entrare nel corpo di ballo del programma di maggior successo del momento, “Las noches de Rosa”. Lì si innamora di Pablo, figlio del temibile censore televisivo Celedonio, che sta seguendo le orme del padre nell’emittente televisiva. Accompagnati dai più grandi successi di Raffaella Carrà, in un turbinio di musiche e di coreografie in technicolor, scopriremo se vale davvero la pena andare contro ogni regola e avere il coraggio di cambiare radicalmente la propria vita.

La stessa diva dice: ““Mi è piaciuto moltissimo come Nacho Álvarez ha lavorato sulle musiche, sono inserite in un modo davvero sorprendente nel film. Gli attori sono tutti bravissimi, la storia è divertente e riesce a raccontare con leggerezza un periodo storico di grande cambiamento. Nacho è stato davvero fantastico nel dirigere questo film. Sentire le mie canzoni cantate da un’altra persona mi ha dato una strana, ma allo stesso tempo piacevole, sensazione… e poi le musiche sono davvero straordinarie e si percepisce anche una forza incredibile attraverso l’intero film, che ti attraversa e riesce ad arrivarti dritta al cuore!”
Nacho Álvarez, il regista, scrive: “Immaginate una realtà in cui per dire le cose più importanti non si usano parole, ma canzoni. Un universo nel quale i personaggi ci trasmettono le loro paure più profonde, la loro allegria e i
loro sogni attraverso la musica e il ballo. Vi do il benvenuto in un’esperienza cinematografica diversa, in cui lasceremo la comodità della poltrona per alzarci in piedi e metterci a ballare. Voglio trasformare la sala inematografica in una festa, dove nessuno si vergogni di mettersi a cantare a squarciagola e a ballare al ritmo delle canzoni che tutti conosciamo.
Questo è il musical che tutta l’America Latina e l’Italia stavano aspettando: il musical con le canzoni di Raffaella Carrà.
Da Tijuana alla Terra del Fuoco, dal Porto di Cadice a Barcellona, da Siracusa a Bolzano… non c’è matrimonio, sagra o festa in cui non si ascolti una canzone di Raffaella. Che sia in Spagna, in Italia o in America Latina, non c’è posto in cui non ci buttiamo in pista appena sentiamo i primi accordi di 5353456. È mia intenzione portare nelle sale cinematografiche la stessa sensazione di felicità che proviamo quando balliamo e cantiamo le
sue canzoni. È giunta l’ora di rendere a Raffaella Carrà, e a tutti noi che amiamo le sue canzoni, un meritato omaggio. Ho saputo dell’esistenza di Raffaella nella mia adolescenza. Quando l’ho vista ne sono rimasto affascinato e ho chiesto a mia madre chi fosse quella donna. Sono corso al negozio e ho comprato un disco che raccoglieva i suoi più grandi successi. Anni dopo, con l’avvento di YouTube, ho potuto conoscerla meglio ed è stato un viaggio senza ritorno. Insieme a molte altre persone, di diverse generazioni, sono caduto in ginocchio ai suoi piedi. È allora che ho capito che
un giorno avrei fatto qualcosa con lei.
A distanza di anni ho deciso di fare un musical con le sue canzoni. Dovevo inventare una storia. Ispirati dal simbolo di ciò che Raffaella impersona, abbiamo scritto un film in cui la protagonista rappresenta la libertà, l’audacia e il futuro, mentre il suo antagonista il passato, le convenzioni e
la censura. Una donna che in molte occasioni è stata censurata per ciò che diceva, per come vestiva o per gli ideali che voleva trasmettere, è una persona che deve essere ascoltata. Raffaella ha rappresentato il cambiamento, la rottura delle convenzioni e l’apertura di un mondo in trasformazione.
Raffaella era la novità e la censura era sua nemica. È allora che ho scoperto che la mia storia avrebbe trattato di questo.

Il titolo originale dell’opera in 110 minuti è “Explota Explota” (per il mercato internazionale si è pensato a “My Heart Goes Boom!”).
In apertura :
Nacho Álvarez e Raffaella Carrà – Foto @Paolo Ciriello |