Vinitaly 2017 a Verona ha portato una ventata di novità e strategie, oltre che di prodotto raffinato e d’eccellenza, da tutto il mondo. Il 51° Salone dei vini e distillati lascia in eredità di questa edizione le innovazioni che vi riportiamo.

NARDINI
La storia della famiglia Nardini è sinonimo di passione, amore per il proprio territorio e qualità. È la storia della più antica distilleria d’Italia nata nel 1779 all’ingresso del Ponte Vecchio a Bassano del Grappa che nel 2017 presenta la nuova Selezione Bortolo Nardini dedicata esclusivamente al mercato Horeca. Questa grande novità è il risultato di un percorso iniziato 20 anni fa, con la scelta delle grappe più morbide, profumate e dolci, ottenute da vinacce freschissime ed esclusivamente diraspate. Un’attenta selezione tra oltre 4 milioni di litri di distillato conservati nelle cantine dell’azienda, per ottenere dei prodotti unici e racchiuderli in bottiglie dai tratti futuristi ispirate dall’iconica sede aziendale “Bolle”, opera dell’ architetto Massimiliano Fuksas.

TORRESELLA
Il Prosecco doc Extra Dry Torresella viene da un vino base posto in autoclave per la presa di spuma dove fermenta per 18-20 giorni, con l’ausilio di lieviti selezionati, ad una temperatura controllata compresa tra i 15 ed i 18 °C. Raggiunta la sovrapressione desiderata (circa 6 bar) la massa viene raffreddata a -4 °C per bloccare la fermentazione e favorire la stabilizzazione. Poi viene mantenuta ad una temperatura controllata per almeno un mese, in modo da favorire l’affinamento naturale a contatto con i lieviti. Al termine si procede alla filtrazione ed all’imbottigliamento isobarico. Questo prosecco è di colore giallo paglierino tenue, equilibrato e piacevole.
Il Pinot Grigio Venezia Doc è invece ottenuto dalla vinificazione in bianco dell’uva mediante pressatura soffice effettuata immediatamente dopo l’arrivo in cantina. Il mosto viene raffreddato a 10 °C e fatto illimpidire naturalmente, quindi viene avviata la fermentazione alcolica con l’aggiunta di lieviti selezionati e mantenuti a temperature intorno ai 16 – 18 °C. Ciò che viene servito è un vino bianco secco, di colore giallo paglierino, fine e persistente., indicato per apertivi e ricette di pesce molto elaborate.

RUINART
Ruinart Sommelier Challenge è stata l’iniziativa esclusiva della maison francese Ruinart, che ha visto sfidarsi venti tra i top sommelier di tutta Italia in un’avvincente degustazione alla cieca sotto gli occhi attenti dello chef de Cave Frédéric Panaïotis. Location strepitosa è stata la sala Casarini dell’hotel Due Torri di Verona, un’ampia stanza disposta ad arena dedicata al pittore veronese Pino Casarini con i suoi meravigliosi affreschi. La Maison Ruinart si presenta come sostenitrice della Wine Education dice Andrea Pasqua, Senior Brand Manager Ruinart. Ad aggiudicarsi la competizione, Sergio Frasca, da 6 anni sommelier al ristorante Imàgo – 1 stella Michelin dell’hotel Hassler di Roma, vincendo un premio di 1000 euro ed un approfondito educational trip di 4 giorni in Champagne con visite alle vigne, degustazioni straordinarie, esperienze uniche di food pairing in Champagne e a Parigi.

PRIME ALTURE
Allo stand del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava e del presidente del consorzio Michele Rossetti, è stata annunciata la nuova collaborazione del noto enologo francese Jean François Coquard con Prime Alture Wine Resort, azienda vinicola e insieme struttura ricettiva sulle prime colline di Casteggio (Pavia) . “L’entrata di Jean François, che affiancherà l’enologo di Prime Alture Alessandro Rovati, e mio genero Fausto Camotti uomo di vigna – spiega il patròn Roberto Lechiancole – avrà per noi la valenza di un significativo momento di svolta, e porterà la nostra produzione, che nell’arco di dieci anni dalla prima vendemmia ha conquistato un ragguardevole livello, sulla strada di un decisivo salto di qualità.”

LE SODE DI SANT’ANGELO
Occasione di massima diffusione del proprio prodotto per le Sode di Sant’Angelo, azienda di Luca Purgatorio dalla zona collinare di Montebamboli, nel comune di Massa Marittima, all’interno di un territorio suggestivo tra le coste della Maremma Toscana e le alture delle colline metallifere. La proprietà si estende su una superficie di 40 ettari in zona doc Maremma, ripartiti tra vigneti, oliveti e seminativo di vario genere. Queste terre situate tra Grosseto e Siena, sono note fin dal tempo degli Etruschi per la presenza di minerali di ferro, rame, piombo, zinco e giacimenti di gesso. Tra le novità, il Dautore (Igt Toscana Rosso) del 2015 che, imbottigliato a marzo, si vestirà di una nuova ed originale etichetta creata dal pittore Paolo Golinelli. Un abito elegante, confezionato ad hoc per quest’annata al fine di conferirle un carattere unico ed inconfondibile. Unico come la composizione del Dautore che, costituita da uve di Sangiovese, Merlot ed Alicante, cambia ogni anno per garantire la massima espressione qualitativa in relazione alla stagione.
SANCT VALENTIN
Sanct Valentin della Cantina San Michele-Appiano taglia nel 2017 il traguardo di 3 decenni di produzione. Oggi Sanct Valentin include nove vini: Sauvignon, Chardonnay, Gewürztraminer, Pinot Grigio, Pinot Bianco, Pinot Nero, Lagrein, il passito Comtess e una nuova cuvèe, il Cabernet-Merlot 2013. L’ultimo nato è un blend in stile bordolese frutto dell’incontro di Cabernet Sauvignon (45%), Cabernet Franc (15%), Merlot (40%), 3 vini apprezzati in tutto il mondo e provenienti da Bordeaux, madre dei vini più costosi al mondo.
WINE WAS
I vini senza solfiti prodotti con il metodo Was© si lasciano apprezzare per le loro qualità organolettiche olfattive e gusto-olfattive, senza però che la solforosa alteri quelle del vino stesso: sapori e piaceri unici dove terroir e lavoro del produttore vengono esaltati. Il focus di Wine Was è diffondere l’idea che esiste un’altro modo di bere. Il suo metodo, Was©, è applicabile alla vinificazione di qualsiasi vino, un progetto che punta a valorizzare ciò che c’è, creando allo stesso tempo qualcosa di nuovo: una nicchia di mercato. Oggi sempre più consumatori sono attenti alla qualità di ciò che mangiano e bevono, e i winelover che hanno sensibilità allergica alla solforosa, ritroveranno con questi vini il gusto di un buon calice senza effetti collaterali.