Eurovision 2023 è stato un trionfo, almeno in Italia: ha incollato alla tv 4.906.000 spettatori pari al 34.10% di share. Ha vinto Loreen dalla Svezia ma il web preferisce, secondo quanto risulta da dati e trend online, la Finlandia.
Per molti l’edizione di quest’anno dell’Eurovision Song Contest si è conclusa sabato sera con la proclamazione della vincitrice, Loreen, con il suo brano “Tattoo”. Sebbene i tendoni della Liverpool Arena, location nella quale si è svolta la 67esima edizione del contest, si siano effettivamente chiusi, per molti altri, invece, il festival è ancora vivo e degno di essere commentato. Le community online, infatti, sono attivissime e non intendono fermarsi.
Chi è Loreen, la vincitrice dell’Eurovision Song Contest 2023
Loreen, classe 1983, è una cantante svedese già nota al pubblico per aver vinto l’Eurovision del 2012 con il suo brano “Euphoria”. L’entry svedese viene selezionata secondo un meccanismo molto simile a quello italiano: a rappresentare la nazione all’Eurovision è il vincitore del Melodifestivalen, il Sanremo svedese. Loreen, quindi, sembra aver fatto breccia nel cuore delle varie giurie che la davano già per vincitrice molto prima dell’inizio di questa edizione dell’Eurovision. Numerosi sono stati gli articoli e i pronostici che si sono poi effettivamente rilevati profetici dell’effettiva vittoria della pop star scandinava. La cantante, però, ha convinto le varie giurie ma non il pubblico.
Le accuse di plagio nei suoi confronti si sprecano, “Tattoo”ricorderebbe diversi brani: “Flying Free” dei Pont Aerei, un brano del 1999 che presenta una melodia molto simile, “The Winner Takes It All” degli ABBA con cui Tattoo condividerebbe l’introduzione e infine “В плену” della cantante ucraina Mika Newton, il cui bridge pre-ritornello parrebbe identico a quello della canzone vincitrice. C’è chi si spinge oltre menzionando “Easy on me” di Adele. Gli ABBA sono una parentesi ricorrente quando si parla di Loreen. Diversi spettatori avrebbero evidenziato la sospettosa casualità della vittoria svedese proprio in vista del 50esimo anniversario della vittoria dell’Eurovision dell’iconica band (avvenuta nel 1974).
Insomma, all’occhio del web non sfugge nulla e social come Twitter e TikTok esplodono, riversandosi in un oceano di contenuti che criticano la cantante, cadendo anche in toni estremisti. Il motivo dietro questo grosso scettiscimo e malcontento generale è il posizionamento al secondo posto di Käärijä, il rappresentante finlandese.
Si sà cosa non è ma non si sa esattamente cosa, effettivamente, è. Il suo genere viene intrappolato nell’etichetta di hip hop ma il brano che ha cantato all’Eurovision, intitolat “Cha Cha Cha”, mischia rap, elettronica, metal (da alcuni definito anche trash metal) e sonorità dance. Käärijä ha stregato l’intero pubblico dell’Eurovision con le sue performance eccentriche, il suo look che mischia il goth a colori acidi come il verde fluo e il fucsia evidenziatore e la sua personalità strampalata, caotica ma sempre autentica.
Chi è Käärijä: una voce del popolo, un eroe dai connotati insoliti e un performer che si appropria del palco, ammaliando gli spettatori che non riescono a smettere di parlare di lui sul web. Questo suo carisma fuori dal coro ha colpito anche gli altri partecipanti al contest come Alessandra Mele, italo-norvegese rappresentante della Norvegia e Bojan Cvjetićanin, il frontman dei Joker Out, la band slovena. Käärijä è indubbiamente il vincitore morale di questo Eurovision e a dimostrarlo sono i punti del pubblico, pari a 376, la quantità più alta ricevuta dagli spettatori durante questa edizione. Degno di nota anche l’entusiasmo del pubblico presente al contest che durante l’assegnazione dei punti agli artisti non smetteva di intonare il “cha cha cha” del cantante finlandese, mettendo in difficoltà i conduttori del festival.
Il cantante, deluso dal risultato, si scusa con la Finlandia, dimenticando però di aver conseguito uno dei migliori piazzamenti della storia della partecipazione finlandese al contest. Un modo di fare estremamente sportivo, lontano da quello adottato, ad esempio, da La Zarra, entry francese che ha dedicato un elegante dito medio alle telecamere e che ha abbandonato la Liverpool Arena prima della proclamazione del vincitore.
Il prossimo Eurovision, quindi, si svolgerà in Svezia. Gli europatiti confidano in un’apparizione del cantante finlandese durante la prossima edizione, altri invece invocano una revisione del sistema dei voti, richiedendo un maggior peso dato ai gusti del pubblico. Sebbene il sapore dolceamaro di una vittoria non esattamente condivisa dagli spettatori, l’Eurovision Song Contest si riconferma, ancora una volta, in grado di unire il Vecchio Continente (con qualche aggiunta in più) sotto un unico mantra: l’immenso amore per la musica.
Testo a cura di Maurizio De Bari