1 Marzo 2021

Febbraio 2021, riaprono le gallerie d’arte a NoLo

Andrea Arrigoni, bn+ BRINANOVARA, Francesco Ciavaglioli, Nicola Gobbetto, Iacopo Pesenti, Camilla Rocchi espongono a Dimora Artica. Alessandro Agudio da Fanta MLN. Spazio Bidet apre in una vineria.

1 Marzo 2021

Febbraio 2021, riaprono le gallerie d’arte a NoLo

Andrea Arrigoni, bn+ BRINANOVARA, Francesco Ciavaglioli, Nicola Gobbetto, Iacopo Pesenti, Camilla Rocchi espongono a Dimora Artica. Alessandro Agudio da Fanta MLN. Spazio Bidet apre in una vineria.

1 Marzo 2021

Febbraio 2021, riaprono le gallerie d’arte a NoLo

Andrea Arrigoni, bn+ BRINANOVARA, Francesco Ciavaglioli, Nicola Gobbetto, Iacopo Pesenti, Camilla Rocchi espongono a Dimora Artica. Alessandro Agudio da Fanta MLN. Spazio Bidet apre in una vineria.

Con le disposizioni allentate dal punto di vista sanitario, a NoLo, il quartiere milanese a nord di Piazzale Loreto, a febbraio 2021 si è assistito a un progressivo ritorno all’attività espositiva. Le gallerie d’arte a febbraio 2021 hanno riaperto. Parte della fortuna e popolarità di questo quartiere è fondata sulla matrice sperimentale delle iniziative culturali e Dimora Artica, Fanta MLN e Spazio Bidet sono i tre luoghi che abbiamo scelto per raccontarvi di questa momentanea rinascita espositiva.

Colpo d’occhio di una sezione espositiva di Dimora Artica a NoLo, Milano. Alla parete, produzione di Nicola Gobbetto (1980). È dal mondo della narrativa fantasy, della mitologia, del cinema e dello sport che Gobbetto trae ispirazione. Le tecniche che sperimenta spaziano dalla pittura al video, dall’installazione alla scultura, alla fotografia, al collage digitale e al disegno. In terra, Camilla Rocchi (1998), “Organismi metamorfici”, ceramica, cera, pigmenti.

DIMORA ARTICALunar Stories, mostra collettiva che unisce le opere di sette artisti emergenti di diverse generazioni, è fondata su una partenza comune alle opere scelte per l’esposizione della galleria Dimora Artica (via Dolomiti, 11 – metro Turro), con la curatela di Andrea Lacarpia (fondatore) e Francesco Pacelli.
L’atmosfera notturna illuminata dal chiaro di luna, associata all’incorporeità del digitale, è la suggestione dalla quale nasce il progetto, in cui le opere dei diversi artisti si mostrano come altrettante storie in una raccolta di racconti.



bn+ BRINANOVARA, Echo Fiction 5, 2020, legno, stucco poliestere, stucco epossidico, smalti, vernice acrilica fosforescente, 8,5 x 8,5 x 24 cm, da Dimora Artica, Milano.

Andrea Arrigoni, bn+ BRINANOVARA, Francesco Ciavaglioli, Nicola Gobbetto, Iacopo Pesenti, Camilla Rocchi, sono gli artisti emergenti di diverse generazioni, che espongono assieme nel white space in zona Martesana. Ammirare queste opere è come passeggiare nelle tecniche del contemporaneo e incontrarle assieme. I gesti artistici tradizionali, come la pittura e la scultura, restano come l’appropriazione di immagini della storia dell’arte. Ma negli ultimi anni l’espressione artistica è permeata dal digitale. L’estetica prodotta dai render generati al computer, dai programmi di grafica e dai videogiochi influenza l’attuale produzione artistica, connotata da una particolare attitudine immaginifica e una libertà nella manipolazione delle immagini che spesso possono ricordare l’immaginario dei giochi fantasy o l’approccio compositivo del graphic design.

Gallerie d’arte riaperte a NoLo. Da Dimora Artica c’è Iacopo Pesenti, “Enigma”, mixed media on canvas, 90 x 50 cm. Al centro della ricerca di Iacopo Pesenti (1990) c’è la dialettica tra espressione vitale e idealizzazione, in una tensione interna che si apre a un altrove indecifrabile.
Da Dimora Artica: i dipinti di Andrea Arrigoni (1996) nascono dall’osservazione e dalla rielaborazione delle immagini che costituiscono l’ambiente contemporaneo.
La quotidianità si trasforma attraverso una lente personale portando al limite l’idea di sospensione, avvalendosi di una vivace gamma cromatica e delineando forme con colori uniformi.


Veduta di una sezione dell’esposizione di Alessandro Agudio da Fanta MLN, NoLo, via Merano a Milano.

FANTA MLN – Alessandro Agudio, “Residence Acquario” è invece la mostra chiusa da poco a Fanta MLN, ex Fantaspazio, che si trova sotto gli archi della strada ferrata che taglia viale Monza (via Merano, 21 – Milano).

La resa scultorea della balla di fieno richiama i luoghi ai margini della città. È simile al potere dello sguardo piccolo-borghese e in questo sguardo, l’artista vede che nel tableau vivant domestico c’è un surplus di vita: la micro-narrazione è fantastica, evasiva. L’alternanza di natura e creazione umana si riconosce in questa installazione: la campagna non è infinita, all’orizzonte scorge sempre la fabbrica, l’autostrada, la città, l’altra città. Ormai non è più possibile scoprire la provincia con gli occhi di bambino: il sentimento di amore e odio che accompagna ogni ricordo del proprio luogo di nascita è proprio di questa visione.

La vetrina di Spazio Bidet a via Giacosa a NoLo, Milano è una novità tra le gallerie d’arte in zona. Still da video dell’account www.instagram.com/nolomilano

SPAZIO BIDET – Di recentissima apertura sempre a NoLo Spazio Bidet One shot art shows & Cabinet de curiosités alla via Giuseppe Giacosa 11. Lo spazio attiguo alla vineria La Botte è l’eredità del collettivo di artisti Bidet a Boire che comprende Thomas Ferembach, Francesca Mussi e John Mirabel e che da anni opera in multi-spazi a NoLo con gallerie estemporanee e progetti specifici. Oggi, per coniugare la convivialità del buon vino e l’arte democratica, una delle vetrine dello shop è dedicata a Spazio Bidet e dentro vi si trova una sezione espositiva di oggetti che hanno reso popolari il collettivo, come i bicchieri decorati con soggetti alternativi.

La decorazione sui bicchieri è uno dei gesti artistici che ha fatto conoscere a NoLo Bidet a Boire, il collettivo di artisti che opera a Milano.

Di particolare interesse è lo spazio in vetrina di arte democratica ed effimera che di volta in volta si alterna per la visione dall’esterno. Anche a NoLo si rispetta il distanziamento e il non assembramento con l’arte, dunque. Il Bianco di Meudon, chiamato anche Bianco di Spagna, è carbonato di calcio proveniente da antichi giacimenti di conchiglie marine che, triturate, lasciate in decantazione ed essiccate, formano una finissima polvere bianca. La vetrina disegnata è realizzata “scrostando” la materia e creando figure e disegni visibili per sottrazione.

Per le aperture delle gallerie d’arte si consiglia la consultazione dei vari account social media per aggiornamenti sulle disposizioni di orari e visite.

Read in:

Picture of Christian D'Antonio

Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
Ti potrebbe interessare:

Acinorev, l’art singer

Prodotta da Max Cenatiempo, la cantautrice Acinorev, al secolo Veronica Muzzio, sta viaggiando bene nel mondo dello streaming musicale con

Iscriviti alla newsletter e ai nostri contenuti speciali!

Vuoi farne parte? Con soli pochi step si entra in un mondo “privè” con alert sulle novità e tanti contenuti esclusivi. Registrati subito e accedi ai contenuti “Privè”