La fotografia a Roma è viva e vegeta. Forse di questi tempi lo testimoniano più i post su Instagram, ma la Capitale è effettivamente sede naturale di un festival della creatività dell’obiettivo, ogni giorno dell’anno. Appropriato, dunque, che la XV edizione di FOTOGRAFIA – Festival Internazionale di Roma sia interamente dedicata alla città di Roma con il tema Roma, il mondo.
Nel duecentesimo anniversario della pubblicazione del primo volume di Viaggio in Italia di Goethe, Roma è ancora considerata l’incontro della cultura e le immagini lo testimoniano. Difficile individuare un trend specifico, con artisti da tutto il mondo che provano a reinterpretare una delle città più “viste” del mondo. C’è molta Roma antica, poche periferie, qualche tocco romantico per l’Eur in bianco e nero (anche quello, un simbolo dell’architettura del nostro paese che esercita sempre fascino). E poi le persone, gli sguardi di chi romano non è, che arriva e cattura l’obiettivo per la sua devozione religiosa, per il suo incanto. E ci sono anche i romani, ben documentati viventi e godenti di una bellezza eterna.
All’interno di FotoGrafia, il Premio Graziadei 2016 è andato ad Alessandro Calabrese, con A failed Entertainment, progetto realizzato nel 2015 dal giovane fotografo trentino. Ha indagato sull’infinita combinazione matematica della sovraesposizione degli scatti, come se si facesse un Google search per immagini concentrato nello stesso luogo. Da anonime, le foto prendono sorprendenti sembianze memorabili.
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La foto di apertura è di Simon Roberts e fa parte del suo ciclo New Vedute – Alternative Postcards from Rome