FringeMI Festival, festival di arti performative, in 7 quartieri di Milano, in questa edizione 2022 prevede 100 spettacoli in una settimana in 33 location diverse, dal 13 al 19 giugno.
Gli organizzatori del FringeMI Festival hanno preparato la quarta edizione di Fringe estendendola a buona parte delle periferie cittadine per farlo diventare un happening coinvolgente, dove le arti performative “invadono” spazi non deputati solitamente alle rappresentazioni teatrali.
Davide Verazzani, ideatore e curatore del cartellone, da tempo animatore delle iniziative culturali di NoLo, ci racconta: “Dopo tre anni in cui il festival si è concentrato in modo particolare a NoLo, abbiamo cercato di portare avanti quanto avevamo fiutato già nelle ultime battute dell’altra edizione. L’espansione era necessaria e possibile, così abbiamo cambiato il nome in FringeMi per rispecchiare la realtà e per raccogliere sotto un’unica sigla organizzazioni diverse. FringeMI Festival è il risultato di un percorso che era nella mente di noi organizzatori fin dal primo anno, che ha trovato ascolto in modo molto rapido da parte di diverse associazioni della città, e che è lontano dall’essere concluso”.


L’hype di NoLo ha contribuito al lancio e al successo delle prime edizioni, di quando il festival era solo concentrato in alcuni locali del quartiere a nord di Piazzale Loreto (su tutti il Ghe Pensi MI e l’Hug) ma oggi è nella mente degli organizzatori un festival che riguarda Milano. “Siamo fieri di aver resistito con la formula del Fringe originario, con 11 spettacoli gratuiti in replica ogni giorno dal 14 al 19 giugno“. La costola del Fringe a Roma ha avuto traversie e adesso è più piccolina. Verazzani racconta: “Fringe Roma si fa quasi tutto al teatro del Vascello a luglio. Torino ha il Fringe più grosso, con collegamenti col territorio ed è al decimo anno. Il festival ha luoghi non convenzionali, ha anche collegamenti con la distribuzione e per noi è un bentchmark da seguire”.
Al Fringe non esiste una vera direzione artistica, non vengono scelti temi per fare riflessione su un argomento specifico. Esiste il palinsesto che è creato sulla base di una call, che i promotori lanciano a inizio anno senza sapere chi risponde. “Sulla base di quello che arriva – sottolinea Verazzani – scegliamo gli spettacoli e li adattiamo ai luoghi che abbiamo a disposizione. Quest’anno sono arrivati anche spettacoli belli ma troppo articolati e con le location abbiamo, come specifichiamo nel bando, non possiamo ammetterli”.
La varietà è il forte del FringeMI: non tutto stand-up, non tutto monologo, non tutto unidirezionale. Ognuno, dall’adulto al bambino, può trovare nel programma un momento di intrattenimento che fa per se.

“Con i video che ci sottopongono scegliamo gli spettacoli ufficiali – racconta l’autore – . Per quanto riguarda il Fringe Extra a NoLo ci sono spettacoli che non avevano requisiti adatti o struttura che permetteva la ripetizione e li abbiamo riservati al programma parallelo”.
Al Fringe di Milano arrivano anche richieste di compagnie estere, ma con il Covid ancora in circolazione, gli organizzatori non se la sentono di rischiare di dover annullare. “Ci basta pensare che c’è molto interesse fuori dall’Italia per una piazza come Milano“, dice Davide Verazzani, appena tornato dal World Fringe Congress biennale che si è svolto in Florida con 65 delegati dagli omonimi festival di tutto il mondo. “E su quel tavolo Milano piace molto – ci racconta – perché l’idea del luogo di moda, business, vicino al Lago di Como, che diventa piazza aperta al teatro ha molto appeal”.
L’aver inglobato nel programma altri quartieri è un unicum nella scena teatrale italiana specie dal punto di vista organizzativo. Il direttivo è a NoLo e coordina il lavoro degli altri, ma ogni zona ha i suoi direttori che scelgono e organizzano. Un po’ come succede con Book City, l’evento della letteratura ed editoria di Milano che è davvero policentrico e ramificato.
“Ci sono molte cose particolari – sottolinea Davide – come una proposta che si chiama Dog Days uno spin off di Carrozzeria Orfeo, compagnia di eccellenza che è sulla bocca di tutti. Rappresentano una serata di performance con video-art e live painting accompagnata da musica elettronica che diventa testo teatrale, senza parole con suoni. Sono in programma da Arte Madia in via Pimentel la sera di martedì 14 giugno”.
Un’altra occasione molto Fringe, a dire del curatore, è “Arrovellarsi non serve a niente” di Roberto Rustioni (Anfiteatro di via Mosso 18 giugno, ore 21) che è un omaggio a Anton Cechov. La storia dell’attore è particolare: è nato in via Padova, ha fatto fortuna altrove ed è tornato in zona dopo anni. Voleva proporre qualcosa che potesse essere visto come un ringraziamento al quartiere dove è nato, e rappresenterà un reading musicato delle lettere di Cechov, “che riesce a risultare un autore divertente, al contrario di quello che si può pensare“, evidenzia Verazzani.
Tra le location del programma ufficiale da scoprire in città, il giardino della libreria Noi, l’hotel Ramada, con un giardino con piscina dove ci saranno due serate al confine con la musica. Lì ci sarà il celebratissimo cantautore Dente, che si esibirà in un dj set raccontato sulle canzoni della storia della musica italiana. Altro piatto forte del Fringe Extra, Laura Formenti, protagonista di uno spettacolo di stand-up comedy tutta al femminile. Lo spettacolo si chiama “Brava per essere un pugile“, in scena alle 20,30 del 17 giugno all’hotel Ramada Plaza (fermata Turro).

La maggior parte del cartellone di FringeMI è gratuito, così come gli spettacoli del Fringe Extra che prevede qualche ingresso a pagamento che va dai 10 ai15 euro (due spettacoli a 5 euro sono per bambini).
In foto di apertura SCENES WITH GIRLS: Chiara Gambino, Giulia Chiaramonte e Chiarastella Sorrentino. In scena OGNI GIORNO, DAL 14 AL 18 GIUGNO COMPRESI ore 19.30 / Avantgarden, via Tertulliano 68 / Calvairate. Lo spettacolo è di Miriam Battye con Chiarastella Sorrentino, Chiara Gambino, Giulia Chiaramonte, regia Martina Glenda.