Riccardo Gaffuri ha sempre dimostrato una creatività eclettica e differenziata. L’artista lombardo è un talento che si esprime in varie forme d’arte, ma in questa carrellata di immagini vogliamo concentrarci sul suo ciclo “Duels”, un progetto molto avvincente che si può ammirare anche in affissioni pubbliche.

Riccardo ci racconta: “I dipinti sono fatti a casa con colori a olio, e poi replicati su stampe in carta da parati. L’opera riprodotta si trova anche in strade adatte, per passaggio o posizionamento, al messaggio che questi lavori vogliono esprimere. Vorrei che queste immagini ispirassero una riflessione, facessero arrivare a chi le osserva un doppio piano di lettura. Non sempre sono immediate ed è un bene”.
Alcuni lavori sono stati anche acquistati da privati e manager di locali pubblici in giro per il mondo.
Angela Merckel associata (o contrapposta) ad Adolf Hitler è molto forte. “Questa è tra le ultime contrapposizioni che ho realizzato, si chiama “Guerra e pace” proprio perché ho associato due personalità che esprimono i loro tempi. Anche se attualmente, pur essendo un tempo di pace apparente, qualche dubbio viene anche a me”.
L’importante per Gaffuri è sempre stata una questione di emozioni, che esse provengano da una pennellata di colore su una tela, oppure da una serie di parole scritte sopra alcune pagine bianche, od ancora da qualche nota musicale orchestrata in un brano di musica, poco importa, ciò che conta maggiormente è percepire l’emozione sopra i volti di chi si sofferma a condividere le sue opere.
I soggetti di questo ciclo “Duels” sono vari e non sempre scontati. Ci sono degli accostamenti che aleggiano nel sentire collettivo, altri che sorprendono, altri ancora con le stesse doppie sfaccettature che albergano in ognuno dei suoi ricercati e complessi personaggi.

Queste immagini tratte dai dipinti segnano anche una linea di confine immaginario che lascia molto pensare e discutere. Un tracciare una separazione che serve a separare due mondi differenti, due concetti opposti, due aspetti vicini ma lontani. Come in “Madonna & Madonna”, un “duel” molto più complesso di quanto si possa pensare. La cantante americana è ritratta in una posa di inizio carriera, molto provocatoria ma anche ingenua, lontana dagli eccessi a cui poi ci ha abituato successivamente. Una figura quasi post-adolescenziale di finta innocenza che ben si accosta per antitesi a quella dell’icona religiosa venerata nelle chiese. La dualità è anche cromatica. All’osservatore tocca dedurre cosa vuole esprimere questa scelta, che è ancora più forte in uno dei “Duels” più riusciti e ammirati.
Parliamo di “Jackson & Jackson”, omaggio a Michale Jackson posizionato sotto un ponte di NoLo, il quartiere degli artisti a Milano. Gaffuri è entrato nel tessuto creativo della zona degli street artist con un’affissione ‘sui generis’ visto che finora si tratta dell’unico duello con se stessi. Da un lato c’è un Michael Afro anni 70, con colori radiosi e naturali. Dall’altro un miliardario simbolo di successo e caparbietà che però si è deturpato con la chirurgia e ha fatto della sua immagine una bandiera contro quello che non voleva essere.



Immagine di apertura: DUEL N° 3 “God save the Queen & her hats” (2019, Olio su legno, 100 x 130 cm) posizionata a via Ferrante Aporti, NoLo – Milano; DUEL N° 4 “Jackson & Jackson” (2019, Olio su legno, 100 x 130 cm) posizionata a viale Monza, NoLo – Milano.
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