La serie di Immaturi, tratta dal film di Paolo Genovese, è una sintesi del miglior cinema popolare che esprime l’Italia in questo momento. Attori bravi, simpatici, visi accattivanti, eternamente giovani della nuova leva che però sono in realtà e in fiction attorno ai 40 anni.
Dal 12 gennaio in prima serata su Canale 5, “Immaturi-La serie”, fiction in 8 puntate tratta dal film cult “Immaturi”, vedrà Genovese come direttore artistico, mentre la regia è affidata a Rolando Ravello.
La trama riprende il soggetto del film: alla soglia dei 40 anni, a un gruppo di ex compagni di scuola viene annullato l’esame di maturità dal Ministero della Pubblica Istruzione e si trovano, quindi, costretti a ripetere la famigerata prova, pena l’azzeramento dei titoli conseguiti in seguito.
Nella serie, diversamente dal film, entrano in contatto due generazioni che si scambiano quasi di ruolo: i quarantenni giocano a fare gli eterni giovani e gli adolescenti, con i quali si ritrovano a condividere l’aula e l’intero anno scolastico, si dimostrano spesso più maturi e attenti ai veri valori della vita.
Ricky Memphis è ancora Lorenzo, irriducibile bamboccione che vive ancora a casa con papà e mamma. Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu sono Piero e Virgilio: i due amici erano inseparabili, ma a causa di una donna, non si sono parlati per più di 20 anni. Nella serie, Piero cerca di sedurre e corrompere in vista degli esami l’algida professoressa Claudia (Ilaria Spada).
Tra le new entry anche Daniele Liotti e Nicole Grimaudo, rispettivamente Daniele e Francesca. Daniele è un professore di matematica molto affascinante, ma con un vizio segreto, che subisce il fascino dell’allieva Francesca, chef con seri problemi con gli uomini e il sesso. Sabrina Impacciatore veste i panni di Serena, una donna ricchissima e snob che perde tutto e deve ricominciare la sua vita da zero. Irene Ferri interpreta Luisa, donna dolce e distratta con una figlia che le fa quasi da madre e una vita molto complessa.
Nel cast anche Maurizio Mattioli, Paola Tiziana Cruciani, Ninni Bruschetta, Paolo Calabresi, Carlotta Antonelli, Andrea Carpenzano.
Quello che si apprezza nel film è che il passato non torna mai uguale a se stesso e, tra i banchi di scuola, si può imparare ad essere felici anche da poveri, ad avere il coraggio di confessare un amore mai dichiarato, a rinunciare a qualcuno, a lasciare che tua figlia ami liberamente un suo compagno di classe e che un professore di matematica o una rigida insegnante di filosofia possano essere le anime gemelle di due loro alunni “ripetenti”.
Rolando Ravello, regista, dice: “Non so ancora come si fa a girare una serie da un film di tanto successo ma sono davvero tanto felice del risultato. È stato un viaggio bellissimo. Un anno di vita quasi, a servizio di un progetto che ha dato lavoro a tante persone, io questo non lo scordo mai. La differenza fondamentale tra il film e la serie è che al cinema i protagonisti preparavano l’esame da privatisti, mentre nella serie decidono di tornare a scuola e rifare l’ultimo anno di liceo. Siamo abituati, come è normale che sia, ad avere un rapporto con gli adolescenti dal nostro punto di vista. Che succede se veniamo messi in una condizione in cui si mischiano le carte e diventiamo ospiti del loro mondo? Gli Immaturi siamo noi, che con un piede siamo rimasti nell’adolescenza”.