Luis Fonsi, classe 1978, nato a San Juan, nome d’arte di Luis Alfonso Rodríguez López-Cepero è un cantante portoricano di fama internazionale, come attestano i suoi 8 milioni e 200mila followers su Instagram, e i suoi streaming e views più visti di sempre. Il suo tormentone “Despacito” nel 2017 è stato il più ascoltato anche in Italia.
Da piccolo emigra con la famiglia a Orlando, in Florida e studia musica alla “Florida State University”, prendendo un master in Vocal Performance. Nel1998 Fonsi registra il suo primo album “Comenzaré” e inizia una scalata inarrestabile, fino a diventare una star, oltre che nei paesi latini, pure negli Stati Uniti.
Con “Abrazar la Vida” Fonsi conquista la vecchia Europa, accreditandosi cantante di calibro internazionale. Grazie alla sua amicizia con Eros Ramazzotti, si esibisce stasera con la stella italiana sul palco dell’Ariston, nella serata conclusiva del Festival di Sanremo: ottima occasione per promuovere il nuovo album “Vida”. Insieme duetteranno sulle note di “Per le strade una canzone”, brano contenuto nell’album “Vita ce n’è”, di Ramazzotti, uscito a novembre.
Come è nata la collaborazione con Eros Ramazzotti?
Per me è un maestro ed amico. Ci siamo incontrati a Verona a novembre, ed è nata l’idea di cantare assieme. E stasera avverrà sul palco dell’Ariston. Ne sono felicissimo perché amo l’Italia ed il Festival di Sanremo, che è l’occasione in più per promuovere la canzone ma anche il mio ultimo cd “Vida”.

Come descriveresti questo tuo ultimo album?
Ne sono orgoglioso, esce dopo cinque anni dal precedente “8”, ed include una serie di grandi successi mondiali tra cui la più fortunata è “Despacito”: in due anni, solo in Italia ha collezionato 340 milioni di visualizzazioni su YouTube.
Tieni molto a questo lavoro.
Sì. Ho proprio dedicato del tempo e sono stato molto attento a cercare le sonorità giuste. E mi sono anche spinto su un territorio personale: mi sono orientato più sul ritmo, rispetto all’amore e ai sentimenti.
Che significa per te cantare?
Su tutto, vedere attorno a me gente felice che si lascia andare al suono della mia musica. È un momento emozionante e di grande aggregazione.
Qual è il tuo stile?
Oscillo tra le canzoni romantiche e quelle con più ritmo. Io vengo da un paese dove la musica è come una colonna sonora alla vita. Adesso sono più portato a introdurre più ritmo nelle mie canzoni.
Che carattere hai?
Ho le caratteriste del popolo latino: tumultuoso, ma mi basta poco per soggiacere al romanticismo!
Sei giudice di “The Voice” in Spagna e negli Stati Uniti.
Una bella esperienza ma non vedo l’ora di partire con la mia tournée e tornare in movimento.
Un tuo modello?
Ricky Martin e tutti gli autori latini: è a loro che devo il mio amore per la musica, e la voglia di cimentarmi io stesso in questa carriera.
Chi ti è piaciuto al Festival di Sanremo?
Umberto Tozzi e BoomDaBash con la canzone “Per un milione”. Mi piace la musica italiana e la ascolto. Ma stasera canto io, sono emozionato e non vedo l’ora!