Nell’epoca del digitale a vincere i festival cinematografici sono sempre più i film che indagano sui sentimenti e le relazioni. Umane che più non si può. Così l’edizione memorabile ad eco internazionale, dell’Ischia Film Festival 2018, si è conclusa con la vittoria del film “Il Cratere” di Silvia Luzi e Luca Bellino: “Per un linguaggio cinematografico che sfida il legame tra la realtà e l’immagine, inseguendo la relazione tra un padre e una figlia nei suoi spettri psicologici più profondi con una grazia che non arretra di fronte all’abisso“. Il film si è aggiudicato anche il premio SonyATV per la migliore colonna sonora.
Il Castello Aragonese, cornice incantevole e di grande impatto scenografico, per otto giorni ha ospitato cinque palchi e numerose proiezioni tra lungometraggi e cortometraggi, con ospiti di spicco quali Gabriele Salvatores, Carlo Verdone, Daniele Vicari, Gabriele Muccino, Fabio De Luigi, Nicola Nocella, Andrea Magnani, i fratelli Manetti, Fontana & Stasi, Pippo Mezzapesa e diversi altri protagonisti provenienti dall’Italia e dal resto del mondo. Era in concorso anche il film di Ari Gold, autore, regista e musicista statunitense che ha presentato per la prima volta in Italia il suo ultimo film: “The Song of Sway Lake“. Il festival del cinema di Ischia è il primo in Italia ad interessarsi particolarmente agli aspetti delle location e dei luoghi, le città dove i film sono girati e questo lo rende appetibile a livello internazionale, nonché molto utile per promuovere il territorio italiano all’Estero.
Ogni sera gli ospiti, registi, produttori, attori ed addetti ai lavori si sono ritrovati a condividere e confrontarsi. Il risultato sarà sicuramente una sinergia maggiore nella scena italiana, specie con quella statunitense.
Ma vediamo quali sono gli altri premi assegnati dalla giuria del Festival.
Il secondo premio è andato a Sambà de La Repubblica Dominicana, per la migliore regia e per la migliore scenografia. La migliore fotografia a Daniel Leo per il film polacco Man Proposes, God Disposes. Il premio per il miglior cortometraggio è andato invece a Domesticado, con una menzione speciale per la breve commedia britannica Call Me Alvy, mentre il premio SonyATV lo ha vinto Eyes. Un interessante riconoscimento è andato invece a Giulio Tonicelli ed il suo Happy Today, per la Location Negata, mentre il premio per il miglior documentario è stato assegnato a Burkinabè Rising, con una menzione speciale per Aperti al pubblico di Silvia Bellotti.
In questa edizione era presente anche sezione competitiva: “Scenari Campani” e il primo BPER Award è andato a Je So’ Pazzo di Andrea Canova, con una menzione speciale per La fortezza di Stefano Russo.
Un altro interessante riconoscimento, quale “Audience Award” votato dal pubblico dell’Ischia Film Festival, è andato a Prima che la notte, il film di Daniele Vicari con protagonista Fabrizio Gifuni, trasmesso su RAI 1 e questo ha consentito di aprire le porte del Cinema ad un prodotto destinato ad un altro target e settore, come quello televisivo.
La Giuria della sezione Lungometraggi era composta dal giornalista e cineasta svizzero Lorenzo Buccella, dalla regista e sceneggiatrice Laura Bispuri e dal critico cinematografico e direttore generale del Molodist Film Festival di Kiev Andriy Khalpakhci.
L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania e del MIBACT – Direzione Generale Cinema, con il sostegno di Istituto Luce – Cinecittà, Philip Morris, BPER Banca, 7ettanta6ei Gallery, Castello Aragonese di Ischia. Sponsor tecnici: B-Rent, Alilauro, MedMar, Cantine Antonio Mazzella, Ambrosino SRL, Parco Termale Poseidon, Parco Termale Negombo, Ceramiche Mennella, Cloruva. Si ringraziano: Ristorante da Cocò, Blow Up, Farmacia Carlone, Ydeo, Rischi@mo, Il Giardino di Aglio, Olio e Pomodoro, Lei Divina e Union Security.
Testo a cura di Luana Salvatore. Nella foto d’apertura, i vincitori Silvia Luzi e Luca Bellino.