In questo settimo giorno della Festa del Cinema di Roma 2019 siamo quasi oltre il giro di boa. Sabato verrà decretata la pellicola vincitrice di questa quattordicesima edizione e di lungometraggi ne sono stati visti, anche se non tutti, almeno quelli più importanti. I contendenti alla vittoria finale sarebbero due: “La Belle Epoque” e “Judy”. Da non dimenticare anche ‘Military Wives’; mentre per quanto riguarda ‘Il ladro di giorni’ si attendeva qualcosa di più. Nella lista non rientra ‘Motherless Brooklyn’ nonostante l’idea e l’interpretazione di Edward Norton potrebbe fargli ottenere una nomination per la prossima edizione degli Oscar. Ciò che ha deluso, purtroppo, è ‘1982’, come ne avevamo già accennato nei precedenti articoli, e come ha deluso anche ‘Waves’.
Un dramma afro-americano, di Trey Edward Shults. Il personaggio principale è Tyler, un tipico adolescente, che sembra avere tutto dalla vita e con tante aspettative per il futuro. Dopo aver scoperto un problema fisico finisce in una spirale senza fine di eventi sfortunati e tragici, portando conseguentemente, la propria famiglia in un interminabile periodo di dura crisi esistenziale.
Nonostante l’idea di fondo sia buona, la sceneggiatura ed i dialoghi rallentano e di molto lo sviluppo della trama, facendo distogliere l’attenzione di chi ha pagato il biglietto. E’ pur vero che non si possono sempre vedere pellicole con andamento veloce, dinamico, ma anche vero che una lentezza quasi esasperante potrebbe rovinare qualsiasi film. La fotografia, invece, non è da sottovalutare. Spicca su tutti l’interessante e brillante prova dell’attrice Taylor Russell.
Ma in questo settimo giorno, dopo la scorpacciata di divi in carne ed ossa che si sono materializzati tra red carpet, conferenze stampa ed incontri con il pubblico, è toccato al film ‘Hustlers’ con Jennifer Lopez ad aprire la giornata.
La cantante ed attrice americana, non si è presentata qui a Roma, ma si è immedesimata nei panni di una truffatrice che forma una gang, tutta al femminile, con l’intento di derubare gli uomini in giacca e cravatta di Wall Street. Motivo? Per non fare troppo spoiler, si può solo dire che è una storia vera, nulla di romanzato; il periodo di ambientazione è quello del pre-crisi 2008 e post-crisi, fino al 2015.
Il lungometraggio, scritto e diretto da Lorene Scafaria, non stanca ed abbraccia diversi generi, seppur mescolati, che si sposano bene in questa trama. La commedia, il thriller ed il drammatico, molte volte, non è un trio ben facile da introdurre in una sceneggiatura. È normale che tutto sia basato sul fascino delle protagoniste, coadiuvate da una particolare colonna sonora e da una buona regia.
Nonostante si può registrare un’ottima prova di Jennifer Lopez, la sua collega, Constance Wu, appare più naturale e più spigliata. Dopo tanta gavetta, di questa attrice ne continueremo a parlare sicuramente. Come anche del film.
Testo a cura di Vincenzo Pepe