Ride da solo quando annuncia che il suo brano di punta dell’anno si chiama “Torno a casa”. Jack Jaselli, uno dei cantautori più amati della nuova generazione indie in Italia, a novembre 2018 ha pubblicato il primo album interamente in italiano. E ora si appresta a fare un tour di 40 giorni a piedi, solo con la chitarra sulla Via Francigena. Ironia della sorte di un disco, che inevitabilmente tornerà a casa, vero, ma che al momento porta Jack lontano.
“Voglio far capire che si può esplorare in un modo diverso, una connessione con il passaggio e il viaggio la si può stabilire sconnettendosi da questa realtà”, ci ha detto intervenendo a un evento in una scuola elementare di Milano dal tema “On The Road”.
Del disco che costituirà l’ossatura dello show, dice: “Il mio precedente album è stato scritto e registrato a Los Angeles, questo è stato scritto in giro per l’Italia e ha preso vita a Torino, nelle stanze dello Studio Andromeda di Max Casacci. Farò una lunga camminata da Pavia a Roma e ritornom 800 chilometri in tutt), e in ogni tappa ci sarà un concerto acustico, una lettura, una performance artistica”.
L’idea è stata comunicata tra lo sconcerto dei bimbi della scuola di via Venini a Milano, la Ciresola, che ha organizzato un meeting con artisti che ha avuto come tema “la strada”. “Ho raccontato loro che a piedi si può andare, con un ritmo più lento ma non è impossibile”, ci ha raccontato.
La musica slow riscopre il lifestyle slow. Che non vuol dire annoiarsi, anzi. Significa osservare, vivere meglio in molti casi. A 38 anni, il chitarrista milanese, che inizierà il suo cammino ad aprile, si avvicina a una dimensione senza tempo della riscoperta del valore anche sociale della musica. Un mese a passo lento con la chitarra sulle spalle da Pavia a Roma, 34 tappe di un tour a piedi che lo connetterà con tutte le persone che vorranno testimoniare questo evento unico.