La musica cosiddetta colta e quella jazz sono due generi solo apparentemente lontani fra di loro, che si possono confrontare anche e soprattutto nei diversi modi di rappresentarli fotograficamente: nel rapporto ora di vicinanza ora di rispettosa distanza stabilita fra i protagonisti, nel rispetto dei reciproci ruoli. Perché in questo caso anche i fotografi sono degli interpreti, nella consapevolezza di come le immagini e le note possano essere strumenti di un comune percorso espressivo. E’ questo il tema della mostra fotografica Tutte le note della musica che va in scena alla Galleria Civica di Monza dal 3 al 25 ottobre 2020 nell’ambito della 15ª edizione di Photofestival, la rassegna di fotografia d’autore in corso nell’intera Città Metropolitana milanese e in diverse località della Lombardia. La collettiva, curata da Roberto Mutti e Pino Ninfa, raccoglie circa 70 scatti realizzati dai fotografi dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz e dagli allievi del Corso di Fotografia e video di scena dell’Accademia Teatro alla Scala. L’esposizione, organizzata in collaborazione con Comune di Monza – Assessorato alla Cultura, è inseritaanche nel palinsesto della 4ª edizione della Monza Music Week (3-11 ottobre) promossa dall’Amministrazione Comunale.
«Il Photofestival a Monza – affermano il Sindaco Dario Allevi e l’Assessore alla Cultura Massimiliano Longo – è un nuovo segnale di fiducia nella possibilità di ripartire, mettendo al centro di questa nuova fase la cultura. L’emergenza sanitaria e le misure di contenimento ci hanno fatto capire l’importanza dell’arte e della condivisione nella nostra vita. “Tutte le note della musica” è un’esposizione di grande qualità artistica, ma è anche un traino per due settori, il turismo e la cultura, che sono stati duramente colpiti dal lockdown e che noi stiamo cercando di sostenere con “strumenti” diversi perché è da loro che passa la ripresa economica del nostro territorio».
Come ricorda Roberto Mutti, direttore artistico di Photofestival, “riprendere il mondo dello spettacolo significa far dialogare la staticità della fotografia e il dinamismo di una rappresentazione: l’autore di vaglia usa la sua fotocamera per indagare quanto gli scorre davanti, sceglie fra i tanti spunti quello che sintetizza in una sola immagine quanto colpisce la sua fantasia”. Ed è proprio quello che i visitatori potranno comprendere, osservando con attenzione le immagini dei giovani allievi della Scuola scaligera. Le foto colgono i musicisti nell’atto di suonare i loro strumenti, di cui sembra di sentire le note, non solo in scena o nei momenti “rubati” dietro le quinte pochi istanti prima della performance, ma anche in luoghi inconsueti come fra i moderni palazzi della metropoli milanese o fra le piante rigogliose dell’orto botanico. Ed oltre ai suoni, le immagini permettono di avvertire prepotentemente il silenzio che avvolge la sala prima dell’apertura del sipario, riuscendo a catturare le emozionanti vibrazioni dell’attesa.
Gli autori delle foto del Corso di Fotografia e video di scena dell’Accademia Teatro alla Scala sono: Giulia Sandersen, Anna Sincini, Anna La Naia, Angelica Concari, Mario Wurzburger, Silvia Amoroso, Ilaria Elena Borin, Davide Fontana, Cristina Pergolini, Matilde Capelli, Matteo Pantalone, Virginia Giurovich, Tatiana Mazzola, Francesco Mazzola, Martina Trotta.
Il lavoro collettivo dell’Associazione Fotografi Italiani di Jazz (AFIJ), membro della Federazione Italiana del Jazz, è dedicato all’energia del sorriso e dell’amicizia in ambito jazz.
“Troppo spesso in questo contesto le fotografie rappresentano momenti in cui i musicisti sono ripresi nella loro veste abituale e cioè mentre suonano o durante momenti di pausa sul palco escludendo così situazioni a nostro avviso altrettanto interessanti e che sono di complemento se non addirittura protagoniste per realizzare una indagine fotografica interessante e stimolante. – dichiara Pino Ninfa, Presidente AFIJ.
La situazione che si è venuta a creare con la problematica Covid 19 riguardo ai concerti, ha determinato un cambiamento epocale per tutte le attività in programma, in particolare nel periodo estivo, decretando annullamenti di concerti, festival e rassegne. Proprio per questo, noi di AFIJ abbiamo pensato a una mostra che rilanciasse motivi di solidarietà come quello dell’amicizia e cariche positive come l’energia di un sorriso, cercando così di superare con la forza delle immagini momenti difficili e poco catalogabili per cercare di capire cosa sarà il futuro nell’ambito dello spettacolo.
Fotografi da tutta Italia, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, hanno dato il proprio contributo per realizzare questo progetto, cercando di ricreare un percorso in cui valori fondanti per la società come l’amicizia assurgano a simboli di un cambiamento a misura di persona e di artista. La fotografia, in momenti non facili come quello attuale, ci aiuta a ragionare e a trovare percorsi che guardino al futuro.”
Gli autori delle foto dell’Associazione Italiana Fotografi Jazz sono: Giuseppe Arcamone, Antonio Baiano, Pietro Bandini, Michele Bordoni, Gabriele Calamelli, Riccardo Crimi, Giuseppe Cardoni, Luca D’Agostino, Caterina Di Pierri, Alessandra Freguja, Sanzio Fusconi, Fabio Gamba, Umberto Germinale, Gabriele Lugli, Roberto Manzi, Carlo Mogavero, Pino Ninfa, Matteo Pantalone, Stefano Parisi, Pino Passerelli, Andrea Rotili, Luciano Rossetti, Domenico Santonocito, Domenico Scali, Paolo Soriani.
Foto d’apertura: Silvia Amoroso