Pochi artisti sono assurti a icone assolute della cultura popolare. John Lennon è uno di questi, dagli anni Sessanta del Novecento uno dei miti del rock intramontabile. Quest’anno strano ha segnato la concomitanza di due anniversari importanti – quello che sarebbe stato il suo 80° compleanno e il 40° anniversario della sua tragica scomparsa, l’8 dicembre 1980. Paul McCartney, il co-autore con Lennon della maggioranza delle hit beatlesiane, ha scritto sui suoi profili social media: ““Oggi è un giorno davvero molto triste, ma ricordo il mio amico John per la gioia che ha portato al mondo”.
The Way Magazine con Michelangelo Iossa e Canale 9 del circuito 7 Gold ha confezionato uno special di un’ora (di cui vi abbiamo anticipato gli ospiti qui) visibile al link qui sotto per l’occasione:
MOSTRA ONLINE – Molte delle manifestazioni che erano programmate nell’agguerrito mondo dei fans dei Beatles si sono dovute arenare per la pandemia. Ma il web pullula di iniziative, che non fanno rimpiangere l’adunata dei 250mila fedelissimi a Central Park proprio la notte di 40 anni fa.
La Wall of Sound Gallery di Alba, in provincia di Cuneo, va online con una mostra interessante di ritratti firmati dai più grandi fotografi rock dedicata a John Lennon.
A partire dalla tedesca Astrid Kirchherr che ha fotografato Lennon e i Beatles fin dagli albori della loro strepitosa parabola, durante i loro vari soggiorni ad Amburgo all’inizio degli anni Sessanta e poi anche durante la loro ascesa al successo. I suoi ritratti, di taglio esistenzialista per non dire quasi punk, hanno definito l’estetica non solo del gruppo (sua l’idea del taglio di capelli a caschetto), ma anche dell’allora nascente rock. L’amicizia che la legò tutta la vita ai Beatles la portò anche, insieme al collega Max Scheler, a fotografare il gruppo sul set del film “A Hard Day’s Night”.
Robert Whitaker è stato uno dei fotografi centrali della Swingin’ London degli anni Sessanta. Ha potuto cogliere i Beatles all’apice della loro parabola tra il 1964 e il 1966, realizzando molte loro famose foto ufficiali ed alcune copertine, dalla provocatoria “Butcher Cover” di “Yesterday And Today” alle back cover di “Revolver” e “Oldies But Goldies”.
Jim Marshall, forse il fotografo rock per eccellenza, ha immortalato l’ultimo concerto dei Beatles, svoltosi a Candlestick Park, San Francisco, nel 1966, fissando per sempre la fine di un’era.
Bob Gruen ha documentato dall’interno la musica degli ultimi cinquant’anni. Poco dopo l’arrivo di Lennon a New York nel 1971, Gruen ne divenne il fotografo personale documentando la vita e il lavoro dell’ex-Beatle e della moglie Yoko Ono.
Allan Tannenbaum ha realizzato le foto più intime e poetiche di John e Yoko, scattate solo pochi giorni prima della tragica scomparsa di Lennon, alla vigilia del suo ritorno con l’album “Double Fantasy”. All’epoca fotografo ufficiale del “SoHo Weekly News”, Allan ha saputo cogliere con delicatezza ed essenzialità le dinamiche della coppia. Celebri le immagini in cui Lennon e Yoko Ono si lasciano ritrarre nudi, appena coperti da sontuosi kimono giapponesi, in una stanza della loro casa nel Dakota Building.
Tutte le immagini della mostra sono disponibili su ordinazione scrivendo una email, nel frattempo le potete visionare nella brochure della mostra.
ARTISTI A RACCOLTA – A 40 anni esatti dalla morte di John Lennon, Rolling Stone lancia la campagna “IMAGINE”. “L’arte sostiene l’arte”, così è stata sintetizzata, per raccontare il formidabile gesto di generosità di 40 artisti italiani, ciascuno dei quali dona una propria opera originale ispirata alle tante sfumature della personalità e dell’opera dell’ex Beatle e la cui vendita andrà a sostenere il fondo “Scena Unita – per i lavoratori della Musica e dello Spettacolo”.
La campagna, curata da Alice Manni, ha avuto le adesioni di artisti come Paolo Troilo, Marco Lodola, Max Papeschi, Anna Godeassi, Paolo Maggis, Mr.Wany, Giulio Vesprini, Giordano Floreancig, ma anche di direttori d’orchestra, cantanti e musicisti come Morgan (suo il disegno-manifesto dell’iniziativa), Sascha Goetzel, Andy, Enrico Gabrielli e Gianluca De Rubertis. Ognuno con un contributo unico, frutto di vocazioni e appartenenze le più diverse, in una scansione che verrà svelata e raccontata dall’8 dicembre in avanti.
Nella foto in alto la riproduzione dell’opera di Andy. Per comprarla:
“Un lampo di luce scorge i tratti del suo volto dal buio, un’ icona indimenticabile del nostro tempo, divulgatore di Pace, creatore di musica straordinaria.“ Andy dei Bluvertigo (vero nome Andrea Fumagalli) è un artista e musicista. Nato a Monza nel 1971, si diploma all’Istituto d’Arte di Monza e si specializza all’Accademia delle Arti Applicate di Milano. Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e fiere d’arte, che gli hanno consentito di collaborare con marchi come Coveri, Carlsberg, Iceberg, Redbull, Costa Crociere, Fiat, too late, Uki, Valtur, Custo Barcellona, Ruffino, Gherardini, Galileo, Huawei, Unieuro,Visionnaire.
Le opere – anche le più importanti – saranno vendute a prezzi accessibili a tutti. L’intento è anche quello di avvicinare più persone possibili ad un mondo, quello dell’arte, spesso considerato come elitista.
Le opere saranno messe in vendita dall’8 dicembre sul sito di Rolling Stone (lennon80.rollingstone.it), a scaglioni giornalieri fino al 14 dicembre, quando tutte le opere saranno state presentate.
IMAGINE nasce insieme ai quattro musicisti ideatori di Lennon80 (Danysol, Roberto Dellera, Lino Gitto e Andrea Pesce) come naturale continuazione del grande concerto/happening tenuto il 16 novembre a Milano, in collaborazione con LIVE ALL, promotore e organizzatore del concerto in diretta live streaming e main partner dell’iniziativa.