Koinótes – La comunità germinativa è un ampio progetto di Casa degli Artisti di Milano come percorso di esperienza artistica tra approcci e pratiche di comunanza e una continua formazione multidisciplinare, che ha coinvolto una comunità di artisti, scrittori, attori curatori, pensatori, studiosi e operatori del mondo dell’arte attraverso un ricchissimo calendario di incontri, presentazioni di libri, testimonianze di artisti e figure dalle esperienze diverse.
Negli ultimi mesi si sono avvicendati numerosi Open Studio, aperti a tutti, e gli incontri con una serie di figure che hanno esplorato temi e idee nel progetto “Libri & Talk“, dove sono passati scrittrici e scrittori, casa d’editrici di varia natura, collane di esplorazione tra scienza e narrativa. Un Public Program dedicato agli oltre 15 collettivi partecipanti, una vera piattaforma condivisa che ha allargato la partecipazione coinvolgendo altri collettivi ed un numero di attori aperto e in divenire.
Forti di questa esperienza, nei prossimi mesi inizierà la progettazione di un Festival diffuso, un’idea aperta e flessibile dove i collettivi proporranno progetti e contenuti in dialogo tra noi e con gli altri collettivi, dove ci sarà parola, azione, immagine e pratiche che sviluppano un’idea di arte partecipativa e orizzontale dove il pubblico ha cittadinanza in un’idea di arte trasversale
TRACCE DEL PASSATO
La foto di apertura di questo articolo si riferisce a Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta, dislocata in tre sedi espositive della città di Milano: BUILDING, Galleria Moshe Tabibnia, Casa degli Artisti. Quest’ultima sede ospita, dall’8 maggio al 4 giugno 2024, un ulteriore approfondimento del progetto espositivo, aprendo le porte di quello che fu lo studio di Nagasawa dal 1978 al 2007. In occasione dell’inaugurazione, mercoledì 8 maggio 2024 dalle ore 19.00, Casa degli Artisti intitolerà l’atelier al primo piano alla memoria dell’artista con una cerimonia ufficiale aperta al pubblico. Dal 1978, dando nuovo slancio all’attività della Casa, Hidetoshi Nagasawa, Luciano Fabro, Jole De Sanna ed altri artisti, come Paola Brusati e Giuseppe Spagnulo, occuparono la palazzina – a quel tempo abbandonata – e la restituirono all’originaria funzione di centro cittadino di promozione dell’arte contemporanea, così come l’avevano concepita nel 1909 i Fratelli Bogani. Con questo obiettivo, nel corso degli anni si sono susseguite mostre di giovani artisti di fama internazionale, così come momenti di dibattito di teoria dell’arte, che hanno reso la Casa degli Artisti un punto di riferimento irrinunciabile sulla scena artistica dell’epoca – basti pensare all’importante iniziativa di restauro dei Bagni Misteriosi di Giorgio De Chirico (1994), oggi visibili nel giardino del Palazzo della Triennale di Milano. |
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CASA DEGLI ARTISTI
dall’8 maggio al 4 giugno 2024
Corso Garibaldi 89/A / via Tommaso da Cazzaniga, 20121 Milano
martedì – domenica, 12.30 – 19.00