La tredicesima edizione della Festa del cinema di Roma sta quasi volgendo al termine. Manca poco, ormai. La maggior parte delle pellicole sono già state viste in anteprima, gli incontri si sono conclusi sempre con il pienone di pubblico e gli omaggi, come anticipato, nei primissimi articoli, non sono mancati. Omaggi non solo ai grandi attori, ma anche a pellicole che hanno fatto la storia del cinema italiano. E’ questo il caso de La Grande Guerra interpretato da Alberto Sordi e Vittorio Gassman. Lo storico film del 1959, diretto da Mario Monicelli, è stato omaggiato con una proiezione di una versione restaurata e con un red carpet davvero speciale, con tante star italiane che hanno ricordato il simbolo della commedia all’italiana.
Il film di Monicelli vinse il Leone d’oro ex aequo con Il Generale della Rovere di Roberto Rossellini nel 1959. Oggi viene omaggiato con una proiezione a cui ha assistito addirittura il capo dello stato, Sergio Mattarella.
Basta solamente qualche nome per rendersene conto di quanto è stato sentito l’omaggio: Aurelio e Luigi De Laurentiis, Christian De Sica, Fausto Brizzi, Fulvio e Federica Lucisano, Dante Ferretti, Stefano Sollima, Ottavia Monicelli, Max Tortora, Luca Verdone, Valerio Matrandea, Giorgio Armani, lo scrittore Maurizio De Giovanni, Renzo Arbore ed il giornalista Bruno Vespa.
Tanti nomi ma solamente pochi si sono concessi alle domande rituali. Renzo Arbore ha dichiarato: “Quando si parla de ‘La Grande Guerra’ ci si ricorda sempre di Sordi, di Gassman, di Monicelli. Ma è giusto dare merito anche al grande sceneggiatore Luciano Vincenzoni, che si occupò della scrittura”. Infatti Luciano Vincenzoni, in queste occasioni di puro ‘amarcord per dirla alla Fellini, non viene quasi mai ricordato. Vincenzoni è autore del soggetto originale de “La Grande Guerra”, mentre per la sceneggiatura collabora con Age, Scarpelli e lo stesso Monicelli. Ultima sua partecipazione alla scrittura, il celebre “Malèna”(2000) di Giuseppe Tornatore.
A PRIVATE WAR – Sempre guerra nel titolo ma di tutt’altra pasta il film da consigliare per questa giornata. S’intitola ‘A Private War’. Il lungometraggio narra la vera storia della cronista di guerra Marie Colvin uccisa, nel 2012, durante i bombardamenti a Homs in Libia.
Drammatico, scene reali e con un’interpretazione sublime dell’attrice principale. Il ritratto che viene mostrato della vera giornalista è quell’auto-distruzione della medesima a causa, si suppone, di tanta violenza vista attraverso i suoi occhi, la quale, la fecero cadere in diverse crisi post-traumatiche e depressioni che minarono, non poco, il suo equilibrio psichico. Eppure Marie Colvin ha continuato a lavorare fino alla fine anche con un occhio mancante.
Testo a cura di Vincenzo Pepe inviato The Way Magazine alla Festa del Cinema di Roma