Il nuovo progetto discografico Demonology HiFi è una costola dei Subsonica, oseremo dire il braccio ritmico più famoso del rock italiano. Dietro la nuova entità ci sono Max Casacci (Massimiliano Casacci) e Ninja (Enrico Matta) che hanno creato un disco-incontro tra il groove di bassa frequenza e le sonorità black e la spiritualità in musica. Sembrerà un incrocio impavido ma il loro album Inner Vox è riuscitissimo.
Contiene delle influenze di canti gregoriani, un passo del Libro dei Salmi campionato da una trasmissione di Radio Maria, un brano che si chiama Funeral Party. Insomma, la spiritualità non è stata mai così dance.
LA GENESI – “Non volevamo fare un progetto di una parte dei Subsonica e ci siamo riferiti a esperimenti precedenti nella discografia, come Bloody Beetroots e Daft Punk. Quindi abbiamo iniziato a fare dj set con questo nome e a vestirci come dei predicatori, come se stessimo purificando gli ascoltatori dai peccati dell’EDM”. (Max Casacci)
LA REALIZZAZIONE – “L’elemento di partenza non è la techno ma la black music con frequenze basse, siamo partiti dal drum n’ bass per arrivare a un mix di ricerca sonora senza badare alle radio e alle classifiche. C’è qualcosa di trap ma ci vediamo bene come dj set alla fine di un festival rock. Perché siam partiti dall’esperienza che facciamo assieme mettendo i dischi degli altri. Quando sei ai piatti per far ballare la gente per ore, capita di mescolare generi e l’elettronica ci serve da filo per condurre dai Depeche Mode in versione reggae ai Led Zeppelin. Abbiamo realizzato questo album come flusso sonoro consistente attraverso la musica da ballare“. (Ninja)
SPIRITO – “La spiritualità sulle ritmiche che abbiamo creato è chiara fin dal pezzo d’apertura, On The Sidewalks Of My Soul cantato da Bunna degli Africa Unite che è la storia del reggae italiano. L’input spirituale va oltre il gioco estetico che abbiamo adottato, ha partorito un pezzo, Club Puritate, che è il brano con cui si guarisce dalle tentazioni dell’EDM. Tutto il disco si identifica con dialoghi interiori, perciò l’abbiamo intitolato Inner Vox. Un disco di coscienza, legato negli spazi tra un brano e l’altro da ronzii di insetti che è funzionale al coinvolgimento fisico dell’ascoltatore. Sono ritmi dispari su soluzioni sonore insolite. Max suona anche uno strumento africano, il balaphone“. (Ninja)
REALISMO MAGICO – “Il geniale Populus è un profuttore che ha portato l’elettronica con la cumbia e ci ha incoraggiato a esplorare. Il titolo di questo brano è un omaggio al filone letterario e visivo nato in America Centrale nei primi del 900. Per noi è questa la canzone più strana e OGM del disco, è nata a distanza e forse non sarebbe mai uscita così se ci fossimo trovati tutti e tre a lavorarci nello stesso posto”. (Max Casacci)
IL GENERE – “La musica elettronica è ancora un genere associato alle nuove generazioni, non c’è dubbio. Lo vediamo dal popolo che anima il festival torinese Club To Club. Fino agli anni 90 c’erano le trubù musicali in religioso contrasto, se appartenevi all’una non potevi mischiarti con l’altra. Anche l’abbigliamento lo imponeva. Con gli anni Zero e la generazione Shuffle dell’i-Pod gli steccati sono caduti e c’è stata meno identificazione ma sicuramente più aperetura. Credo che ancora oggi, l’elettronica più avvincente la facciano i giovani”. (Max Casacci)
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