10 Novembre 2023

L’arte leggera di Serena Giorgi

Materiale d'elezione: la carta. In occasione della personale è stato pubblicato, in tiratura limitata, un libro d’artista che in poche pagine racconta il suo percorso come artista e donna.

10 Novembre 2023

L’arte leggera di Serena Giorgi

Materiale d'elezione: la carta. In occasione della personale è stato pubblicato, in tiratura limitata, un libro d’artista che in poche pagine racconta il suo percorso come artista e donna.

10 Novembre 2023

L’arte leggera di Serena Giorgi

Materiale d'elezione: la carta. In occasione della personale è stato pubblicato, in tiratura limitata, un libro d’artista che in poche pagine racconta il suo percorso come artista e donna.

Spazio Blue Train e The Kitchen art gallery, due spazi di Milano in zona Gorla – Naviglio Martesana, tornano in duo per presentare fino al 28 novembre 2023 C’era Vento, mostra personale di Serena Giorgi a cura di Silvia Franceschi.

Il lavoro di Serena Giorgi è una pratica quotidiana intensa e totalizzante: vecchie carte, disegni, fogli dipinti, pagine di diario, spaghi e fotografie. Tutto è raccolto con metodo artigianale, in un processo rispettoso e creativo. La sua poetica nasce letteralmente da questa capacità di “fare” – poiéin – ossia creare, comporre, generare. E l’esposizione vuole gettare uno sguardo anche su questo processo, oltre che sulla ricerca dell’artista. I lavori in mostra, puliti e essenziali, con un’attenzione quasi maniacale alla composizione nascono spesso da storie e momenti di vita vissuta o, viceversa, da oggetti anche piccoli e apparentemente insignificanti che evocano storie. Come i bottoni della nonna salvati dall’alluvione e ancora sporchi di fango per ricordarsi dell’importanza di ripartire da zero, se necessario; il dado di ferro con gli angoli smussati raccolto per strada (“Ho smussato gli angoli”); la chiave n. 302 della vecchia pensione che le evoca mille storie consumate dietro la sua porta; i gettoni della giostra conservati per corse future: sono tutte metafore del reale, oggetti dotati di una misteriosa eloquenza per chi, come l’artista, li sa non solo vedere grazie alla sua estrema sensibilità, ma anche valorizzare. “Chi ti ha insegnato a vedere?” chiede Serena Giorgi in un suo lavoro. “Sono condannata a guardare, senza tregua”.

Serena Giorgi indaga, a volte con ironia, a volte con evidente preoccupazione, questioni connesse alle dinamiche sociali contemporanee. Tanti i suoi lavori dedicati al tema ambientale (come quelli delle recenti collettive “Cosa pensano di noi le capre?” e “Thank you”, molti dei quali in duo con Giulio Perfetti, con il quale da anni ha stretto un profondo sodalizio artistico). Attenzione ancora maggiore dedica all’indagine delle questioni filosofiche, alla memoria e ai rapporti interpersonali. In tutti i casi, il suo lavoro porta il visitatore all’essenza, ai fondamenti della sua vita. Paesaggi interiori che, nati da piccole cose, risvegliano la coscienza dello spettatore su grandi temi. Da dove nasce la poesia? Da dove nasce l’arte? Che funzioni hanno?

Il lavoro di Serena Giorgi – afferma la curatrice Silvia Franceschi – ci pone domande alle quali ognuno di noi deve cercare le proprie risposte. Dietro ogni suo lavoro c’è una storia, la sua. Ma anche le nostre. Ed è proprio l’universalità del suo messaggio ad agganciarci, attraverso un linguaggio che si esprime su diversi piani: parola, forma, composizione, colore“.

C’ERA VENTO

a cura di Silvia Franceschi

Fino al 28 novembre 2023

Spazi espositivi: Spazio Blue Train (Via Fratelli Pozzi 4, MI) e The Kitchen art gallery (Via Asiago 4, MI)

PERFORMANCE
Sabato 11 novembre ore 18.00 
 
Un tavolo da lavoro. 54 oggetti, raccolti o ricevuti in dono dall’artista nel corso dei suoi 54 anni. Alcuni sono oggetti di uso quotidiano nella sua pratica artistica, altri le rievocano una persona, un momento, una sensazione. Ognuno racconta una storia. Ognuno è testimone di un tratto del suo cammino, di donna e artista, rivestendo un ruolo nella costruzione di chi è oggi Serena Giorgi.
L’idea della performance non nasce dall’intento di soddisfare la curiosità pur legittima dello spettatore di acquistare una panoramica voyeristica sulla personalità dell’artista, ricostruendola attraverso i suoi oggetti.
L’idea della performance sembra seguire altre direttrici.
Da un lato, la scansione del tempo, attraverso il conto degli anni ad alta voce, pare voler accogliere empaticamente chi come l’artista ha dovuto lottare, o ancora lotta, per accettare l’idea del tempo che inesorabilmente scorre. Soprattutto se è donna per il ruolo preponderante assegnato dalla società al suo aspetto fisico, e a maggior ragione se è artista, per la pressione esercitata dal sentire comune in ambito artistico che sia indispensabile raggiungere determinati traguardi entro una certa età.
Dall’altro lato, attraverso i suoi oggetti, Serena Giorgi pare voler ricordare l’importanza della memoria e delle proprie radici. Non a caso chi emigra cerca di portare con sé almeno qualche oggetto caro.
Ecco allora che il gesto dell’artista, di svuotare il tavolo, ad uno ad uno, dai 54 oggetti a lei cari, finisce per sottolinearne l’alto valore simbolico. Al contempo il suo gesto appare indicare che l’artista, ricca delle tante storie ed esperienze vissute, abbia finalmente colto il senso dei propri 54 anni, riuscendo oggi a trarre da quegli oggetti non solo nostalgia, ma anche serenità, accettazione e rinnovata fiducia in se stessa.
Nel 2021 Silvia Franceschi, founder di Spazio Blue Train e Serena Giorgi di The Kitchen art gallery si incontrano fortuitamente per la prima volta dal corniciaio di zona dietro al Naviglio Martesana. La prima, avvocato di formazione da sempre appassionata d’arte, ha già organizzato e curato mostre, e, approfittando di una tregua della pandemia, sta organizzando una collettiva nel suo spazio privato sulla Martesana.  L’artista Serena Giorgi ha da poco aperto The Kitchen art gallery, in pieno Covid, con la doppia missione di luogo del fare e per esporre arte. L’intesa tra le due è immediata. Da allora hanno sempre collaborato nell’organizzazione di mostre che intendono soprattutto come espressione del loro sentire e dei loro valori. 

sabato 11 novembre ore 18.00 

Luogo: Spazio Blue Train (Via fratelli Pozzi, 4 Milano)

registrazione obbligatoria: spaziobluetrain@gmail.com

Durata della performance: 15 minuti 

Original Sound: Marian Crole Lighting Design: Angelo Jelmini

Spazio Blue Trainspaziobluetrain@gmail.com
www.instagram.com/spazio_blue_train 
The Kitchen thekitchenartgallery@gmail.com
www.instagram.com/thekitchen_artgallery

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