Luca Melilli ha fondato un business florido sul wedding design. Oggi più che mai, il wedding designer è quella figura professionale ambita soprattutto da chi cerca il genio della lampada per il giorno più importante dela vita. Luca, da quando è partito in Sicilia con la sua Pantha Rei, agenzia che ha come claim proprio “scenografie per eventi” è diventato il realizzatore dei desideri, anche quelli impossibili. Ci dice da subito: “Progetto, fiori, luci, elementi di arredo e di design. Creatività, professionalità, competenza, ma soprattutto credo di avere capacità di visione, di immaginare“.
Quali sono generalmente le richieste dei tuoi clienti?
Molto spesso il mio cliente è esigente, alla ricerca di qualcosa di unico e personalizzato. Voglio sfatare il luogo comune che dice che chi si affida a un wedding designer ha poco tempo da dedicare al proprio matrimonio; piuttosto vuole essere accompagnato verso le giuste scelte. Il wedding designer non sostituisce gli sposi bensì accompagna loro verso le scelte più adatte.
Ti hanno mai fatto richieste particolari?
Le richieste “strampalate” non mancano mai e la mia mission è anche quella di redarguire proprio quei clienti sui generis e riportarli sulla retta via. Ad ogni modo, ricordo con piacere una sposa – pilota d’aerei – che volle riprodurre una pista d’atterraggio lungo la navata della propria cerimonia civile. Come per dire al futuro marito: “Sei tu l’aeroporto che preferisco”… Ovviamente, accettai l’incarico!
C’è stata una richiesta che ti ha particolarmente colpito? Come l’hai soddisfatta?
Mi ha molto colpito il romanticismo “esagerato” di una sposa. Adorava le fiabe e fu proprio ispirandomi a Cenerentola che progettai il suo matrimonio, con tanto di scarpetta in cristallo…
Ti stuzzica di più il lavoro ordinario o una richiesta impossibile?
Di ordinario nel mio lavoro c’è davvero poco e il giorno in cui la mia passione si trasformerà in routine, vorrà dire che avrò già smesso di fare il wedding designer da un pezzo.
Realizzi sogni, ma tu hai qualche sogno da realizzare?
La regola del ciabattino con le scarpe rotte è sempre dietro l’angolo, tuttavia anche se il mio lavoro mi impegna tanto, cerco sempre di ritagliarmi degli spazi tutti miei. Uno tra tutti, la televisione e la radio. Per un uomo comunicativo come me, sarebbe un sogno unire il mio lavoro alla mia passione più grande. Mi piacerebbe tanto ideare un programma tv sui matrimoni. Ecco, questo chiederei al genio della lampada.
Nei tuoi sogni, quale matrimonio vorresti realizzare?
Se dovessi volgere lo sguardo al passato, a proposito di tv, mi sarebbe piaciuto tanto organizzare il matrimonio di Maria De Filippi e Maurizio Costanzo. Sono due geni nel loro lavoro e poter lavorare per loro si sarebbe sicuramente rivelata un’esperienza quasi mistica…oltre che mediatica, ovvio.