20 Giugno 2021

L’Europiana di Jack Savoretti, un disco per tutte le nostalgie

In uscita il 25 Giugno, il nuovo album della star britanica racconta le influenze della musica americana in quella europea.

20 Giugno 2021

L’Europiana di Jack Savoretti, un disco per tutte le nostalgie

In uscita il 25 Giugno, il nuovo album della star britanica racconta le influenze della musica americana in quella europea.

20 Giugno 2021

L’Europiana di Jack Savoretti, un disco per tutte le nostalgie

In uscita il 25 Giugno, il nuovo album della star britanica racconta le influenze della musica americana in quella europea.

A due anni dal successo di “Singing to strangers“, che ha debuttato al primo posto nella classifica UK, e dopo il brano solidale “Andrà tutto bene“, il suo primo singolo in italiano scritto insieme ai fan, Jack Savoretti torna con il suo nuovo disco di inediti Europiana” (EMI Records / Polydor X Universal Music). L’artista britannico lo definisce “un disco per far star bene la gente”.

Anticipato dal singolo “Who’s Hurting Whofeat. Nile Rodgers, “Europiana” è un album che vuole far ballare, sorridere e ricordare, grazie ad un sound vintage ma allo stesso tempo moderno. Il titolo è infatti utilizzato dall’artista proprio per racchiudere e raccontare l’eleganza e lo stile romantico europeo, in particolare quello di Italia e Francia degli anni ’60/’70. Le spiagge dorate, il cielo limpido, la musica del piano bar e un bicchiere di vino al tramonto sono le suggestioni che il nuovo album di Jack Savoretti, unico nel suo genere, porta con sé. Nostalgico ma attuale, non si limita infatti a raccontare le esperienze dell’artista, ma si arricchisce di altri personaggi e di concetti più ampi, di cui l’artista si fa portavoce.

Sulla genesi dell’album Jack Savoretti ci ha raccontato che:

«Per me Europiana è un album particolare perchè è un album che non avrei realizzato se non ci fossero stati questi ultimi due anni, perché non mi sarei trovato chiuso qui in casa, come tutti, senza la possibilità di viaggiare e di dare ai miei figli la possibilità di vivere l’esperienza delle vacanze al mare, per tutto quello che significa per un europeo l’estate: il viaggio d’estate, l’esperienza del tuo primo amore, il tuo primo bacio, la prima volta che vai in motorino da solo, provare il tuo primo gusto di libertà. Io volevo fare un album che desse una colonna sonora a tutte le nostalgie che ho, proprio di quelle esperienze che in questi anni non ho potuto vivere e far vivere ai miei figli. »

“Europiana” quindi ha preso vita nella casa dell’artista. Centrale all’interno dei testi è l’elemento della famiglia e del suo valore, riscoperto una volta in più da Jack Savoretti nel periodo di pausa dopo i due anni più intensi della sua carriera. Un concetto che l’ascoltatore può ritrovare nella decisione di far registrare i cori di ben tre brani alla moglie e ai figli, che hanno preso così attivamente parte all’album, arrangiato dal violinista e grande amico Phil Granell. La produzione è stata affidata al celebre produttore Cam Blackwood, che aveva già lavorato alla realizzazione di “Singing to Strangers“. 

Jack Savoretti continuando a raccontare di come è nato il suo album ci ha detto:

«Europiana è un’idea nata guardando indietro dalla mia infanzia fino ad adesso anche da un punto di vista musicale, pensando alla musica europea che mi ha fatto da colonna sonora specialmente d’estate in tutte queste esperienze dette prima, vissute da quando sono ragazzo. Facendo questo viaggio mentale durante il lockdown, ho riscoperto quanto è favolosa la musica europea degli ultimi cinquant’anni e quanto poco rispetto, a volte, viene dato e quindi ho voluto mettere la luce sul fatto che la musica europea è sottovalutata. Ho realizzato di voler fare questo album proprio quando, durante il lockdown, eravamo solo noi, la famiglia e sono tornato ad essere quel me stesso che avevo anche dimenticato. Ho osservato i miei figli vedere solo papà, non vedere il papà che va a lavorare, la mamma che va a lavorare. Eravamo diventati solo noi, non c’erano più maschere o divise, eravamo solo quelli che veramente eravamo in casa. La prima canzone dell’album che ho scritto è stata “I remember us”  e cioè  il ricordarci, io e mia moglie, di chi eravamo quando ci siamo incontrati. All’inizio del primo lockdown ho visto i miei figli soffrire l’ansia e la paura che io e mia moglie sentivamo ma che girava nell’aria ed ho visto provarla anche ai miei figli. Allora ho cercato subito di trasformare questa situazione in un gioco spostando l’attenzione dei miei figli su un solo avvenimento. Ogni venerdì sera infatti c’era una festa e loro ogni giorno della settimana pensavano a questa festa, a come ci saremmo vestiti a cosa avremmo mangiato e quale musica avremmo ascoltato. Proprio così ho riscoperto tantissima musica, ho suonato Lucio Battisti, Julio Iglesias, ho messo Patty Pravo, i Gipsy King, Nile Rodgers e Daft Punk. Con questa musica ho cercato di creare la colonna sonora di un’estate che non avremmo potuto vivere e vedendo la loro reazione ho pensato di realizzare un album del genere. Questo è il primo album che ho realizzato pensando di volere che la gente si senta bene, un album che trasmetta positività quando lo si ascolta. »

Circa le collaborazioni presenti nell’album l’artista ci ha raccontato che:

«Ci sono ospiti come Nile Rodgers, gente che dall’America ha cambiato la musica europea e proprio negli anni ’70 che, grazie ad artisti come Nile Rodgers, è arrivato un po di groove, di ritmo, nella musica europea. Quando questi due mondi musicali, americano ed europeo, si sono scontrati è successo quello che io definisco Europiana. Sapevo fosse necessario registrare questo album in posto importante. Avevamo tante possibilità  anche di farlo virtualmente, da casa,  ma sapevo che se avessimo fatto così, non sarebbe uscito l’album che io avevo in mente. Quindi abbiamo aspettato e a fine anno scorso ci siamo chiusi a chiave dieci giorni ad Abbey Road ed è stato come liberare animali selvaggi perché siamo tornati a fare quello che amiamo fare. La mia band non ha mai suonato così come ha suonato in quei 10 giorni ed era molto emozionante perché con tanti di noi non ci vedevamo da un anno quindi, l’energia che c’è in questo album è un’energia che non siamo mai riusciti a catturare nei miei album precedenti. Finirlo visto il secondo lockdown in Inghilterra è stato molto difficile.  Sono così fiero di averlo registrato proprio in questo periodo perchè  è un album che celebra la libertà, che dà un senso di occasione. Voglio che quando si ascolta questo album si senta come quando si stappa una bottiglia di champagne e cioè che qualcosa stia per succedere. I motivi per i quali c’è Nile Rodgers sono tanti. Io credo di aver detto centinaia di volte nella mia carriera di voler provare a mettere sempre una chitarra in stile Nile Rodgers. Ci sono tante canzoni del mio passato nelle quali ho cercato di suonare la chitarra in stile Nile Rodgers però questa volta quando l’ho chiesto mi hanno detto “Perché invece di provarlo a fare tu non lo chiediamo direttamente a Nile Rodgers?” Poi è stato importante non mandargli direttamente la canzone ma dirgli cosa stavo cercando di fare con questo album quindi quando gli ho mandato questo pezzo  gli ho scritto che cosa fosse per me Europiana e perché volevo ci fosse lui dentro.» 

Proprio il singolo apripista “Who’s Hurting Who“, un brano dal groove trascinante in cui funk, pop e dance anni Settanta si fondono insieme vanta la straordinaria partecipazione del leggendario Nile Rodgers. Il testo racconta di un rapporto in cui entrambi i protagonisti si accorgono di non essere più compatibili e continuano a tradirsi e mentirsi a vicenda e Jack Savoretti continuando il suo racconto su  Nile Rodgers ci ha detto che:

«Europiana gli deve molto perché la musica europea gli deve molto. Nile agli inizi degli anni ’70 ha trascorso molto tempo in Italia suonando con tanti artisti. La musica disco, funk, soul era in america una musica underground, poi negli anni ’70 grazie a Studio 54 e la radio ha preso il volo proprio grazie a Nile Rodgers. Quando è arrivata in europa i cantautori come Julio Iglesias, Lucio Battisti sono stati influenzati da questo genere di musica. Non avremmo mai avuto gli ABBA in Europa se non fosse arrivato Nile Rodgers, Giorgio Moroder forse non avrebbe avuto il successo che ha avuto e poi non avremmo avuto i Daft Punk. Questa è tutta musica che io considero Europiana, perchè c’è della musica americana dentro. È la musica disco che si confronta con la musica melodica e cantautorale. Quando ho raccontato questa storia a Nile gli è piaciuta tantissimo. La sua musica l’aveva sempre ascoltata, all’inizio, nei club underground  di New York, Philadelphia e la prima volta che l’ha ascoltata a Studio 54 si è accorto che qualcosa stava accadendo ma il momento esatto che si è accorto che stava realizzando qualcosa di davvero importante è quando è venuto in Europa ed era nel sud della Francia e ascoltando la sua musica ha pensato che sentirla guardando il mediterraneo e la gente che ballava, aveva un suono diverso ed è proprio quello che io chiamo Europiana. Questa musica quando la ascolti ti farà visualizzare il mare, la discoteca all’aperto, ti farà venire in mente di stare sulla vespa da ragazzino, ti farà venire in mente di avere il sale sulla pelle mentre bevi l’aperitivo al tramonto.»

Tra le canzoni che compongono l’album c’è “Secret Life” ispirata ad un filosofo francese secondo cui tutti noi abbiamo tre vite: una personale, una professionale ed una segreta. Credi sia necessario tenere sempre per mano la più vera delle tre se poi esista davvero quella più vera o siano tutte e tre vere  

«È il mettere quelle tre vite insieme che ti rende una persona vera, se non lo si fa si avrà difficoltà ad accettarsi per come si è davvero come persona. Per accettarsi come persona bisogna sapere che ci sono questi lati che abbiamo e che a volte magari non vorremmo avere. Però è il sapere di vivere con la combinazione del proprio carattere, della propria personalità, della propria vita che fa stare in agio con se stessi. La canzone in sè è “biricchina” è cheeky, ad esempio c’è una frase che dice “io non dico niente se tu non dici niente” e siamo realmente io e mia moglie a dircelo e questo ha lasciato tantissime persone perplesse incluse la mia band che mia ha detto “Ma come hai fatto ad avere tua moglie a dirti un qualcosa che di solito non è una moglie a farlo?” (ride). Ma è proprio quello che volevo far vedere e cioè che, a volte, la vita segreta la si ha anche con chi si ama, quindi questa canzone può essere vista in tantissimi modi. Non è un “mea culpa”, non è una confessione, anzi è una persona che sta realizzando che ha una vita segreta, non la sta criticando, non sta dicendo non la voglio più fare, è una persona che se ne sta solo accorgendo e prende coscienza che anche questa fa parte di sé.»

Jack Savoretti durante l’intervista online con Nicola Di Dio di The Way Magazine.

Circa le influenze musicali presenti nell’album l’artista ci ha detto che:

«Questo album è stato influenzato, oltre che dalla musica europea e americana, molto anche dalla musica scandinava ma non solo infatti per una canzone, ad esempio, ho immaginato di essere in un locale parigino. Ma la musica europea è molto influenzata dalla musica americana, è successo e sta succedendo ancora adesso ad esempio i Maneskin sono totalmente influenzati dalla musica americana o come il movimento di Hip Hop che sta uscendo da Napoli è totalmente influenzato dalla musica americana. Mi chiedono spesso dell’Eurovision Song contest, personalmente credo che pur essendo un evento favoloso, non rappresenti quello che sta succedendo in Europa da un punto di vista musicale, rappresenta più quello cha sta accadendo da un punto di vista televisivo.»

Altri brani che compongono l’album sono “When You’re Lonely nel quale collabora John Oates, che ha arricchito il brano con la sua chitarra registrata da Nashville. “More Than Ever, è invece incentrata sul ricordo d’infanzia delle estati trascorse in Italia. Too Much History“, scritta con Joel Pott, porta con sé le vibes delle serate passate a divertirsi, in cui i cori della moglie e della figlia di Jack Savoretti sottolineano l’atmosfera spensierata del brano. “Dancing In The Living Room”, traccia disco-soul dal titolo che sembra riferirsi alla vita in lockdown, racconta in realtà le notti in cui si torna a casa con le persone più care dopo una serata fuori e si resta svegli a ballare insieme. Anche “Each and Every Moment” si presenta come un brano trascinante, che invita ad abbandonarsi alle emozioni e godere appieno di ogni momento, senza pensare troppo al domani. Shannon Harris firma assieme a Jack Savoretti il brano “The Way You Said Goodbye”, ispirato ai primi incontri con la donna della sua vita e alla sua adolescenza trascorsa al piano bar con i genitori. “Calling Me Back To You è invece una collaborazione con Gizmo Varillas, che ha contribuito ad arricchire il disco con un groove diverso rispetto agli altri lavori di Jack Savoretti, introducendo nuovi suoni e strumenti. A chiudere il progetto è “War of Words, una lezione di vita che Jack Savoretti lascia ai propri figli, che partecipano al brano stesso, in cui l’artista descrive come in tanti cerchino di far sentire la propria voce su argomenti importanti, creando una “guerra di parole” da cui è necessario fare un passo indietro.

Testo a cura di Nicola Di Dio

L’artista è pronto a tornare live nel 2022 partendo dall’Italia e toccando tutta Europa per presentare il nuovo album. Ecco le date annunciate al momento.

Europiana Live”

venerdì 25 Febbraio 2022 – TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI – MILANO, ITALY 

lunedì 28 Febbraio 2022 – TEATRO VERDI – FIRENZE, ITALY

martedì 1 Marzo 2022 – AUDITORIUM PARCO DELLA MUSICA, SALA SINOPOLI – ROMA, ITALY

sabato 5 Marzo 2022 – TEATRO EUROPAUDITORIUM – BOLOGNA, ITALY

domenica 20 marzo 2022 – VOLKSHAUS – ZÜRICH, SWITZERLAND

lunedì 21 marzo 2022 – MELKWEG – AMSTERDAM, NETHERLANDS

giovedì 24 marzo 2022 – PLYMOUTH PAVILIONS – PLYMOUTH, UNITED KINGDOM

venerdì 25 marzo 2022 – MOTORPOINT ARENA – CARDIFF, UNITED KINGDOM

domenica 27 marzo 2022 – THE CENTAUR – CHELTENHAM, UNITED KINGDOM

lunedì 28 marzo 2022 – SYMPHONY HALL – BIRMINGHAM, UNITED KINGDOM

giovedì 31 marzo 2022 – O2 CITY HALL – NEWCASTLE UPON TYNE, UNITED KINGDOM

sabato 02 aprile 2022 – SHEFFIELD CITY HALL – SHEFFIELD, UNITED KINGDOM

domenica 03 aprile 2022 – THEATRE ROYAL CONCERT HALL – NOTTINGHAM, UNITED KINGDOM

martedì 05 aprile 2022 – USHER HALL – EDINBURGH, UNITED KINGDOM

mercoledì 06 aprile 2022 – O2 ACADEMY GLASGOW – GLASGOW, UNITED KINGDOM

venerdì 08 aprile 2022 – BONUS ARENA – KINGSTON UPON HULL, UNITED KINGDOM

domenica 10 aprile 2022 – O2 APOLLO MANCHESTER – MANCHESTER, UNITED KINGDOM

martedì 13 aprile 2022 – EVENTIM APOLLO HAMMERSMITH – LONDON, UNITED KINGDOM

BIGLIETTI:

24hrs Fan Club Presale: Giovedì 17 Giugno 2021, h. 10:00 

Messa in vendita solo online per 5 gg: Venerdì 18 Giugno, h. 11:00

Messa in vendita nei punti vendita: Mercoledì 23 Giugno, h. 11:00

Il tour è prodotto da VIVO CONCERTI in collaborazione con CONCERTO MUSIC.

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