4 Febbraio 2019

L’incredibile performance di Liu Bolin, l’artista che si mimetizza nei monumenti

Dalla Cina arriva in Italia e si mimetizzerà tra i Caravaggio della Galleria Borghese e la Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco

4 Febbraio 2019

L’incredibile performance di Liu Bolin, l’artista che si mimetizza nei monumenti

Dalla Cina arriva in Italia e si mimetizzerà tra i Caravaggio della Galleria Borghese e la Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco

4 Febbraio 2019

L’incredibile performance di Liu Bolin, l’artista che si mimetizza nei monumenti

Dalla Cina arriva in Italia e si mimetizzerà tra i Caravaggio della Galleria Borghese e la Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco

In occasione del capodanno cinese, invitato da MonteNapoleone District per il primo evento “Montenapoleone Chinese New Year”, Liu Bolin, The Invisible Man, è l’artista che sta stupendo l’Italia. Oltre alle due mostre a Milano, dal 3 febbraio, e Roma, dal 2 febbraio, nelle vie della moda, darà vita a performance live da cui nasceranno due nuove opere d’arte mimetizzandosi tra i Caravaggio della Galleria Borghese e la Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco.

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L’artista cinese darà vita a performance live da cui nasceranno due nuove opere d’arte mimetizzandosi tra i Caravaggio della Galleria Borghese e la Pietà Rondanini di Michelangelo al Castello Sforzesco.

 

Due nuove opere si andranno ad aggiungere alla celebre serie Hiding in Italy dell’artista contemporaneo cinese Liu Bolin, nato a Shandong nel 1973, conosciuto anche come The Invisible Man. Invitato da MonteNapoleone District – che rappresenta i più prestigiosi Global Luxury Brand al mondo che si trovano nelle vie Montenapoleone, Verri, Sant’Andrea, Santo Spirito, Gesù, Borgospesso e Bagutta – in occasione del primo “MonteNapoleone Chinese New Year”, oltre ad esporre a Milano e Roma, sarà protagonista di due performance live a cui sarà possibile assistere su invito.

Gli sfondi privilegiati saranno due musei, la Galleria Borghese di Roma giovedì 7 febbraio e il Museo della Pietà Rondanini di Michelangelo lunedì 11 febbraio all’interno del Castello Sforzesco. Attraverso un accurato processo di body painting, effettuato da due assistenti, l’artista mimetizzerà il suo corpo fino a dar luogo ai due scatti finali che diverranno così opera d’arte. Combinando tecniche differenti, dalla performance alla fotografia, nelle sue installazioni Liu Bolin si mimetizza con l’ambiente per analizzare la tensione che esiste tra l’individuo e la società. Nella performance milanese Liu Bolin si confronterà con il genio della scultura rinascimentale Michelangelo, mimetizzandosi con l’ultimo dei suoi capolavori, la Pietà Rondanini, mentre a Roma scomparirà tra le opere di Caravaggio e Tiziano della Galleria Borghese. In entrambi i casi, misurandosi con i capolavori di due dei massimi esponenti dell’arte italiana l’artista cinese metterà in risalto nuovamente le bellezze del nostro Paese, perché siano apprezzate da un vasto pubblico cosmopolita grazie al suo rilievo internazionale.

 

L’evento dedicato al Capodanno Cinese, che si svolgerà contemporaneamente a Milano e a Roma, prevede dal 3 al 10 febbraio lungo via Montenapoleone la mostra fotografica “LIU BOLIN. HIDING IN THE FASHION DISTRICTS”, realizzata con il Patrocinio dell’Ambasciata Cinese e del Comune di Milano grazie al supporto di Boxart, la galleria di Verona che rappresenta Bolin in Italia. I passanti potranno contemplare venti opere esposte a cielo aperto che ripercorrono la poetica dell’artista, frutto di oltre dieci anni di lavoro. A Roma saranno invece le boutique di alcuni tra i più prestigiosi luxury brand ad ospitare ciascuna, dal 2 al 10 febbraio, un’opera dell’artista cinese. Dalle prime opere della serie Hiding in the City del 2005 fino ai giorni nostri, si potrà dunque percorrere un viaggio ideale tra la Cina – con i suoi celebri edifici, i suoi miti – e l’Italia. La mostra si snoda infatti in un “Grand Tour” degli ultimi sette anni dell’opera di Liu Bolin nel nostro Paese (dal 2012 ad oggi), durante i quali l’artista si immerge nei luoghi simbolo dell’Italia, da Milano a Verona, passando per Venezia fino a Roma e alla Reggia di Caserta.

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I suoi camaleontici ritratti sono frutto di accurato body painting e gioco prospettico, dove l’arte imita senza equivoci la vita e le verità universali si (s)vestono del loro abito confuso col reale. E’ Liu Bolin stesso a confermarlo: “Gli scatti che ho concepito per la prima volta nel 2005 (quando fu raso al suolo il villaggio di artisti Suojia dove viveva Liu Bolin, ndr) si prestano a una doppia lettura critica. Da un lato è il mondo moderno a privare di spazio fisico e mentale l’uomo. Ma è anche vero che nella maggior parte delle mie foto il soggetto sono io. Di fatto io stesso scelgo di apparire in quel determinato contesto, immergendomi in esso“. Quando l’amministrazione di Pechino ordina di abbattere il quartiere dove Liu Bolin, artista emergente, risiede, lui decide di mimetizzarsi con le macerie del suo studio, si fa fotografare e dà il via a una testimonianza silenziosa del momento storico alle sue spalle, riscuotendo allo stesso tempo un inaspettato successo. Inizia così la straordinaria carriera di uno degli artisti contemporanei più talentuosi e interessanti, capace di nascondere forti messaggi sociali attraverso immagini apparentemente semplici e anche divertenti. Nel tempo Liu Bolin si fa fotografare davanti ai più importanti monumenti del mondo, a librerie, a scaffali dei supermercati, a opere d’arte, a montagne di rifiuti e in mezzo a masse di immigrati; la sua fama cresce fino a quando le sue immagini diventano un’icona per i grandi brand della moda come Lanvin, Jean Paul Gaultier, Moncler, Tod’s, Missoni o delle auto come Ferrari fino alla recente collaborazione con lo Champagne Ruinart. Il fine ultimo, anche nel caso del “saper fare” dell’industria di moda che colora gli scatti di Bolin, è sempre riportare l’uomo contemporaneo dalle sfide della globalizzazione a una dimensione più umana dell’esistenza.

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Il legame con il mondo della moda si riannoda ora in occasione del Capodanno Cinese, grazie all’evento voluto da Guglielmo Miani, presidente di MonteNapoleone District: “Siamo molto onorati di aver coinvolto un artista di fama mondiale come Liu Bolin, soprattutto nella creazione di opere inedite proprio nella nostra città e in occasione delle festività del Capodanno Cinese. Ancora una volta vogliamo manifestare la nostra vicinanza alla Cina e stringere sempre di più i rapporti di scambio non solo culturale, ma anche economico con un paese dove abbiamo pianificato nei prossimi mesi attività di successo per MonteNapoleone District come La Vendemmia“.

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Un ritratto di Liu Bolin in Piazza di Spagna a Roma (photo credit: Stefano Fiumana)

 

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