L’iperrealismo americano interpretato da Luigi Rocca ha fatto scuola negli anni 80. Non capita spesso nel mondo dell’arte vedere come di padre in figlio l’esigenza espressiva si rinnovi con vigore e indipendenza di sguardi. È proprio questo quello che accade in Father and Daughter, l’interessante esperimento di accostamento tra l’arte di Luigi e Sabrina Rocca, due artisti che oltre a essere due generazioni della stessa famiglia, sono due nomi che si sono affermati indipendentemente l’uno dall’altro.
Al MAC arrivano con una serie di quadri tematici, prevalentemente divisi tra il bianco e nero del padre e i colori della figlia, ispirati ad alcuni temi iconici della storia americana.
La mostra curata da Luca Beatrice al MAC di Milano riprende il tema delle icone americane, le mette in fila per comporre una “made in USA story” e ci rivela molto di più. Perché con le sue aree tematiche scelte ad hoc e presentate in maniera duale, rappresenta il legame che unisce in modo naturale un padre e una figlia, il desiderio innato di confronto e al contempo indipendenza. “Partecipare a questa mostra con mia figlia è la realizzazione concreta del mio fare il padre”, dice Luigi Rocca. Sabrina ci ha detto: “Sono partita dai temi e li ho sviluppati con il colore e la mia tecnica, traendo spunto da fotografie che in parte avevo scattato e in parte sono talmente iconiche che richiamano immediatamente a un momento della storia americana”.
Intervenendo all’inaugurazione, organizzata impeccabilmente tra gli altri da Anita Falcetta, l’ambasciatore Philip T. Reeker, conosle generale USA, ha ricordato la grandezza di alcuni momenti storici della storia americana, in particolare “il” presidente Kennedy, leggendo alcune parole della celebre canzone di Cat Stevens: “It’s not time to make a change just relax, take it easy/ You’re still young/ That’s your fault”.
L’alchimia sottile che lega padre e figlia si rivela in Confidential Meeting/Thank You Mr. President del tema History, o nella scelta di Beyoncè (per lei) e degli Who per lui per il tema Music. E poi tutta la cultura love, peace, idealista e sognatrice che dal dopoguerra in poi ha conquistato i cuori di tutto l’Occidente. Qui i temi popopolari esportati da Uncle Sam sono rappresentati in chiave pop e venati di quell’amarezza che appartiene ai sensibili osservatori dei nostri tempi.
Da bocca aperta il confronto sul tema Kiss e il pop che riemerge in Out City di Sabrina Rocca contrapposto alla cruda realtà di Army Patrols del padre per il filone War.
La mostra è realizzata in collaborazione con Glauco Cavaciuti Arte per Fondazione Maimeri ed è visitabile al MAC Piazza Tito Lucrezio Caro 1, fino al 19 marzo 2017.