Si intitola “Typevisual” la personale di Lorenzo Marini in cartello presso la Georges Bergès Gallery, di New York, una delle più prestigiose gallerie della East Coast Usa, dal 5 al 15 maggio.
Tutto è iniziato 8 mesi fa, quando Marini tenne una mostra presso il Palazzo della Permanente di Milano per l’intero mese di ottobre. L’esposizione segnava la presentazione ufficiale della nuova ricerca di Marini, dedicata allo studio delle lettere dell’alfabeto e, in generale, ai caratteri grafici.
Bergès visitò la mostra, e propose a Lorenzo di realizzarne una nella sua galleria newyorkese, sempre sul type, ma accentuando gli aspetti pop, in particolare aggiungendo vivacità al colore. Un po’ per assecondare il gusto americano, un po’ perché la pop art italiana è in grande spolvero, come dimostrano le recenti eccezionali performance alle aste internazionali di Mario Schifano, Tano Festa, franco Angeli e Giosetta Fioroni.
L’obiettivo è quello di riproporre, dopo il grande periodo degli anni Sessanta, il pop italiano del nuovo millennio. Missione per la quale Bergés ha individuato proprio Marini.
In fondo la storia si ripete: la stagione d’oro del pop italiano nacque proprio a New York, con una mitica mostra che la Sidney Janis gallery organizzò, nel 1962, per il 26enne, quasi debuttante, Mario Schifano.