Ascoltandolo sembra che gli anni 2000 non siano mai arrivati. E in questo momento storico musicalmente parlando, è un bene. Almeno in Italia ci voleva un ritorno alle origini della musica urban e il tiro che hanno messo a segno Bassi Maestro e Gue Pequeno si chiama “Madreperla”. L’artista scrive sui suoi social: “Grazie @busdeez per avermi aiutato a fare un disco che volevo fare da tempo”. Il re del groove d’annata Bassi si fonde a perfezione con quelli che presumevamo essere gli ascolti prediletti del seguitissimo rapper milanese, al secolo Cosimo Fini, 42 anni, 12 dei quali passati in vetta come artista solista.
Madreperla ha avuto una presentazione suggestiva e molto pop: il 12 gennaio alle ore 21 in Piazza Affari a Milano, in collaborazione con Amazon Music e Island Records, si è potuto ascoltare in diffusione in anteprima il nuovo album che usciva il giorno dopo.
L’ascolto del disco “Madreperla” in diffusione è stato a ingresso libero per tutti e la folla, come in un rito di piazza, ha gradito. Sugli schermi dell’evento open-air scorrevano le immagini dei video visualizer girati per l’occasione del lancio. Che è avvenuto un po’ a sorpresa, ad appena 13 mesi dal precedente album “GVESUS” (certificato Doppio Disco di Platino). “MADREPERLA”, prodotto interamente da Bassi Maestro, leggenda della scena italiana hip hop, Guè che è uno degli artisti italiani più amati e rispettati del nuovo millennio, compie un’operazione duplice: continua a farsi portavoce di sound, tendenze e tematiche all’avanguardia e tenta, a quanto pare con successo, di allargare il pubblico. Gli interessati in piazza a Milano nell’affollato evento serale di lancio, erano di tutte le età. Graditissimi i sample, a volte risuonati, con cui Bassi Maestro ha infarcito il disco.
E come succede in questi casi, il popolo dei colleghi si è mobilitato. Il disco ha riscosso già l’approvazione pubblica di Stash, Marracash, Geolier. Plauso per il featuring più coraggioso e inaspettato: Napoleone con strofa in napoletano nell’accattivante “Capatosta”.