26 Agosto 2024

Magazzino Italian Art, come si costruisce un museo a New York

L'anno scorso il luogo di cultura aperto nel 2017 ha inaugurato il padiglione indipendente Robert Olnick progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo.

26 Agosto 2024

Magazzino Italian Art, come si costruisce un museo a New York

L'anno scorso il luogo di cultura aperto nel 2017 ha inaugurato il padiglione indipendente Robert Olnick progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo.

26 Agosto 2024

Magazzino Italian Art, come si costruisce un museo a New York

L'anno scorso il luogo di cultura aperto nel 2017 ha inaugurato il padiglione indipendente Robert Olnick progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo.

C’è un nuovo luogo di cultura nello stato di New York che ora mette in luce anche la valenza della costruzione dell’edificio. Si tratta di Magazzino Italian Art, un’istituzione che mostra la cultura artistica italiana in un ambiente iper-moderno a Philipstown, precisamente Cold Spring, nello stato della Grande Mela. Il museo, famoso quest’anno per aver dedicato una retrospettiva al multi-talento di Mario Schifano, il 23 agosto 2024 aprirà una mostra fotografica dedicata alla documentazione raccolta durante la costruzione dell’edificio, prima che aprisse ufficialmente nel 2017. Gli scatti sono stati realizzati da Marco Anelli e sono delle opere d’arte che ben si integrano nella grande collezione di Arte Povera su cui si basa la fama di questo nuovo polo culturale.

Indagine umana e fotografia di architettura convergono nella mostra curata da Paola Mura, che illustra come una centrale di latte pastorizzato sia stata trasformata in luogo di mostre dove si fa cultura. Con il video di Tommaso Sacconi lo status ad artista è ben attribuito anche agli operai che hanno costruito materialmente il luogo.

A sinistra: Marco Anelli, Building Magazzino: Edgar, muratore.
A destra: Marco Anelli, Robert Onick Pavilion, Magazzino Italian Art, Cold Spring, NY.
Photographs © Marco Anelli, per gentile concessione di Magazzino Italian Art di Cold Spring, New York

LA MOSTRA

Marco Anelli: Building Magazzino 2014-2024” è la mostra aperta al pubblico dal 23 agosto al 28 ottobre 2024, allestita nel Robert Olnick Pavilion.
In allestimento una cinquantina di fotografie di grandi dimensioni, tra cui numerosi inediti, del fotografo italiano Marco Anelli che immortalano la progettazione e la costruzione di Magazzino Italian Art, compresi i ritratti delle decine di operai e artigiani che lo hanno realizzato.
Curata da Paola Mura, l’esposizione presenta una selezione di immagini scelte tra le centinaia scattate dal fotografo, che vive e lavora a New York, nell’arco di un decennio, dal 2014 al 2024.
Commissionate da Magazzino, le foto di Anelli raccontano la trasformazione del museo, a partire dalla progettazione di un’istituzione dedicata all’arte italiana postbellica fino alla forma attuale: un campus con due edifici, una rinomata collezione permanente, mostre temporanee e il primo e unico centro di ricerca del suo genere negli Stati Uniti.

Le fotografie seguono la storia dell’edificio principale di Magazzino (usato in passato come impianto
di pastorizzazione del latte e convertito nel 2017 dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo nella
sede della collezione permanente di Arte Povera) e proseguono fino alla recente costruzione del
Robert Olnick Pavilion, il padiglione indipendente progettato da Alberto Campo Baeza insieme a
Quismondo e destinato alle mostre temporanee e allo spazio per la programmazione.
Marco Anelli ha fotografato il cantiere di Magazzino stagione dopo stagione, giorno e notte, godendo
di un accesso privilegiato, senza restrizioni, a quello che solitamente è un luogo privato e difficile da
penetrare per i non addetti ai lavori.

Marco Anelli, Building Magazzino: Casey, Paint, archival pigment print
mounted on Dibond. Photograph by Marco Anelli parte della serie che documenta la costruzione di Magazzino Italian Art a Cold Spring, NY.

Anelli non ha voluto soltanto documentare la costruzione di
Magazzino Italian Art, ma testimoniare l’umanità, le emozioni e le esperienze di coloro che hanno
reso questo progetto una realtà, facendone, sotto ogni punto di vista, un’opera d’arte di per sé.
I lavoratori sono ritratti nelle fotografie di Anelli durante tutte le fasi della costruzione senza alcun
ricorso a pose artificiali o stereotipi del mestiere, ma con grande onestà e rispetto, estendendo il
senso del cantiere dai puri elementi architettonici e costruttivi alla componente umana.
Per Marco Anelli: “Queste immagini vogliono raccontare la storia di Magazzino attraverso il senso
d’orgoglio che ogni giorno le donne e gli uomini portavano nel lavoro di cantiere. È stato un onore
raccontare le loro storie e vederli trasformare Magazzino da un’idea a una realtà concreta.”
La curatrice della mostra, Paola Mura, afferma: “A differenza della classica documentazione, l’opera
di Anelli offre una prospettiva senza precedenti che solo la sua visione artistica poteva cogliere. Le
foto non sono una semplice testimonianza, ma uno sguardo particolare che riflette il suo approccio
unico al tema. Rivelano il viaggio del museo sottolineando il potere dell’arte d’ispirare e creare.
L’opera fotografica di Anelli rispecchia la sua costante indagine sull’architettura, l’ambiente e
l’umanità. Il fotografo presenta opere ricche di riflessione, che restituiscono il ritmo del lavoro,
mettono in risalto il contributo spesso sottovalutato degli operai e riconoscono il loro ruolo
essenziale, insieme a quello di tutta la comunità locale”.


I fondatori di Magazzino, Nancy Olnick e Giorgio Spanu, dichiarano: “Siamo onorati di aver
commissionato questo progetto a Marco Anelli, il cui lavoro fa parte del museo al pari delle strutture
e del programma espositivo. Per noi era fondamentale che Magazzino venisse costruito da e per gli
abitanti della contea di Putnam e dei dintorni. Siamo orgogliosi di rendere omaggio allo straordinario
contributo di queste persone tramite una mostra che testimonia quanto il museo sia davvero opera
loro”.


Anelli ha pubblicato un volume, nel 2017, dal titolo Marco Anelli: Building Magazzino (edizioni Skira
Rizzoli) che documentava la realizzazione del primo edificio del museo attraverso 129 fotografie a
colori. La prefazione è di Nancy Olnick e Giorgio Spanu, con saggi di Manuel Blanco, Alberto Campo
Baeza, Marvin Heiferman, Miguel Quismondo e Vittorio Calabrese. Il progetto grafico è di Beatriz
Cifuentes, Waterhouse Cifuentes Design. Il volume è disponibile in libreria.

Il museo e centro di ricerca senza scopo di lucro è dedicato alla promozione della borsa di studio e dell’apprezzamento pubblico dell’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti. Magazzino funge da promotore degli artisti italiani in quanto celebra la gamma delle loro pratiche creative dall’Arte Povera ai giorni nostri. Attraverso le sue iniziative curatoriali, accademiche e pubbliche, Magazzino Italian Art esplora l’impatto e le risonanze durature dell’arte italiana a livello globale.
Magazzino, che in italiano significa “magazzino”, è stato co-fondato da Nancy Olnick e Giorgio Spanu, che sono stati ispirati a condividere il loro amore e la loro passione per l’arte italiana con la loro comunità. L’istituzione così com’è oggi è il risultato di un’identità in evoluzione: iniziata come iniziativa privata, Magazzino si è sviluppata nel corso di pochi anni fino ad assumere il suo attuale status di museo pubblico e fondazione. L’edificio principale, una struttura di 20.000 piedi quadrati progettata dall’architetto spagnolo Miguel Quismondo, ha aperto i battenti nel 2017. Magazzino ha aumentato il suo spazio interno di 13.000 piedi quadrati nel settembre 2023 aprendo il padiglione indipendente Robert Olnick progettato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo e intitolato alla memoria del padre di Nancy Olnick, creando un nuovo polo culturale e una risorsa comunitaria all’interno della Hudson Valley.

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Christian D'Antonio

Christian D’Antonio (Salerno,1974) è direttore responsabile della testata online di lifestyle thewaymagazine.it. Iscritto all’albo dei giornalisti professionisti dal 2004, ha scritto due libri sulla musica pop, partecipato come speaker a eventi e convegni su argomenti di tendenza e luxury. Ha creato con The Way Magazine e il supporto del team di FD Media Group format di incontri pubblici su innovazione e design per la Milano Digital Week e la Milano Design Week. Ha curato per diversi anni eventi pubblici durante la Milano Music Week. È attualmente ospite tv nei talk show di Damiano Gallo di Discovery Italia. Ha curato per il quartiere NoLo a Milano rassegne di moda, arte e spettacolo dal 2017. In qualità di giudice, ha presenziato alle manifestazioni Sannolo Milano, Positive Business Awards, Accademia pizza doc, Cooking is real, Positano fashion day, Milan Legal Week.
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