Pirelli HangarBicocca presenta, dal 15 luglio 2021 al 20 febbraio 2022, la mostra “Breath Ghosts Blind” di Maurizio Cattelan. Tra gli artisti contemporanei più noti al mondo, con le sue opere svela le fratture del nostro quotidiano, mettendo in scena la realtà anche nei suoi aspetti più drammatici. Il progetto espositivo arrazione in capitoli che si sviluppa negli spazi di Pirelli HangarBicocca, rappresentando simbolicamente il ciclo della vita dalla creazione alla morte.
Il titolo della mostra riunisce le tre opere esposte, dalla nuova scultura Breath (2021) alla riconfigurazione dello storico intervento con i piccioni per la Biennale di Venezia del 1997, ora presentato con il titolo Ghosts (2021), fino alla monumentale installazione prodotta per l’occasione Blind (2021).
«L’arte affronta gli stessi temi dall’inizio della storia dell’uomo: creazione, vita, morte. I temi si intrecciano con l’ambizione di ogni artista di divenire immortale attraverso il proprio lavoro. Ogni artista deve confrontarsi con entrambi i lati della medaglia: un senso di onnipotenza e di fallimento. È un saliscendi di altitudini inebrianti e discese impervie. Per quanto possa essere doloroso, la seconda parte è anche la più importante. Come tutte quelle che l’hanno preceduta, questa mostra è un concentrato di tutti questi elementi» afferma Maurizio Cattelan.
La mostra segna il ritorno dell’artista nella città di Milano dopo oltre dieci anni e si sviluppa come una drammaturgia in tre atti. Scandita dalle opere Breath, Ghosts e Blind, che danno il titolo alla mostra, la narrazione si svolge tra riferimenti emblematici dell’immaginario collettivo: rappresentazioni potenti che suscitano profonde riflessioni sugli aspetti più disorientanti della contemporaneità e su questioni esistenziali, dal senso della vita all’ineluttabilità della morte.

PERCORSO – Il percorso espositivo ha inizio nella Piazza, con l’opera Breath. Realizzata in marmo bianco di
Carrara, la scultura rappresenta la figura di un uomo in posizione fetale e un cane, entrambi distesi
a terra l’uno di fronte all’altro. La composizione mostra una scena intima, in cui la scala reale dei
protagonisti, pur dialogando con i monumentali spazi della Piazza, conserva un senso di
raccoglimento e fragilità. L’utilizzo del marmo, materiale per eccellenza della scultura antica,
conferisce alla scena un’aura di sacralità e la colloca in uno spazio senza tempo. La figura umana –
che può richiamare i soggetti di emarginati già ritratti da Maurizio Cattelan in lavori precedenti come
Andreas e Mattia (1996) o Untitled (Gérard) (1999) –, per la prima volta è qui accostata a quella di
un animale. Anche questo soggetto è un elemento ricorrente in Cattelan ed è spesso riconducibile
all’idea di morte e ineluttabilità, come nel caso dell’asino, del cane, del gatto e del gallo
tassidermizzati di Love Saves Life (1995) o del pulcino con due labrador di Untitled (2007). In Breath
le due figure si trovano a condividere una funzione vitale, quel “respiro” richiamato dal titolo stesso
dell’opera che segna anche il momento generativo di ogni ciclo esistenziale.

Contestualmente prosegue fino al 9 gennaio 2022 la mostra “Digital Mourning” di Neïl Beloufa, a cura di Roberta Tenconi, allestita nello spazio dello Shed.
Lo spazio de I Sette Palazzi Celesti di Anselm Kiefer è attualmente destinato ad uso di Hub Vaccinale e gestito da Regione Lombardia.
La vastità delle Navate accoglie l’opera Ghosts, nuova versione di un intervento storico dell’artista.
Presentata in occasione della 47. e della 54. Biennale di Venezia, rispettivamente con il titolo
Tourists (1997) e Others (2011), il lavoro include innumerevoli piccioni in tassidermia, che a dozzine
si mimetizzano nell’architettura dell’ex edificio industriale. La loro presenza, che popola travi e
anfratti del carroponte, si svela al visitatore solamente nel momento dell’incedere nello spazio,
generando un senso di straniamento e inquietudine.
Il terzo e ultimo atto della mostra prende vita nel Cubo e si rivela gradualmente al visitatore, che vi
giunge attraverso le Navate. Realizzata in resina nera e composta da un monolite e dalla sagoma
di un aereo che lo interseca, l’opera Blind si configura come un memoriale dall’iconografia
destabilizzante. Il lavoro si inserisce all’interno di una riflessione pluriennale dell’artista sulla storia
– avviata con opere come Untitled (1994) e Now (2004), riferite rispettivamente al rapimento e
all’esecuzione del politico Aldo Moro e all’assassinio di John F. Kennedy a Dallas
Informazioni per il pubblico
Pirelli HangarBicocca, Via Chiese 2, Milano
Aperto tutti i giovedì, venerdì, sabato e domenica, dalle 10.30 alle 20.30
L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria
Le visite possono essere prenotate tramite il tool dedicato sulla homepage del sito di Pirelli HangarBicocca, a questo link.
Pirelli HangarBicocca sarà chiuso al pubblico da lunedì 9 agosto a mercoledì 25 agosto compresi.