La galleria Il Vicolo (via Maroncelli 2, Milano) inaugura una nuova mostra personale dell’artista ligure Mirko Baricchi dal titolo “Ambaradan” (fino al 10 giugno 2023).
Sono esposte in mostra una ventina di opere su tela che l’artista ha realizzato appositamente per la
galleria e che sono il risultato ancora una volta di una nuova ricerca in cui Baricchi non si è voluto
limitare ad una sola scelta stilistica ma come dice lui stesso ne ha abbracciate diverse cercando di
dare alla luce immagini esaustive, costituite appunto da molte “attitudini”, non obbligandosi ad un solo
modo ma rendendo conviventi più parti del suo operare.

Ambaradan, il titolo della mostra, significa appunto l’insieme di più elementi che concorrono a rievocare componenti sia del passato che del presente che riescono a coesistere con armonia in questi nuovi lavori.
Ecco allora che i simboli del suo fare passato ma mai del tutto spariti come i segni grafici a matita, gli scarabocchi, le macchie pastose di colore, le composizioni geometriche, i bianchi sporchi, e le scritte di natura pop, dunque quella che si può considerare come una certa cifra figurale, vanno a incontrare la parte astratta informale con contrasti netti e contiguità inaspettate.

La pittura.
Il gesto del dipingere.
Un gesto quotidiano, una pratica.
Siamo lontani dal gioco, dallo svago.
La pittura, la mia pratica chiede un asse, un luogo mentale, focus.
Un impegno.
Ogni mattina porto in studio tutto il vissuto, il vivente.
Dopo poco rimango solo io e la pittura.
A volte solo la pittura.
Quando si dipinge è necessario fare delle scelte, non tutte le strade si possono intraprendere, perdersi sarebbe troppo facile.
Questo perché’ la materia pittorica, essa stessa soggetto del dipingere, offre una cosmogonia di possibilità, infinite, mai uguali.
È necessario fare delle scelte.
Qualche sacrificio, appellarsi ad una coerenza.
Ad un linguaggio, ad un maledetto codice espressivo che qualcuno chiamerebbe stile.
POI.
Ambaradan quindi.
Guazzabuglio, gran numero di elementi.
Ho provato, in questa nuova serie, a sondare una modalità che ho sempre evitato.
Ho evitato l’unica scelta, ne ho abbracciate diverse, cercando di dare alla luce immagini esaustive, costituite appunto da molte “attitudini”, non obbligandomi ad un modo ma rendendone conviventi molteplici.
Ecco che segni grafici a matita, scarabocchi, macchie pastose di colore, composizioni geometriche, bianchi sporchi, scritte di natura pop, simboli del mio fare passato (ma mai spariti), una certa cifra figurale e un’altra astratta informale, fondi densamente lavorati, ed altro si trovano nella stessa stanza quadro, con contrasti netti e abbracci inaspettati.
Mi sono divertito molto.
Sono opere che chiamano un mio passato, nelle quali è forte il presente.
Spero vi divertiate, come me.
(Mirko Baricchi)



Fondazione Biscozzi Rimbaud, Lecce
BoCs Art Museum, Cosenza
Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, La Spezia
Civica Raccolta del Disegno – MuSa, Museo di Salò (BS).

2023
“Ambaradan” Galleria d’arte Il Vicolo, Milano
“Prima della Parola”, Galerie Tourrette, Parigi [P]
2022
“The rabbit is on the table” Galleria d’arte Il Vicolo, Genova
“Deus sive Natura”, Stephane Simoens Contemporary Fine Art, Knokke, Belgium [P]
“La natura ama nascondersi”, Federico Rui arte contemporanea, Milano [P]
“Attraverso l’arte. La galleria Il Gabbiano 1968-2018”, CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, La Spezia, a cura di Mario Commone [C]
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www.instagram.com/ilvicolo_artstore/
IL VICOLO
Galleria d’arte
Milano Via Maroncelli, 2
Tel. +390291677418