27 Novembre 2024

Moschino, moda e tributo al genio

27 Novembre 2024

Moschino, moda e tributo al genio

27 Novembre 2024

Moschino, moda e tributo al genio

La casa di moda italiana, fondata nel 1983 dallo stilista Franco Moschino, ha ispirato generazioni di compratori in Italia e all’estero. Uno dei fondatori del mito del made in Italy nell’abbigliamento ma anche nel lifestyle ora è protagonista di una mostra d’arte fotografica che celebra lo stilista leggendario in occasione del 30° anniversario della sua scomparsa. Si chiama “Franco Moschino. Il genio visionario” ed è un grande tributo che il fotografo Stefano Pandini ha allestito con un’esperienza immersiva e coinvolgente, curata da ADCI, presso MyOwnGallery di Superstudio a Milano.

La mostra su Franco Moschino a Milano offre uno sguardo intimo e inedito su uno dei designer italiani più iconici e provocatori attraverso l’obiettivo del fotografo Stefano Pandini. Con il suo linguaggio visionario e irriverente, Moschino ha saputo coniugare moda, arte e provocazione, lasciando un segno indelebile nel panorama della moda internazionale.

Franco Moschino è stato inserito nella prestigiosa Hall of Legends dell’Art Director Club Italiano, il premio dedicato alla memoria di personaggi leggendari della comunicazione, dell’arte e della pubblicità. I soci Giuseppe Mastromatteo e Pierpaolo Pitacco, con il patrocinio del Comune di Milano, hanno curato la mostra alla MyOwnGallery di Superstudio, in via Tortona 27bis, a Milano (visitabile fino al 19 dicembre 2024 ad ingresso gratuito, dal martedì al venerdì dalle 13 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 11 alle 19).

Il pubblico potrà esplorare pannelli che ritraggono le foto dello stilista che, creando un involucro di immagini dell’archivio, raccontano la storia e l’anticonformismo di Moschino; oltre ad un film su Franco Moschino, ci saranno monitor che presenteranno video interviste con importanti protagonisti della cultura pop degli anni 80 e 90, quali Gianni Mereghetti (filosofo), Massimo Foroni (stilista), Manuel Agnelli (musicista), Luca Stoppini (direttore artistico di Vogue Italia negli anni di Moschino), Violeta Sanchez (modella), lo stesso Stefano Pandini; si aggiunge a queste lo schermo di ADCI che raccoglie le interviste a cura di Giuseppe Mastromatteo, creando così un dialogo vivace attorno alla figura di Moschino. Presente inoltre anche un corner con memorabili opere di Franco Moschino che fanno parte della collezione privata di Stefano Pandini.

La combinazione tra moda e arte, il ruolo visionario di Moschino nella cultura popolare e nel fashion system internazionale, il suo approccio provocatorio e dissacrante, unendo messaggi artistici a forti elementi di critica e riflessione, lo hanno reso celebre in tutto il mondo e la mostra vuole essere così un’esperienza immersiva nella sua eredità artistica, puntando a restituire genialità e audacia e facendo emergere la sua creatività iconoclasta e il suo impegno sociale.

La mostra, curata da Giuseppe Mastromatteo, Vice Presidente di ADCI e Pierpaolo Pitacco, socio ADCI, gode del patrocinio del Comune di Milano e il supporto di sponsor come Neutro Roberts, Istituto Marangoni e Hogarth. Inoltre, fondamentale è anche il fattore charity: ci sarà infatti la possibilità di acquistare in loco sia un libro fotografico, sia una serie di foto certificate Fine Art, realizzate, incorniciate e firmate sempre di Stefano Pandini; l’incasso verrà devoluto ad una organizzazione sostenuta dalla fondazione Moschino, l’Hospice di Abbiategrasso, contribuendo al benessere delle persone affette da malattie inguaribili.

Alla mostra, il talento degli Alumni di Istituto Marangoni trova espressione attraverso una selezione di progetti ispirati alla genialità rivoluzionaria di Moschino. Ogni opera racconta un dialogo tra creatività e audacia, reinterpretando l’essenza anticonformista del brand con una visione personale e contemporanea. Essere partner di questa mostra rappresenta per Istituto Marangoni un’opportunità per onorare il talento creativo di Moschino, uno dei suoi Alumni più illustri, e celebrare il suo spirito innovativo che continua a ispirare le nuove generazioni. Partecipare con i talenti più giovani, è un tributo alla sua eredità e alla sua capacità di influenzare il panorama della moda internazionale.

“È con grande entusiasmo che vi presentiamo la mostra dedicata a Franco Moschino, un inimitabile pioniere della moda, il cui impatto sulla creatività e sull’estetica contemporanea è ancora palpabile. Attraverso le opere del fotografo Stefano Pandini, questa esposizione intende celebrare la visione unica di Franco Moschino, il designer che ha saputo sovvertire le convenzioni del settore con il suo spirito irriverente e il suo immaginario audace. Ricorderemo l’uomo dietro il marchio, il pensatore ribelle e creativo che ha saputo sfidare le convenzioni della moda e della società. Un uomo capace di sovvertire aspettative e di ispirare intere generazioni, non solo come stilista ma anche come pubblicitario, pittore, critico sociale e filosofo contemporaneo” – commenta Stefania Siani, Presidente ADCI.

“Il compito dell’Art Directors Club Italiano non è solo premiare l’eccellenza, ma celebrarla e raccontarla attraverso la storia della comunicazione. Franco Moschino ha incarnato l’intersezione perfetta di diverse discipline: stilista, pubblicitario, pittore, critico sociale e filosofo contemporaneo. Ha giocato con l’arte, il design e la provocazione per sovvertire le aspettative, cambiando il corso della moda. E non è un caso che anche nella comunicazione abbia lasciato un segno indelebile, con campagne pubblicitarie che sono diventate vere e proprie icone di rottura. Molti professionisti si sono formati grazie a quelle campagne. Franco Moschino non cercava il consenso; al contrario, la sua indipendenza e il suo rifiuto delle convenzioni lo rendono oggi più rivoluzionario che mai. In un’epoca in cui siamo schiavi dell’approvazione e delle aspettative altrui, Moschino ha dimostrato che il vero potere risiede nel rifiutare il conformismo. I suoi capi non prendevano in giro solo la moda, ma anche sé stesso, con ironia dissacrante. Moschino è stato un pacifista convinto e un precursore di temi come l’ecologia, abbracciandoli ben prima che diventassero un trend globale. In soli dieci anni, ha costruito un impero creativo, dando vita a uno dei marchi più innovativi al mondo. Moschino non aveva paura di scuotere gli animi, perché sapeva che l’ansia di piacere a tutti è nemica della creatività. La sua arma più potente era l’ironia, perché lui sapeva che sorridere è un atto di disobbedienza. Questa mostra è il tributo doveroso da parte dell’Art Directors Club Italiano ad un genio visionario e che quest’anno a trent’anni dalla sua scomparsa, vuole riportare al centro dell’attenzione di tutti il suo contributo alla società” – commenta Giuseppe Mastromatteo curatore della mostra e vice Presidente di ADCI.

Mostra promossa e organizzata da ADCI – Art Directors Club Italiano a cura di Pier Paolo Pitacco e Giuseppe Mastromatteo, con il patrocinio del Comune di Milano

MyOwnGallery, Superstudio, Milano

© 2024 per le opere riprodotte di Stefano Pandini “Iconoclasta”

© 2024 per le video interviste di Tommaso Basilio e Alberto Clementi

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