Due nuove strutture esterne progettate dall'artista e una mostra itinerante nella chiesa di San Giacomo. Il talento unico del fotografo giordano.
Uno dei 100 fotografi viventi più influenti al mondo è ora in mostra antologica a Forlì. Parliamo di Mustafa Sabbagh, nato in Giordania nel 1961, una vita vissuta tra Oriente e Occidente, imprinting artistico cosmopolita, attitudine nomade. Già assistente di Richard Avedon e docente al Central Saint Martins College of Art and Design di Londra a Forlì, Sabbagh ha lasciato recentemente Palermo con in tasca la cittadinanza onoraria: la sua mostra lì ha toccato gli animi di molti.
Ed è quindi un privilegio poter vedere l’artista fino al 14 gennaio 2018 nella mostra XI COMANDAMENTO: NON DIMENTICARE ai Musei San Domenico – Piazza Guido da Montefeltro, Forlì fino al 14 gennaio 2018.
“XI comandamento: non dimenticare”, mostra antologica di Mustafa Sabbagh – veduta musei san domenico, forlì – fino al 14.01.2018 credits: Francesca Gotti – courtesy: l’artista, musei san domenico [fc]Per Forlì Sabbagh ha progettato, con il prestigioso supporto di Antonio Ravalli, due nuove, imponenti strutture: l’una in legno trattato secondo l’antica tecnica giapponese dello shou-sugi-ban, a sostegno della sua memoria fotografica, l’altra in acciaio brunito e carbone a contenere “Atramentum”, inedito ciclo pittorico dell’artista, nuova declinazione della serie “Onore al Nero” attraverso il medium della pittura. «Man, be my metaphor»: un’installazione ambientale come metafora di uno stato dell’arte e della cultura che, nella visione dell’artista, si porrà come Fenice del contemporaneo.
Il secondo progetto vede la prosecuzione del percorso di mostra all’interno dei Musei San Domenico, condividendone le sale con l’antologica di Elliott Erwitt. Rinnovando la collaborazione con la Fondazione Canova – Museo Gipsoteca Antonio Canova, in occasione delle celebrazioni intercorrenti per il bicentenario della creazione dell’ Ebe [1816-1817], la città di Forlì ha invitato Sabbagh a risemantizzare attraverso il suo riconoscibile gesto la celebre scultura, acme del Neoclassicismo e simbolo artistico della città, ivi conservata ed esposta.
La celebrazione dell’uomo, della sua pelle come urna, della sua dissociazione come urgenza di non-allineamento. Come si ravvisa nei cicli fotografici che lo hanno reso celebre quali “About Skin” [2010], “Memorie Liquide” [2012] e “Onore al Nero” [2014 – cont.], alla videoinstallazione “anthro-pop-gonia” [2015] e alle due opere multimediali “rinasci:mentale” [2015] e “Das Unheimliche” [2016].
“XI comandamento: non dimenticare”, mostra antologica di mustafa sabbagh – veduta musei san domenico, forlì – fino al 14.01.2018 credits: nicoletta vettori – courtesy: l’artista, musei san domenico [fc]InformazioniServizio Cultura e Musei tel. 0543 712627 | email musei@comune.forli.fc.it
Foto d’apertura – “XI comandamento: non dimenticare”, mostra antologica di mustafa sabbagh – veduta “ferite” [ciclo fotografico, 2017] musei san domenico, forlì – fino al 14.01.2018 courtesy: l’artista, musei san domenico [fc]
Figlio degli anni 70, colonna del newsfeed di The Way, nasce come giornalista economico, poi prestato alla musica e infine convertito al racconto del lifestyle dei giorni nostri. Ossessionato dal tempo e dall’essere in accordo con quello che vive, cerca il buono in tutto e curiosa ovunque per riportarlo. Meridionale italiano col Nord Europa nel cuore, vive il contrappunto geografico con serenità e ironia. Moda, arte e spettacoli tv anni 80 compongono il suo brunch preferito.
Viaggiare per il mondo in aereo e in mare è un’esperienza elettrizzante. La Bell Helicopter Textron è un’industria statunitense che
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