2 Agosto 2024

“Ordine” mostra in Engadina di arte anarchica

Curata da Sabino Maria Frassà di Cramum, la mostra alla galleria Sonne svela opere di Fulvio Morella e di Arjan Shehaj.

2 Agosto 2024

“Ordine” mostra in Engadina di arte anarchica

Curata da Sabino Maria Frassà di Cramum, la mostra alla galleria Sonne svela opere di Fulvio Morella e di Arjan Shehaj.

2 Agosto 2024

“Ordine” mostra in Engadina di arte anarchica

Curata da Sabino Maria Frassà di Cramum, la mostra alla galleria Sonne svela opere di Fulvio Morella e di Arjan Shehaj.

L’estate engadinese non è solo sinonimo di lusso e paesaggi mozzafiato, ma anche di arte e cultura. Nella valle di montagna nel cantone dei Grigioni, in Svizzera, tra le iniziative più interessanti, spicca l’ampio progetto artistico “ORDINE” dell’Associazione italiana Cramum, curato dal direttore creativo Sabino Maria Frassà, che abbiamo visitato in anteprima.

Akumulim by Arjan Shehaj ed Eterno ritorno di Fulvio Morella.
Braillight Piccolo Principe di Fulvio Morella, 2024.

Le opere del maestro Fulvio Morella e di Arjan Shehaj, recentemente nominato finalista del Premio Cairo, sono protagoniste negli spazi della Galleria Sonne, un hub dedicato all’architettura e al design italiani in Engadina. Dalla Rampa alle sale di Nicoletta Rusconi Art Projects, fino al nuovo spazio di design IDEMBau, il curatore ha ideato un percorso espositivo articolato che riflette sul ruolo dell’anarchia nell’arte, attraverso opere che combinano un caos – solo apparente – con nuovi ordini fatti di rami e stelle che tendono all’infinito.

Dopo l’installazione luminosa “Braillight” di Fulvio Morella, collocata all’ingresso, la mostra prosegue con opere storicizzate dei due artisti negli spazi di IDEMBau. Il percorso espositivo culmina nella “Rampa”, dove una selezione di opere museali di grande formato è avvolta nell’oscurità, creando un forte impatto visivo. Tra queste, spicca “Sipario di Stelle”, un’opera in braille stellato di Morella dedicata a Nietzsche, che trascorse quasi un decennio in Engadina.

DRITEHIJE by Arjan Shehaj – Buccus e Sipario di stelle di Fulvio Morella.
Ordine Arjan Shehaj e Fulvio Morella.
Goccia d’acqua, Fulvio Morella 2019.

Sabino Maria Frassà cita Pierre-Joseph Proudhon, padre dell’anarchismo, per illustrare il concetto di “unione tra ordine e anarchia” e spiega che “l’anarchia non è sinonimo di ribellione contro l’ordine, ma contro l’imposizione forzata di un ordine specifico. Le opere di Morella e Shehaj esemplificano questa visione, proponendo nuovi ordini formali che offrono prospettive inedite sulla nostra esistenza, in un contesto artistico in cui i ritorni all’ordine e le rivoluzioni formali sono ricorrenti.”

La mostra “Ordine” testimonia così come, storicamente, l’arte abbia oscillato tra la ricerca di nuove forme e il superamento delle tradizioni consolidate, un processo ancora in evoluzione. Morella e Shehaj reinterpretano la “forma” artistica non come un ritorno al passato, ma come un’opportunità per costruire qualcosa di nuovo dalle rovine del passato.

Fulvio Morella (di cui vi abbiamo parlato qui) ha trasformato l’alfabeto Braille in corpi celesti, trovando nei cieli notturni enigmatici pensieri di grandi filosofi. Nella mostra “Ordine”, le sue opere, come “Sipario di Stelle”, “La vita è una Commedia” e “Romanitas”, rappresentano il passaggio dalla rigidità del Braille a un caos ordinato in circonferenze ed ellissi, culminando in una scultura luminosa del ciclo “Braillight” con una citazione dal “Piccolo Principe” di Antoine de Saint-Exupéry: “L’essenziale è invisibile agli occhi.”

Arjan Shehaj, invece, esplora il suo traumatico viaggio dall’Albania all’Italia, iniziato a tredici anni, attraverso una pittura fatta di linee ramificate che creano intricati percorsi. In questa natura selvaggia, emergono forme circolari, simboli di buchi neri o di luce, suggerendo che nulla è casuale. Le opere recenti “Akumulim” e “Drutehje” mostrano un’evoluzione verso una maggiore libertà espressiva e materica, dove ogni linea pittorica si sviluppa in un movimento fluido e leggero. Il lavoro di Shehaj racconta una catarsi, trasformando il dolore in una nuova forma e significato, in cui anche nella “selva oscura” si può ritrovare la via d’uscita.

Da sinistra: Sipario di Stelle di Fulvio Morella; Arjan Shehaj e Buccus by Morella

L’ARTE ANARCHICA IN MOSTRA IN ENGADINA

“ORDINE”
Fulvio Morella & Arjan Shehaj
a cura di Sabino Maria Frassà
3 AGOSTO (opening aperto) – 8 DICEMBRE
GALLARIA SONNE
Via Maistra 21, 7513 Silvaplana, Svizzera
INFOCRAMUM@GMAIL.COM

In foto di apertura: dettaglio Braillight Piccolo Principe by Fulvio Morella

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